VIU’ – Musica, animazione, un clima di festa e collaborazione che ha ricreato un’atmosfera del tutto particolare.
Un pubblico festoso ha animato, domenica 7 novembre la XXII fiera di San Martino, che si è svolta secondo canoni completamente rinnovati rispetto alle formule del passato.
Il tradizionale pranzo presso il capannone è stato sostituito da uno street food nostrano, affidato alle Pro loco di Ceres, Germagnano, Lemie, Mezzenile, Rubiana, Usseglio e Viù che hanno rispettivamente cucinato salsiccia e fagioli, crepes dolci e salate, acciughe al verde, agnolotti, patte con formaggio fuso, panino caldo “mac usoei e raclette di toma” e risotto alla toma o alla zucca e frittelle di mele. Ognuna si è avvalsa dei prodotti del territorio per proporre piatti della cucina tradizionale, che sono stati molto apprezzati dal pubblico. Come anche il pranzo a prezzo convenzionato nei ristoranti del Comune. E la grande castagnata a cura del gruppo Alpini.
Non meno coinvolgente il secondo appuntamento della Viuleta, dedicato alla musica strumentale spontanea. Sette compagini si sono presentate agli spettatori, offrendo ognuna sonorità e musicalità diverse, dai violini degli occitani agli scacciapensieri della Val Sesia ai Walser della Valle del Lys con i corni delle Alpi, agli ottoni dei gruppi di Cantoira, Ceres, Mezzenile e Viù. E gli appuntamenti con la Viuleta continueranno ancora on line con altri eventi e curiosità.
«Il dopo-covid – spiega il primo cittadino Daniela Majrano – ci ha sicuramente fatto capire che il tipo di socialità che oggi si ricerca punta maggiormente alla semplicità. La giornata, decisamente favorevole sotto il profilo climatico, con i colori caldi tipici dell’autunno, ha ulteriormente sollecitato la percezione del bello: paesaggio, musica, delizie e prelibatezze culinarie, espositori con prodotti curati e di elevata qualità, amministrazioni, pro loco e associazioni fattivamente collaborativi, che dire? hanno compiuto il miracolo».