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Natura, eventi, territorio

“Costruiamo la pace” e la facciata della scuola di Lanzo si illumina di speranza

DiElena.Caligiuri

Mar 4, 2022

LANZO – Mentre le sirene suonano a Kiev e la paura si mescola all’orrore della guerra, il desiderio e la voglia di pace diventano la priorità. A Lanzo la serata di venerdì 4 marzo è stata rischiarata da una luce nuova. ≪Questa sera abbiamo voluto illuminare la facciata della nostra scuola con la bandiera della PACE, unendoci alla mobilitazione mondiale a favore dell’Ucraina, ma con la volontà di riaffermare il principio fondamentale che NESSUNA GUERRA E’ GIUSTA, in nessun luogo del mondo.
Proprio dalle scuole è partita una delle prime iniziative di aiuto con la raccolta di beni di prima necessità, in collaborazione con il Sermig.
Nell’immediato, associazioni e cittadini lanzesi si sono mobilitati per dare la propria disponibilità e condividere ulteriori azioni di sostegno ed aiuto insieme all’Amministrazione Comunale, in parte già avviate e sulle quali si sta lavorando cercando di costruire insieme ancora una volta “Un Ponte per un Sorriso”.
Ma in chiusura di giornata, o quasi, voglio condividere con tutti voi una riflessione, scaturita da un messaggio che questa mattina presto ho ricevuto da una mamma: “Ciao Fabrizio, le mie bimbe M. e A. mi hanno detto che il Sindaco deve dire che la guerra in Ucraina deve smettere. Appuntatelo nel planning della giornata”.
Questo messaggio mi ha fatto capire ancora una volta come i bambini si affidino non solo ai propri genitori, ma anche agli adulti che conoscono o incontrano lungo la strada della vita: una fiducia spesso incondizionata che noi adulti non possiamo e non dobbiamo tradire.
Grazie, M. e A., per avermi ricordato che se noi adulti puntiamo su di voi per il futuro della società, dobbiamo essere noi a vivere e farvi vivere il presente in modo sereno testimoniando con l’esempio i valori veri dello stare bene INSIEME, lasciando da parte odio e vendetta, invidie ed egoismo. Diciamo certamente tutti insieme a gran voce che “la guerra in Ucraina deve smettere”, come M. e A. hanno chiesto a me di fare oggi, ma ciò può incidere poco o nulla se non siamo noi i primi ad impegnarci realmente ogni giorno per COSTRUIRE LA PACE».