VALLI – Capodanno è sempre più vicino, ma il percorso per raggiungere il 2022 è pieno di insidie e imprevisti. Intanto, mentre la situazione sanitaria non tende a migliorare, si naviga a vista, fra telefonate di prenotazioni e disdette.
Gli operatori del settore turistico e alberghiero stanno in questi giorni mettendo in atto tutte le loro capacità organizzative, dove la flessibilità diventa l’ingrediente principale.
Nonostante le disdette inevitabilmente si facciano sentire, le prenotazioni nelle Valli di Lanzo reggono l’urto di quest’ultimo colpo di coda del 2021.
«Anche se il tempo in questi ultimi giorni non è d’aiuto e considerando la difficile situazione sanitaria legata al Covid – spiega Livio Barello, presidente del Consorzio Turistico Valli di Lanzo – per ora le Valli di Lanzo registrano un 30% di disdette. Da parte dei ristoratori e degli albergatori sono state prese tutte le precauzioni per offrire la massima sicurezza. Teniamo anche presente che, seguendo tutte le precauzioni sanitarie, i territori montani, con i suoi ampi spazi, possono garantire una certa tranquillità, dando la possibilità di trascorrere delle piacevoli giornate all’aria aperta anche in quest’ultimo periodo invernale e in primavera».
«Per il momento le persone che hanno prenotato hanno confermato tutte – spiega Monica Simonetti della locanda “Il Mondo in Valle” di Pessinetto – certamente non siamo più certi di nulla, da parte nostra cerchiamo di garantire il massimo della sicurezza sia per quanto riguarda la ristorazione che le camere».
I ristoranti confermano un buon numero di prenotazioni, come sottolinea Francesco Eblovi dell’Hotel Ristorante Valli di Lanzo di Ceres. Ma se l’autunno e il Natale avevano portato dei buoni risultati, ora l’incertezza per i prossimi mesi inizia a farsi sentire.
«La gente è spaventata, questo è sicuro – spiega Roberto Castagneri dell’Albergo ristorante Silla di Ala di Stura – per Capodanno noi siamo al completo, ovviamente tenendo presente che abbiamo dovuto abbassare le potenzialità del ristorante per garantire prima di tutto la sicurezza – qualche disdetta dobbiamo aspettarcela. Certo che ciò che ci preoccupa maggiormente è l’incertezza dei prossimi mesi, è davvero difficile capire a cosa andremo incontro. La mancanza di neve e una situazione sanitaria in continua evoluzione non ci permette di fare previsioni».