BALME – Il paese più alto della Val d’Ala è al centro dei suoi pensieri, la storia di Balme il punto di partenza per incamminarsi verso quei sentieri che ama e apprezza da sempre. Maria Giangoia, da qualche mese in pensione dopo quarant’anni di lavoro come bibliotecaria nelle Biblioteche civiche di Torino, ha terminato da poco il suo nuovo libro “Balme il paese ideale per il Cai”.
≪Da sempre amo la vita all’aria aperta – spiega Maria Giangoia – e la montagna in particolare. L’idea di questo libro è nata parlando con Gianni Castagneri, che mi ha suggerito di fare qualche ricerca sulle attività del Club Alpino Italiano per Balme. La ricerca è stata fatta in gran parte sui periodici storici del CAI, che sono tutti consultabili on-line, grazie alla digitalizzazione. Pensavo ne sarebbe uscito del materiale per scrivere un articolo, invece la collaborazione tra il CAI e Balme ha prodotto una grande quantità di risultati, che hanno dato vita a questo libro. Nella trattazione ho lasciato ampio spazio alle citazioni, perché sono convinta che conservino la freschezza dell’attualità e trasmettano per intero le emozioni dei protagonisti.
Ho voluto anche inserire numerose immagini, perché permettono di sentirsi partecipi degli avvenimenti raccontati.
≪I primi alpinisti – spiega Gianni Castagneri – trovarono a Balme il luogo giusto per conquistare le vette, ma anzitutto le persone giuste per farlo. Presentata all’ultimo Salone del libro di Torino, quest’opera tratta delle innumerevoli attività nate dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano e Balme, e di come questo intenso duplice apporto abbia contribuito al progresso di un territorio e di una comunità che, fino all’arrivo dei primi alpinisti, aveva vissuto in condizioni purtroppo miserevoli.
L’autrice ha svolto un attento lavoro di ricerca, dal quale emerge che il filo conduttore della storia degli
ultimi centosessant’anni della vita di Balme è indissolubilmente legato alla presenza del CAI.
Il libro sottolinea anche come la risposta data dai balmesi sia stata fondamentale nella realizzazione di
tante iniziative, gli abitanti di Balme hanno capito da subito che con l’arrivo dei primi alpinisti si aprivano
nuove possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita e non si fecero sfuggire alcuna occasione≫.
≪Il CAI – sottolinea Gino Geninatti, presidente del Cai sezione di Lanzo – fu sempre presente, nei momenti di gioia e nei momenti difficili, non fece mai mancare il suo sostegno. Balme rispose sempre con disponibilità e attenzione. Protagonista dell’ultima parte del libro è ovviamente la Sezione di Lanzo, che dalla sua fondazione ad oggi è diventata il principale riferimento del Club Alpino per. Balme. La Sezione di Lanzo è sempre attiva, in azioni grandi e piccole, dalla costruzione di bivacchi alla pulizia e manutenzione costante dei sentieri, dall’organizzazione di attività rivolte ai bambini e ai giovani
all’attenzione verso le persone con difficoltà di movimento. Tutte azioni che evidenziano bene la
passione che anima i soci del CAI, a cui risponde sempre la popolazione di Balme, per far muovere il
progresso in una direzione di rispetto e sostenibilità≫.
“Balme il paese ideale per il CAI”, di Maria Giangoia, editore Atene del Canavese, 2022, è possibile
richiederlo all’edicolante o libraio di fiducia, su atenedelcanavese.it o telefonanado al 3495507561.