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Natura, eventi, territorio

La Sagra del Torcetto, Grissino e Toma supera ogni aspettativa e attira per tre giorni migliaia di turisti a Lanzo

DiElena.Caligiuri

Set 12, 2022

LANZO – La Sagra era iniziata così, come una sfida da vincere. E la Pro loco “armata” di pazienza, coraggio e ottimismo ha raggiunto il bersaglio, portando nella Città medievale capofila delle Valli migliaia di visitatori che per tre giorni, dal 9 all’11 settembre, hanno gremito vicoli, chintane e piazze.

La Sagra del Torcetto, Grissino e Toma di Lanzo è stata non solo un esempio di grande ripresa dopo due anni difficili, ma soprattutto ha saputo coinvolgere gruppi, associazioni, produttori, artigiani, artisti, hobbysti, adulti e bambini in un alternarsi di eventi, dimostrazioni e spettacoli. Tutti coesi con l’obiettivo di promuovere tre prodotti d’eccellenza come il torcetto, il grissino e la toma che ben rappresentano l’intero territorio delle Valli di Lanzo.

≪Abbiamo preparato l’evento in tempi davvero ristretti – ha commentato Danilo Massa Bova, presidente della Po loco – posso dire grazie a tutti i componenti della Pro loco, l’amministrazione e le forze dell’ordine e a tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita della Sagra. Abbiamo servito oltre tremila pasti. Quest’anno inoltre abbiamo deciso di raddoppiare i posti a sedere espandendo la festa sulle due piazze. Parlo di Lanzo da non lanzese, ho sempre detto che i lanzesi sono molto fortunati, ma io lo sono stato un po’ di più, perché ho scelto questa città come luogo dove abitare e lavorare, cercando di contribuire a dare valore a quanta bellezza c’è in questo paese. Oggi vedere così tanta gente e così tanti gruppi è davvero una gioia immensa≫.

≪Questo appuntamento – ha sottolineato il sindaco Fabrizio Vottero – valorizza i nostri prodotti che sono storia e tradizione. Vedere come vengono realizzati, dalle materie prime alla cottura, è qualcosa di straordinario. Quando poi sono i giovani a mostrarlo l’intera attività acquisisce un valore aggiunto, di chi crede davvero nel territorio e nelle sue potenzialità≫.

La Sagra, giunta alla sedicesima edizione, ha ottenuto quest’anno anche il patrocinio della Regione Piemonte e del Consiglio regionale. Un appuntamento atteso dalla Città che venerdì 9 in occasione del taglio del nastro, ha visto il coinvolgimento di numerosi sindaci e autorità, dell’assessore Marrone per la Regione, D’Agostino per la Città Metropolitana, Amateis presidente del Gal.

≪Spesso ci ringraziano per concedere il patrocinio – ha commentato l’assessore regionale Marrone – noi vi ringraziamo per chiedercelo. Occasioni come queste sono uniche per promuovere i prodotti del nostro territorio. In un mondo sempre più globalizzato, la tipicità, i sapori, l’artigianato rappresentano qualcosa che a Lanzo e alle Valli nessuno può togliere e copiare. Questi gusti fanno la ricchezza delle comunità che li producono, ma rappresentano anche un miglioramento della qualità della vita come consumatori≫.

≪Questa Sagra – ha aggiunto d’Agostino che ha portato i saluti della Città Metropolitana – è frutto di un impegno e di un lavoro certosino. Riuscire ad organizzarla in così poco tempo è stato un miracolo, possibile grazie alla sinergia fra i vari enti. Le nuove generazioni hanno bisogno di eventi come questi, per comprendere le proprie radici e da qui costruire il loro futuro≫.

Ad attirare curiosità e interesse le dimostrazioni di come si realizzano torcetti, grissini e toma. Mani abili ed esperte, hanno garantito il successo dell’iniziativa. Come non fermarsi ad ammirare Alessandro Airola che, con i suoi assistenti, ha spiegato davanti al pubblico le varie fasi di lavorazione del torcetto, dall’impasto a quell”impanatura” nello zucchero che tanto li contraddistingue, fino ad arrivare alla cottura. Quella doratura e quel profumo irresistibile del torcetto appena sfornato che va subito a ruba.

Intanto, mentre alla Casa dei Ceci i grissini prendevano forma, grazie all’abilità del fornaio Vito Rondinelli e alle puntuali spiegazioni del Comitato ponte del Diavolo che ha accompagnato i turisti a visitare gli angoli più caratteristici della Città, Emanuele Solero, 15 anni, accanto all’Ala mercatale, ha spiegato i vari procedimenti per arrivare alla Toma. Un’opera laboriosa che ha attirato l’attenzione di grandi e piccoli e dei consiglieri regionali Gianluca Gavazza e Stefano Allasia.

In ogni angolo della Città, attività ed attrazioni, banchi gastronomici e con prodotti del territorio, lavorazione del legno, campi e orti medievali, giri con i pony e attività per bambini, hobbysti, spettacoli itineranti di gruppi storici lungo le vie. Una festa che si è animata di ora in ora e che nelle serate di venerdì e sabato, si è conclusa all’insegna della musica con lo spettacolo Earth Music. Sul palco le strepitose voci di Elisabetta Chiusano e Marco Peroglio e la partecipazione straordinaria di Michele Chiadò, delle Associazioni, del Comitato Ponte del Diavolo, Ordo Grifoni, A.s.d Artistica Academy, Dragonfly A.s.d, Il Quadrifoglio Rosso A.s.d, Resol Regys Danza.

E mentre sabato sera con Summer Party i giovani si sono scatenati con il DjFlax Oliflax e Luca Giordano, domenica fin dalla mattinata Lanzo ha visto un susseguirsi di turisti. Poi nel pomeriggio la grande sfilata di gruppi storici: tamburini di San Rocco, popolane di Lanzo con prodotti della Sagra, Margherita di Savoia e armigeri, Conti Biancamano, La Corte di Margherita di Savoia Spada nella Rocca di Ciriè, Alla corte di Margherita di Savoia di Caselle, Falconieri di Gassino, Sbandieratori di Oglianico, Gruppo Storico Rievocando Fruttuaria si San Benigno, Contessa Adelaide e Tamburini di Susa, gruppo storico di Fenis, Compagnia d’Arme “il cerchio di ferro” di Piossasco, Gruppo storico Vox Condoviae di Condove, Gruppo storico Trecentesco di Lanzo, Contado dei Castellamonte, Gruppo Cavalieri della Spada nella Rocca, musici e sbandieratori di Grugliasco, Campo medievale cerchio di ferro, Ordo Draconis di Villanova, Tamburini di San Rocco e di Oglianico, falconieri e arpista in piazza Gallenga.

Tamburini di Susa

Un mix di tradizione, costumi, usanze che hanno riportato Lanzo indietro nella storia. Una sfilata, presentata da Gigi Masci, presidente del Ribaltino e da Roberto Giardino, presidente del Comitato Ponte del Diavolo, che ha attraversato tutta la città fino ad arrivare in piazza Rolle dove la festa si è conclusa con una merenda sinoira e con la musica dei Soulfood Music Factory.

Foto Luca Cagnasso

Ma la Sagra ha visto anche l’inaugurazione ai giardini della Stazione dell’opera “La casetta delle meraviglie”. Dal tronco del grande pino cascato qualche anno fa è nato un magico rifugio per i più piccoli realizzato grazie al lavoro della scuola di scultura Uniart di Coassolo con il contributo della farmacia Santa Croce e della Pro Loco di Lanzo. Un lavoro prezioso che dovrà essere tutelato e custodito con cura, un rifugio per i più piccoli dove rinnovare ogni giorno il senso dello stupore. Perché in fondo la vicenda di quel tronco rappresenta un po’ l’essenza della Sagra, di tutti noi, la capacità di rinnovarsi, di ritrovare capacità e risorse, un luogo sicuro dove far nascere nuove idee da proporre alle prossime generazioni.