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Natura, eventi, territorio

Tutto esaurito per lo spettacolo “Sacre Sindoni” sull’Ipca di Ciriè , ora tocca a “Parole d’America”

DiElena.Caligiuri

Mar 1, 2022

LANZO – Cercano canali, strumenti e linguaggi per entrare in contatto con la società. Un teatro in grado di sfuggire dai canoni, dai luoghi e dai cliché dei palchi tradizionali, rappresentazioni che si dirigono verso percorsi di ricerca su temi importanti della nostra memoria e dell’attualità.

Con lo spettacolo “Sacre Sindoni” Elisa Macario Ban insieme a Federico Lapo hanno lasciato tutti con il fiato sospeso. Sia la nuova generazione, gli studenti dell’Albert, che hanno potuto riflettere e assistere alla rappresentazione di venerdì 25 febbraio, sia il numeroso pubblico che nella serata di sabato ha manifestato il proprio consenso. Anche per il monologo di Michele Chiadò che ha introdotto lo spettacolo.

Sacre Sindoni è la storia di un uomo, la storia di una denuncia, la storia di una fabbrica che ha portato alla morte tantissimi operai. La Fabbrica è l’Ipca, ovvero l’Industria piemontese di colori di anilina di Ciriè. Il protagonista della storia, Paolo Randi ha lavorato qui sette anni, abbastanza per accorgersi delle scarse, quasi assenti tutele dei lavoratori e del lavoro. Lui è uno dei pochi a voler ancora raccontare ed è uno dei pochi superstiti agli agenti tossici che vi erano all’interno della struttura.

Nomi, testimonianze, come quella di Cinzia Franza, figlia di un operaio che denunciò il dramma della fabbrica della morte, che non lasciano spazio all’indifferenza, che non si possono tacere.

La prossima data di “Sacre Sindoni” sarà a Milano il 28 marzo al Circolo Arci “Lato B” per la rassegna “Lunedì Teatrali”, selezionato con altri nove spettacoli in tutta Italia.

Intanto tutto è già pronto per un nuovo spettacolo “Parole d’America” che verrà presentato sabato 12 marzo alle 21 per la rassegna “Binari Paralleli” a Lo Scatolino, in via Villa Giusti 6/A a Torino. Accanto ad Elisa Macario Ban gli attori Giulio Prosperi e Paolo Bergonzi. L’appuntamento successivo sarà il 10 aprile sempre a Torino in Corso Dante 28/A al Circolo Arci Corso Parigi.

Ancora una volta storie di uomini, di difficoltà da affrontare, temi che sembrano appartenere al passato, ma che in realtà sono più che mai attuali diventano il filo conduttore di “Parole d’America”.

Siamo a inizio 900 quando Giovanni Raimondo, contadino di una zona del Piemonte chiamata Canavese, decide di partire e cercare fortuna in America.  Saluta la famiglia e abbandona la moglie di un matrimonio combinato. Nello stesso periodo anche Maddalena, originaria di Caivano, un paesino della Campania, parte prima per Torino e poi si reca a Genova per imbarcarsi sulla nave per Ellis Island.  Giovanni e Maddalena, dopo trenta giorni stipati sulla stessa nave si incontrano allo sbarco e durante la quarantena si conoscono. Entrambi sognano di cambiare le sorti del loro destino, cercano a loro modo la “fortuna” del Sogno Americano.Parole d’America racconta questo incontro, quello di un amore che nasce e cresce. Da sfondo a questo amore ci sono la ricerca del lavoro, la nostalgia di casa, la lotta per la dignità, il razzismo subito, la speranza di un futuro migliore.Parole d’America è un viaggio di ieri ma anche di oggi, che vuole ripercorrere speranze e attese di uomini destinati a spostarsi, a migrare, a lottare.