LANZO – La seconda edizione del Premio Letterario il Borgo Italiano, dedicato agli autori dei borghi d’Italia che si terrà sabato 16 luglio a Lanzo Torinese, è arricchito quest’anno da due appuntamenti culturali dedicati alla fotografia e al cinema, manifestazioni artistiche aventi quale comune protagonista la figura di Domenico Riccardo Peretti Griva (1882 –1962).
Sabato 16 luglio alle 10
Sabato 16 luglio, alle ore 10,00 presso LanzoIncontra, Piazza Generale Ottavio Rolle, verrà inaugurata la mostra Il mondo fotografico di Peretti Griva alla presenza del Sindaco di Lanzo Torinese, Fabrizio Vottero Bernardina, e del Sindaco di Coassolo Torinsese, Guido Bonino. Alla presentazione interverranno Paolo Borgna, Presidente dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza, Michele Vietti, presidente della Società Storica delle Valli di Lanzo, e Giovanna Galante Garrone, curatrice della mostra, storica dell’arte e nipote di Peretti Griva.
La mostra raccoglie fotografie facenti parte della collezione privata di famiglia, riproduzioni da originali del Museo Nazionale del Cinema di Torino, che custodisce il fondo donato dalla figlia Maria Teresa, e del Comune di Lanzo Torinese, per la prima volta riunite in un’unica esposizione.
Le opere, realizzate nella prima metà del secolo scorso, restituiscono una preziosa sintesi delle predilezioni tematiche e delle scelte estetiche di Riccardo Peretti Griva, mettendo in risalto la tecnica magistralmente utilizzata per realizzarle. Le sue fotografie in bianco-nero testimoniano una forte attenzione alle luci e alle ombre che nel procedimento di stampa, e in particolare nei bromolitrasferti, sua tecnica prediletta, assumono caratteri pittorici particolarmente poetici.
Magistrato, giurista, fotografo, Peretti Griva ha unito in sé doti di grande umanità, il rigore morale del magistrato e l’amore per la fotografia. Un uomo che ebbe con la montagna un rapporto profondo, in particolare con la Valle d’Aosta e con le Valli di Lanzo.
Nasce il 28 novembre 1882 a Coassolo Torinese, ultimo di dieci figli; dopo gli studi dai salesiani e la laurea in diritto penale all’Università di Torino nel 1905, ha una breve esperienza come procuratore legale in uno studio torinese, per poi entrare nel 1910 in magistratura. Vi rimarrà per quarantatré anni, in una lunga carriera che dal primo ufficio di pretore a Mongrando lo porterà (attraverso vari uffici giudiziari del Nord Italia) alla carica di primo presidente della Corte d’appello di Torino; con un unico intervallo, tra il 1915 e il 1918, quando fece parte del Tribunale militare della Terza armata.
Nel 1915 sposa Angela Gallia, originaria di Camerano d’ Asti; nel 1916 nasce la figlia Maria Teresa che nel 1941 sposa il magistrato Alessandro Galante Garrone.
Dal 1924 è giudice a Torino, poi consigliere di Corte d’Appello nel 1931 come Presidente al Tribunale di Piacenza, dove, senza farsi intimidire, condanna per aggressione tre capi fascisti, difesi dall’onorevole Farinacci. Punto di riferimento per i colleghi più giovani per la sua indipendenza e l’adesione alla “certezza del diritto”, capeggia il rifiuto dei magistrati di giurare obbedienza alla repubblica di Salò. Il 20 luglio 1944 il CLN del Piemonte lo nomina segretamente primo presidente della Corte d’appello di Torino conferendogli poteri eccezionali.
Come capo della magistratura piemontese, il 15 agosto invia ai presidenti di Tribunale e ai procuratori del Re del Piemonte una circolare in cui li invita a predisporre le misure necessarie per il funzionamento della giustizia dopo l’insurrezione. Nominato alto commissario per l’epurazione, nel luglio del 1945 adempie all’incarico con grande equilibrio, ma si dimette dopo sei mesi, constatandone il fallimento. Tornato quindi al suo ruolo di presidente della Corte d’appello di Torino, conclude la sua carriera nel 1952 come presidente onorario della corte di Cassazione.
Autore di numerosi scritti giuridici, fu precoce fautore del divorzio e di una radicale riforma dei diritti familiari; in materia matrimoniale inaugura alla Corte d’appello di Torino una giurisprudenza innovativa, con il riconoscimento delle sentenze estere di divorzio (per stroncarla fu emanata nel 1950 la cosiddetta legge anti-Peretti Griva). Numerose sono le sue battaglie per la laicità dello Stato e i diritti di libertà, da cui emerge il suo profilo di magistrato: colto, tecnicamente preparato, con la ‘schiena dritta’; capace anche, però, di mescolare queste qualità con il buon senso e con una grande attenzione e rispetto verso gli uomini e le donne di quel popolo in nome del quale si amministra la giustizia.
In parallelo si dedica alla fotografia, iniziando intorno al 1905, sull’onda dell’Esposizione internazionale di fotografia artistica di Torino del 1902, che consacra il movimento pittorialista, di cui fu un importante esponente. Perfeziona il procedimento del bromolio-trasferto (riporto su carta da disegno mediante torchio litografico, con ritocchi finali a mano).
Premiato nel 1923 a Torino alla Prima esposizione internazionale di fotografia, ottica e cinematografia, partecipa da allora costantemente ai Salons d’arte fotografica internazionale di Torino, e a sempre più numerose esposizioni in Italia e all’estero. Fedele fino alla fine al linguaggio pittorialista, pubblica su diverse riviste di fotografia, foto e interventi sul diritto d’autore, a tutela della fotografia come opera d’arte. Nel 1962 la Federation internationale de l’art photographique gli conferisce la prestigiosa onorificenza di eccellenza (HonFiap). Numerose le mostre in seguito dedicategli, fino alle più recenti del Museo Nazionale del Cinema di Torino e del Museo Civico «Arnaldo Tazzetti» di Usseglio del 2018, a cura di Daniela Berta e Giovanna Galante Garrone.
Profondamente legato alle radici valligiane, fu anche socio della Società Storica delle Valli di Lanzo che nel 1999 volle ricordare la sua importante opera dedicandogli il 56° volume della collana editoriale dal titolo Una spina dorsale, curato da Alessandro Galante Garrone.
Domenica 17 luglio
La proiezione, domenica 17 luglio alle 20,45 al Lanzoincontra, del documentario Il mondo di Riccardo (2021, 78 min)
– una produzione Kublai film, Museo Nazionale Del Cinema, Fondazione Maria Adriana Prolo –
contribuisce a completare il ritratto e la personalità, ricca e poliedrica, del magistrato-fotografo.
Antifascista, difensore dei diritti civili e fortemente europeista, Peretti Griva viene raccontato dalla nipote Giovanna Galante Garrone, insieme a magistrati, storici del diritto e della fotografia che lo hanno conosciuto e studiato. Un viaggio nelle atmosfere della prima metà del Novecento ricche di fermenti creativi, ma anche di immensi drammi.
Alla proiezione interverrà Daniele Frison, regista documentarista. Collaboratore con riviste d’arte e di cultura, dai primi anni Duemila si dedica al documentario collaborando con artisti e musicisti italiani e stranieri. Tra il 2013 e il 2015 ha contribuito, come insegnante, al Master in Film production & Location management all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Socio Doc/it e 100autori collabora con la rivista americana di cultura artistica theartsection.com.
La manifestazione è organizzata dal Comune di Lanzo Torinese, in collaborazione con il Comune di Coassolo Torinese, la Società Storica delle Valli di Lanzo e il Comitato Ponte del Diavolo.
IL MONDO FOTOGRAFICO DI PERETTI GRIVA
LanzoIncontra, Piazza Generale Ottavio Rolle – Lanzo Torinese
ORARI
sabato 16 luglio
11,00 – 12,30
15,30 – 19,00
20,30 – 22,00
domenica 17 luglio
10,00 – 12,30
15,30 – 18,00
da lunedì 18 a mercoledì 20 luglio
16,30 – 18,30