CERES – Dove le parole non arrivano la musica parla. E mai come quest’anno la voglia di esprimersi è dirompente e carica di coraggio. «Il nostro è un tentativo eroico di ricominciare, di riprendere la nostra vita normale». Così Gian Michele Cavallo, riprendere la bacchetta in mano per dirigere il suo gruppo, il Corpo Musicale Alpino di Ceres, che quest’anno compie 143 anni. E quale occasione migliore se non con un concerto in onore di Santa Cecilia.
Il programma
Sabato 20 novembre alle 21 nel Teatro Parrocchiale si terrà il concerto per la patrona della musica. Il giorno seguente, domenica 21 alle 10,30 ritrovo dei partecipanti in piazza del Municipio, alle 10,45 onore ai caduti e alle 11 messa in parrocchia e alle 13 pranzo sociale presso l’Albergo Ristorante Cantoira.
Il Concerto di Santa Cecilia è uno dei tre concerti che il Corpo Musicale Alpino svolge durante l’anno, assieme al concerto estivo che si svolge prima di Ferragosto e a quello di Capodanno il 30 dicembre, nel quale dal 1993 il Corpo Musicale allieta con brani viennesi il giungere del nuovo anno.
Lo scorso anno i festeggiamenti di Santa Cecilia si erano limitati alla Messa celebrata il 22 novembre ed anche il concerto di Capodanno era stato annullato a causa delle limitazioni imposte dal Covid.
«Abbiamo avuto poche occasione per incontrarci ed eseguire le prove – spiega il maestro Gian Michele Cavallo – ma la voglia e il piacere di ricominciare è davvero grande. Pur con tutte le precauzioni sabato ci esibiremo nel concerto di Santa Cecilia».
Il Corpo Musicale Alpino di Ceres è l’erede di una lunga tradizione di musica bandistica iniziata nel 1878. Oggi conta circa trenta componenti ed è impegnato in repertori molto diversi tra loro: dalla musica classica a quella leggera, dalla musica da film al concerto di capodanno alla viennese, ai temi latino-americani.
143 anni di successi, di emozioni e di soddisfazioni. Negli anni il complesso è cresciuto ed alcuni dei suoi allievi hanno compiuto brillantemente gli studi al Conservatorio, ma l’obiettivo principale rimane quello di suonare insieme, e di trasmettere in ogni melodia tecnica, capacità, ma soprattutto grande entusiasmo.