USSEGLIO – Dovrà attendere ancora un anno la realizzazione del nuovo skilift delle Lance, un progetto di cui è capofila l’Unione montana Alpi Graie e per il quale due anni fa era arrivato un finanziamento di oltre un milione di euro.
Un progetto che avrebbe già dovuto concretizzarsi, ma che è incappato in alcuni intoppi riguardanti gli “usi civici”.
«Il progetto è pronto per partire – sottolinea Gianluca Blandino, presidente dell’Unione Montana Alpi Graie – il problema determinato da gli usi civici è stato risolto, la conferenza dei servizi è stata fatta, quindi in primavera si potrà già montare il nuovo impianto ed essere quindi pronti per l’inverno 2022-23».
Un servizio atteso, quello dell’area di Pian Benot, che vanta una stazione sciistica importante per le Valli di Lanzo, dove ora non si aspetta altro che la neve e le basse temperature.
«Avremmo sperato che la situazione si potesse risolvere più velocemente – commentano i gestori delle Sciovie Usseglio – siamo comunque speranzosi che si possa davvero iniziare con i lavori per lo skilift di Punta Lancia in primavera.
Già di per sé questi non sono anni facili, l’incertezza continua dovuta alla pandemia non fa che aumentare l’ansia nel prendere qualsiasi tipo di decisione. Abbiamo bisogno di certezze e indicazioni chiare, altrimenti lavorare diventa davvero difficile.
Noi però siamo pronti, aspettiamo le prime nevicate e non appena le temperature si abbasseranno siamo già organizzati per l’innevamento artificiale.
Inoltre stiamo cercando di incentivare l’acquisto dei biglietti on line, così da facilitare l’intera procedura ed evitare il più possibile code o ingorghi.
Siamo aperti tutti i giorni e le nostre piste sono solite accogliere sportivi, scuole di sci, ma anche famiglie con bambini. Le persone, dopo questo periodo così complicato, hanno davvero bisogno di uscire, divertirsi, stare all’aria aperta e noi – concludono dalle Sciovie Usseglio – possiamo offrire tutto questo, anche nella stagione invernale. Abbiamo adottato tutte le misure per garantire la sicurezza dei nostri clienti. Ora però devono darci la possibilità di lavorare».