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Natura, eventi, territorio

Si riaccende la polemica sull’eliski: in Piemonte sarà riservato a sei comuni con impianti di risalita attivi

DiElena.Caligiuri

Nov 24, 2021

La decisione della Regione

“L’eliski sarà limitato ai sei comuni piemontesi con impianti di risalita attivi (Alagna, Formazza e Macugnaga nel Vco; Sauze d’Oulx, Cesana e Sestriere nel Torinese), e a quelli in cui si praticava nel 2016, recuperando così anche Sauze di Cesana. Sarà possibile anche nei giorni festivi, ma alcuni di questi saranno riservati a chi fa sci-alpinismo e va con le racchette da neve, per rispettare tutte le esigenze”: è uno dei passaggi principali della proposta di legge sulla sicurezza nella pratica degli sport montani e l’attività di volo in montagna, illustrata dal relatore di maggioranza Valter Marin (Lega) in Aula, dove è ripreso l’iter per l’approvazione del testo unificato delle due Pdl presentate da Lega e Pd.
Il testo, che adegua la normativa regionale vigente alla nuova legge nazionale, ha visto un lungo e serrato confronto tra maggioranza e opposizioni ed è ora in dirittura d’arrivo con una serie di modifiche sulle voci più dibattute, tra cui appunto l’eliski. 
“Una pratica che fa del Piemonte un’unicità a livello europeo e che dà lavoro a 100 persone con un’alta specializzazione – ha sottolineato -. Abbiamo inserito la presenza obbligatoria della guida alpina o del maestro di sci sull’elicottero e il servizio di elitaxi sarà consentito solo per trasporto di ultra settantenni e persone con disabilità, mentre i voli per il recupero dei capi abbattuti saranno limitati alla specie cervo”.

Nel 2017 il “no” del Comune di Balme

Un dibattito quello riguardante l’eliski che già nel 2017 aveva visto il comune di Balme deliberare all’unanimità un no deciso alla sua pratica. «La natura alpina – come era scritto nel provvedimento comunale – nella sua straordinaria biodiversità e nella sua interazione con la secolare attività dell’uomo è un valore in sé, da tutelare in modo rigoroso anche in ragione della sua fragilità…Si ritenere inopportuna, impropria e dunque di esprimere la propria contrarietà alla pratica di qualsiasi tipologia di accesso e di fruizione motorizzata a scopo ludico del proprio territorio, sia estiva, quando preveda la percorrenza di sentieri e piste con motocicli, mezzi fuoristrada e quad, sia nel periodo invernale quando ciò avvenga per mezzo di motoslitte e di elicotteri per il trasporto turistico».

Foto di Fulvio Adoglio

L’opposizione di molte associazioni ambientaliste

Ad opporsi alle Pratiche come l’eliski o l’elitaxi tutta un serie di associazioni (Mountain Wilderness
Pro Natura Piemonte, WWF Oasi e Aree protette piemontesi OdV, SOS Gaia, LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli, CTAM LPV Commissione Tutela Ambiente Montano CAI Liguria Piemonte Valle d’Aosta, LAV Lega Anti Vivisezione, Italia Nostra, Consiglio Regionale del Piemonte, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta).
«Riteniamo – scrive Toni Farina – che pratiche come eliski, elibike ed elitaxi inaccettabili sempre e dovunque, sia sotto il profilo etico che per il loro impatto ambientale. Per questa ragione avevano già presentato osservazioni negative due anni fa all’inizio dell’iter di approvazione della legge. Tali osservazioni sono ancor più valide oggi, alla luce dei cambiamenti climatici e ambientali che coinvolgono in particolare la montagna. Ben altre modalità di fruizione turistica andrebbero incentivate, modalità in forte espansione che, al contrario, In tal modo rischiano di essere danneggiate. Così come sono danneggiati gli operatori economici che puntano su forme di turismo dolce.
Quanti vogliono sciare in modo poco faticoso hanno a loro disposizione in Piemonte centinaia di chilometri di piste attrezzate. Anche per questo è opportuno lasciare gli spazi liberi ad esclusiva disposizione dei molti che cercano nella montagna altre e più sostenibili esperienze».