LANZO – ≪Vogliamo trovarci insieme – spiegano gli amministratori lanzesi – nelle piazze, davanti ai monumenti dei nostri caduti, per onorare la memoria e il sacrificio di coloro che hanno restituito al nostro Paese la LIBERTÀ e la DEMOCRAZIA. È una data importante che racconta quanto sia stata tenace la lotta che ha affermato i principi e ideali su cui è rinata la Nostra Italia.
Vi invitiamo a partecipare agli eventi che sono stati programmati per recuperare quello spirito, e a tradurli in un nuovo impulso capace di sorreggerci nel momento di difficoltà che stiamo vivendo≫.
Venerdì 22 aprile
E il programma della Feste della Liberazione, inizia venerdì 22 aprile alle ore 21:00 al LanzoIncontra con la Presentazione del libro LA VALLE DEI RIBELLI di Monica Data – Editrice BAIMA RONCHETTI. “Questa – viene descritto nel libro – non è solo la storia dei “ribelli” che nelle val li Tesso e Malone avevano combattuto un nemico fatto anche di fame, freddo e paura ma è anche la storia della gente che un giorno si era svegliata con la guerra in casa e non aveva potuto far altro che cercare con tutti i mezzi di sopravvivere, consapevole fin da subito che certe cose non le avrebbe mai più dimenticate. Non dimenticare è fondamentale e ricordare è un do- vere per chi la guerra l’ha solo sentita raccontare, per- ché la storia serve a guardare al presente ma è anche un ponte verso il futuro”. Durante la serata sarà possibile rinnovare la tessera Anpi.
Domenica 24 aprile
DOMENICA 24 APRILE alle 9 nella CHIESA di SANTA CROCE messa in ricordo dei caduti di tutte le guerre. Ore 09:45 Monumento ai Caduti (presso stazione) alza bandiera e deposizione corona d’alloro alla presenza delle autorità e associazioni d’arma. Segue corteo, omaggio alla lapide Caduti lanzesi della Resistenza in Piazza Peradotto, deposizione corona di alloro al cippo in Piazza Generale Ottavio Rolle.
Ore 10:30 Mausoleo Caduti per la Libertà (interno cimitero) Saluto del Sindaco FABRIZIO VOTTERO. Orazione ufficiale di GIANNA PENTENERO, Assessore alle attività produttive, lavoro e formazione della Città di Torino. Presterà servizio la Banda Musicale.
Ore 21:00 LanzoIncontra RICORDO DELLA RESISTENZA NELLE VALLI DI LANZO canti, immagini, video per rivivere alcuni momenti della lotta partigiana – a cura del Gruppo Folk-Corale RODODENDRO.
Il Centro di documentazione di storia contemporanea e della Resistenza nelle Valli di Lanzo “Nicola Grosa” – via L.Usseglio 5/A – sarà visitabile nella giornata di Domenica 24 aprile (ore 15:30 – 18:00).
RESISTENZA:
riflessione della scrittrice Daniela Della Casa
“Quale resistenza oggi?
Non ho vissuto la guerra sulla pelle. Non ho udito sirene e scoppi nelle orecchie.
Non ho subito ferite e squarci dentro il corpo. Non ho perduto affetti e case sotto le bombe.
Ho invece letto racconti, testimonianze, saggi sulla Resistenza con orgoglio e dolore nella mente.
Ho spiegato mille volte la storia ai miei alunni.
Ho raccolto lo stupore dei loro occhi.
Ho ascoltato tutte le domande sui perché.
Ho cercato con fatica valide risposte.
Ho sperato allora di non dover mai più parlare di guerra e distruzione, di resistenza e di dolore.
Quale illusione!
Mai nel mondo son cessate le guerre; le più assurde giustificazioni. In fondo le stesse di sempre.
Non trovo né se, né ma… La guerra è un crimine e basta.
La resistenza invece è un moto che viene da dentro, dal più profondo istinto di conservazione, è lotta per diritti sacrosanti, inalienabili: libertà, autodeterminazione. La resistenza non è cosa d’altri tempi, è cosa di tutti i giorni, di ogni luogo. Ce lo insegna purtroppo la realtà più cruda.
Oggi, giorno in cui celebriamo la NOSTRA RESISTENZA, il mio pensiero va a tutti coloro che adesso nel 2022 sono ancora costretti a resistere, mentre tutto il pianeta cerca di opporsi a quel nemico invisibile, potente e minaccioso che si chiama pandemia e copre ovunque col suo malvagio mantello. Un mantello assai elastico. Ora si allarga, ora si restringe, ora si riespande, ora…?
Dobbiamo come motto per la resistenza adottare, ogni giorno, un detto di Lucrezio dal De rerum natura: Gutta cavat lapidem, non vi, sed saepe cadendo (la goccia scava la pietra non con la forza ma di continuo cadendo) e rammentare per la guerra un verso dalle Odi di Orazio: Bella matribus detestata. (Le guerre sono invise alle madri)“.
Daniela Della Casa