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Natura, eventi, territorio

Viuleta 2024, tre giorni ricchi di emozioni

DiElena.Caligiuri

Set 17, 2024

VIU’ – Tre giorni pieni di emozioni e colmi di letizia, quelli della Viuleta 2024, alla sua V edizione.
La manifestazione è iniziata VENERDI’ 13 con una festa da ballo, accompagnata dai suonatori della Valle del Savena, guidati da Dina Staro, un’artista completa, che, con il suo violino, non solo ha rallegrato il pubblico, ma lo ha introdotto nel mondo delle antiche danze tradizionali (gavotte, veneziane, balèt) e dell’autentico liscio romagnolo. Con Dina il tempo scorre veloce, i suoi musici, tutti splendidi ballerini, coinvolgono l’uditorio, diffondendo il piacere della danza e invitando alla festa.
SABATO 14 settembre: giornata clou per la Viuleta, con la presentazione ufficiale dell’evento e un lungo momento introduttivo guidato da Amerigo Vigliermo, anima del coro Bajolese, che non solo ha illustrato una parte dei lavori di ricerca, condotti in cinquant’anni di attività, ma ha regalato momenti di autentica poesia, scaturiti dalla sua straordinaria sensibilità. Un fiume in piena Vigliermo, che conosce il mondo del canto e della musica popolare e sa coglierne contesti e sfumature. A lui è stato, tra l’altro consegnato il Premio Viuleta 2024.
Sul piazzale della Parrocchiale, illuminato dalla luce radente del tramonto, si è poi svolta la presentazione di tutti i gruppi partecipanti, preceduta da un momento interamente dedicato ai bimbi di Viù, dai 3 ai tredici anni.
Durante l’estate, Marzia Rey, Ivan Bertolo e lo stesso Flavio Giacchero, direttore artistico della Viuleta, hanno dato vita a un laboratorio artistico, cui hanno aderito circa 20 bambini di Viù, avvicinati per la prima volta al canto spontaneo. È stata forse l’esperienza più interessante e carica di speranza della Viuleta 2024, perché ha posto le basi per creare un ponte tra passato e futuro. e dare continuità alla manifestazione.
Ben 8 le formazioni che si sono poi distribuite tra i vari locali per dar vita alla “Via dei canti”: i cantori di Premana, il coro Bajolese, la compagnia del maggio di Monghidoro, i Cantori delle quattro Province, i Cantori canavesani, le ragazze della Val Resia, che si propongono spesso anche nella loro lingua minoritaria, i Magnoutoun di Cantoira, i Cantori di Mezzenile, le Corde Locali di Viù.
Notte magica, che si è conclusa ad ora tarda, favorendo incontri e reincontri e stimolando nuove esperienze.
Domenica mattina, sotto un cielo azzurro, in cui si stagliavano le vette illuminate dal sole, una parte dei gruppi si è infine ritrovata al Santuario della Madonna della Salette, indossando i costumi tradizionali.
Aiutati dalle parole di Padre Andrea che ha voluto sottolineare l’importanza della musica come linguaggio universale, oltre che motore dello spirito e dell’azione positiva che crea comunità, i cantori hanno animato la celebrazione regalando uno dei momenti più autentici della Viuleta 2024. Canto, natura e spirito si sono magicamente fusi, lasciando in tutti una sensazione di bellezza
Difficile salutarsi a conclusione della manifestazione, dopo l’agape comunitaria: canti di commiato e abbracci pieni di empatia e commozione.