Nell’ambito della mostra-mercato-esposizione “Le Valli in Vetrina” verrà presentato, sabato 23 aprile alle 15.30, il nuovo libro di Alessandro Mella dal titolo “Il problema del sistema soccorso nell’Italia postunitaria e giolittiana”. L’autore sarà intervistato dalla dott.sa Franca Giusti in occasione del felice ritorno di un momento importante per le Valli di Lanzo.
≪Tornare a Ceres per questo appuntamento è una gioia – racconta Mella – perché anche questo rappresenta un segnale di un graduale ritorno alla vita ed a quella normalità che in fondo tutti desideriamo ed auspichiamo. Debbo un ringraziamento alla comunità di Ceres ed agli organizzatori in particolare. Non solo per avermi dato questa possibilità ma anche per l’impegno profuso per restituirci questa fiera così cara al nostro cuore≫ .
Il volume, edito dalla Marvia Edizioni, è dedicato ad un tema inconsueto: ≪Tra la fine dell’ottocento e gli anni venti del novecento, in Italia, furono numerose le situazioni emergenziali e calamitose che misero a dura prova il Regio Esercito, i Reali Carabinieri, la Croce Rossa, i Civici Pompieri e così via. Inondazioni, crolli, terremoti e diversi altri gravi sinistri furono portatori di un costante dibattito sulle carenze e le limitazioni del Sistema Soccorso italiano. Polemiche che si trascinarono sui giornali e nelle aule parlamentari con scontri anche accaniti e con progetti e proposte perpetuamente naufragate tra le pieghe della politica e l’instabilità dei governi del tempo. L’autore, partendo da ricerche giovanili di alcuni anni fa opportunamente rivisitate, migliorate ed aggiornate, ha provato a ricostruire le tappe che condussero ai primi passi volti a dare strutture organiche ed omogenee e coordinamento efficiente ai soccorsi in caso di eventi disastrosi nell’Italia postunitaria e giolittiana. Un lungo cammino senza il quale la moderna protezione civile non esisterebbe. Foto, documenti, riferimenti e vicende si susseguono nel volumetto e questa nuova opera si onora, tra l’altro, di ospitare un’introduzione di Marco Bussone presidente nazionale Uncem.
Già nella seconda metà dell’ottocento prese ad emergere l’esigenza di impostare un metodo, una struttura, una forma, per organizzare i soccorsi in caso di gravi eventi. Tuttavia ci vollero anni e non poche traversie prima che si potesse giungere a parziali soluzioni che, al netto dei loro limiti, iniziarono comunque a gettare le basi di quello che oggi è il sistema di Protezione Civile nazionale. Eventi come i terremoti campani della fine dell’ottocento, o quelli terribili di Reggio Calabria-Messina o di Avezzano, diedero ai sostenitori della necessità di legiferare sul tema argomenti oggettivi per perorare la loro causa umanitaria. I primi passi mossi, finalmente, in una giusta direzione permisero di affrontare in modo meno approssimativo le tragedie successive come dimostrato nel caso del sisma del Volture. Pare singolare pensare che il problema del soccorso in Italia fosse un argomento di viva attualità e di vivace dibattito già sul finire del XIX secolo. Essenzialmente perché la questione è stata ricorrente nella storia d’Italia fino ad una ventina soltanto d’anni fa e tornò a riempire cronache e giornali nel secondo dopoguerra italiano trascinandosi fino ai principii del nuovo millennio. Le polemiche che seguirono, ad esempio, il drammatico disastro in Irpinia del 1980 sembrarono la riproposizione delle discussioni, dai più dimenticate, di tanti anni prima. Il libro, dunque, offre una panoramica, snella e scorrevole, sulle origini e la genesi di problemi che fino a pochi anni fa sembravano ancora una drammatica attualità. Problemi oggi superati grazie alla professionalità dei corpi dello stato, al dipartimento dedicato ed all’abnegazione spontanea di tante organizzazioni di tipo volontaristico. Valori che oggi sembrano scontanti ma che tali non furono nel passato.
Il prossimo appuntamento con la presentazione del volume sarà sabato 7 maggio alle 17 al Castello dei Conti Francesetti, in via Villa Inferiore a Mezzenile.