LANZO – Storie che lasciano il segno, storie che fanno riflettere, che mettono in luce verità scomode, pensieri comuni eppure tante volte, troppe, lasciati scivolare via per il timore di affrontarli.
Quando si apre il sipario recitazione e realtà si mescolano, diventano tutt’uno fino a diventare parte di noi stessi. Il teatro civile di Elisa Macario Ban è questo. Ci lascia con il fiato sospeso, parte da una fonte, da una testimonianza per poi ampliare verso una realtà mai scontata.
Venerdì 25 e sabato 26 febbraio
Con lo spettacolo “Sacre Sindoni” sarà a Lanzo venerdì 25 febbraio al mattino al LanzoIncontra per gli studenti dell’Albert e sabato 26 alle 21 nel teatro lanzese.
Info e prenotazioni: biblioteca@comune.lanzotorinese.to.it , oppure al numero 012329331.
Sacre Sindoni è la storia di un uomo, la storia di una denuncia, la storia di una fabbrica che ha portato alla morte tantissimi operai. La Fabbrica è l’Ipca, ovvero l’Industria piemontese di colori di anilina di Ciriè. Il protagonista della storia, Paolo Randi ha lavorato qui sette anni, abbastanza per accorgersi delle scarse, quasi assenti tutele dei lavoratori e del lavoro, tossico, pericoloso, inumano.
Lui è uno dei pochi a voler ancora raccontare ed è uno dei pochi superstiti agli agenti tossici che vi erano all’interno della struttura. La fabbrica di colori infatti, metteva gli operai a stretto contatto e senza protezioni con amine aromatiche, successivamente riconosciute come altamente cancerogene. Queste, a lungo periodo portavano alla manifestazione del cancro alla vescica.
«Grazie alla testimonianza di Paolo – spiega Elisa – ripercorriamo la storia di un caso di fabbrica, di carnefici e operai innocenti arrivando fino al processo che ha condannato i proprietari, i dirigenti e lo stesso medico curante, collaboratore dell’indifferenza e delle morti. (A parlare con i ragazzi ci sarà anche Cinzia Franza, figlia di un operaio che denunciò il dramma della fabbrica della morte). Con questa storia però c’è anche il racconto di una vita, di esperienze di un uomo che sceglie di non tacere ma di rendersi testimone vivo, che ci guarda negli occhi e ci chiede di non arrenderci, di non metterci tra gli indifferenti. Con le sue parole chiede al pubblico di stare con lui dalla parte più scomoda, di seguirlo nei sindacati, nei piccoli e contenuti scioperi nelle vie del paese e nelle sue parole di oggi, che denunciano, che non stanno zitte, che scelgono per questo e altri casi, di poter fare la differenza. Ricordo ogni singola parola del racconto di Paolo Randi – continua Elisa Macario Ban – delle lettere inviate al padre nelle quali gli raccontava le vicende della fabbrica e delle raccomandazioni che ogni volta tornavano indietro “Vai via da quella fabbrica, ti faranno morire”≫.
A recitare insieme ad Elisa, Federico Lapo. Colleghi di lavoro in Tournée con “Cavalleria Rusticana” di Mascagni, diretta da Emma Dante, hanno iniziato a collaborare e a lavorare al progetto dal dicembre 2018.
Ma la passione per la recitazione è innata per Elisa, lo si vede dal suo sguardo, dalla capacità di penetrare nell’animo del pubblico, in un teatro, per strada, in mezzo ad un bosco, per raccontare di masche, di realtà, di vita.
La drammaturgia di Elisa Macario Ban nasce dal progetto di Tesi di Laurea Magistrale con il relatore Alessandro Perissinotto nel 2016. Nel 2017 partecipa e viene riconosciuta a dei Concorsi di Drammaturgia fino alla necessità di una messa in scena vera e propria. ≪Con Perissinotto ho intrapreso una bella collaborazione, mi ha proposto di scrivere la drammaturgia, e mi ha aiutato e sostenuto fino alla laurea. Con lui ho lavorato allo spettacolo “ritratti di signora” nell’ambito di “Just woman I am”≽ .
La prima messa in scena di Sacre Sindoni avviene in Val d’Ayas nell’agosto 2019, ma il debutto vero e proprio è a Torino, nel novembre dello stesso anno nell’ambito del Festival Fertili Terreni Teatri. Sacre Sindoni: arriva alle semifinali del premio Tragos di Milano e ottiene una segnalazione speciale al concorso letterario del Teatro Aurelio di Roma e al concorso letterario Salvatore Quasimodo. Il 19 “Sacre Sindoni sarà a Legnano in Lombardia, ospiti del giornale Il Diario legnanese che si occupa di cause di lavoro. Poi il 28 marzo a Milano al Circolo Arci “Lato b”.
Nonostante l’interruzione forzata dovuta alla pandemia Elisa continua a lavorare, ad elaborare nuovi temi, altre testimonianze. Ed è così che nasce “Parole d’America”, storie dell’emigrazione italiana in America ad inizio Novecento. Lo spettacolo debutterà a Lo Scatolino nell’ambito della rassegna Binari Paralleli.
Ancora una volta il sipario si aprirà, bisognerà saper affrontare situazioni scomode, realtà assopite, ci si troverà davanti ad un altro, allo straniero o forse solo davanti a noi stessi.