VALLI – Da una parte cultura, intrattenimento, storia e tradizione, dall’altra paesaggi e ambientazioni uniche, di estrema bellezza: l’iniziativa “Un Viaggio lungo un’estate”, alla sua prima edizione, ha saputo racchiuderli tutti, trasformandoli in un grande risultato.
Domenica 22 agosto al lago di Malciaussia, a 1800 metri di altitudine, il Sindaco di Usseglio ha chiuso la manifestazione con il concerto di Claudio Chiara e Barbara Raimondi Quintet dichiarando la sua grande soddisfazione nell’aver sorretto un progetto di questo genere, auspicando una prossima edizione per l’estate 2022.
Graziati dalla pioggia ma frastornati da un vento persistente, il pubblico ha accolto con grande entusiasmo un concerto Jazz che ha dell’incredibile. Claudio Chiara e Barbara Raimondi Quintet con grande difficoltà acustica ma con forza e determinazione hanno suonato canzoni tratte da grandi successi di Broadway. Dal Mago di Oz a Jesus Christ Super Star passando per Butch Cassidy e il Laureato: un viaggio acustico, e non solo, nella bellezza del musical e del cinema grazie alla maestria della cantante Barbara Raimondi che ha accompagnato ogni esecuzione con la presentazione e la contestualizzazione degli stessi creando con il pubblico il giusto feeling.
Claudio Chiara, Fabio Gorlier, Alessandro Maiorino, Francesco Brancato e Barbara Raimondi hanno creato uno spettacolo superlativo trascinando un pubblico infreddolito in un viaggio della memoria ma che non ha mai smesso di accompagnare la band con il calore gli artisti sul palco.
Coadiuvato dai singoli Comuni (Rubiana, Ceres, Viù, Groscavallo, Lemie, Traves e Usseglio) con la collaborazione esecutiva e finanziaria dell’Unione Montana Alpi Graie, Max Chicco ha pensato sette eventi molto diversi. La Cultura come mezzo per raccontare un territorio
“L’aspetto culturale – spiega Max Chicco, ideatore e direttore artistico – deve e dovrà sempre più essere il motore che potrà far muovere parte della nostra economia. La cultura produce ricchezza in tutti i sensi, abbiamo cercato da una parte di creare un progetto che potesse dar lustro ai sette Comuni dall’altra dare anche al pubblico delle proposte culturali originali e diverse dai soliti cartelloni. Cultura, tradizione, storia sono gli elementi grazie ai quali il Turismo potrà ri-generarsi. Il lavoro di un direttore artistico sta in questo: sono molto soddisfatto del lavoro svolto da tutti e sono felice che i media locali ci hanno fortemente supportato con articoli, speciali e focus. Questo è il reale significato di rete.
Vinto il bando indetto dalla Fondazione CRT, Note e Sipari, in poco tempo è stato creato un’immagine guida (realizzata dall’illustratrice Federica Zancato) e un sito (webmaster Giorgio Boglione) per poi raccontare nel mese di Luglio e in quello di Agosto un viaggio culturale.
“Un viaggio lungo un’estate” è appunto un viaggio che rappresenta l’allegoria della vita e di qualsiasi percorso di maturazione e crescita, è in questo momento un’aspirazione comune».
Per questa ragione, pur mettendo in atto tutte le precauzioni che si rendano necessarie, sfruttando spazi aperti e adottando i distanziamenti che la normativa in quel momento richiede, si è ritenuto di proporre un calendario di eventi che potessero toccare tutto il territorio dell’Unione Montana, mettendone in risalto le peculiarità di carattere paesaggistico e storico-artistico.
«Le arti che abbiamo scelto -continua Max Chicco – sono in un certo qual modo caratteristiche del territorio: Il Cinema a Groscavallo per la presenza di Villa Pastrone, il famoso creatore del Cinema, Viù la musica classica grazie alla presenza all’inizio secolo del compositore Giacomo Puccini, e cosi via. Ma non solo, abbiamo cercato di costruire un calendario di eventi che potessero coinvolgere non solo i turisti, ma anche e soprattutto le persone che vivono il territorio. Sono state coinvolte le Pro-loco, le associazioni, sono stati organizzati workshop di fotografia, di teatro. Questi momenti faranno parte dei momenti di festa che ogni Comune avrà nel proprio calendario estivo».
«Ormai da qualche tempo – commenta Daniela Majrano, Sindaco di Viù e Vice Presidente della Comunità montana Alpi Graie ci si è resi conto che non ha più senso avviare e proporre progettualità di carattere comunale, ma che occorre lavorare in un’ottica sinergica, attraverso la quale costruire un’immagine di territorio che sa valorizzarsi, mettendo in luce le proprie peculiarità.
Solo un territorio vivo è in grado di essere attrattivo, e non soltanto in una prospettiva turistica, ma anche nell’ottica di un progetto di vita che riporti alla montagna chi ha trovato le condizioni e i servizi per potervi rimanere».
Il successo di pubblico è dato anche dall’originalità delle idee messe in campo: si è partiti il 3 luglio al Colle del Lys con un grande concerto di filarmoniche del territorio. Passando per Ceres si è potuto assistere alla costruzione di una mostra fotografica tenuta dalla fotografa Maria Vernetti che in poche ore ha tenuto un tour cercando di raccontare i segreti del mestiere e come raccontare “il punto di vista”. Questo ha prodotto una mostra di fotografie realizzate da persone che si sono iscritte diventando per un pomeriggio i protagonisti dell’evento, per poi arrivare al 14 agosto a Groscavallo con la proiezione a Villa Pastrone del documentario “Pastrone!” di Lorenzo De Nicola e contemporaneamente a Lemie la rappresentazione itinerante creata da Mario Bois dal titolo “Lemie Masche”. Un progetto colossale quello di Mario Bois che ha coinvolto attori, figuranti, pro loco, e villeggianti in un viaggio nella tradizione e del mistero.
Paolo Bergonzi, Mario Bois, Gabriele Sedioli, Anna Paola Caporossi, Elisa Vaschetti Longo, Nicoletta Biei, Alessandra Aprile, Michele Chiado’, Elena Mammone, Nives Bosca e Marzia Gentile, truccati da Isela Lizano, hanno animato le stradine di Lemie trasformate per una notte in magiche vie per magici racconti.
Il 16 agosto a Traves, località Tese in cui vivono una quarantina di anime, il grande attore Guido Ruffa (il Lupo Lucio della Melevisione) ha messo in scena un monologo dal titolo “Il Miracolo di San Rocco”. In questa storia un frate accoglierà i viandanti (turisti) per raccontare la storia della pandemia del ‘400. Un Frate ogni sedici agosto compare nella piccola cappella di San Rocco raccontando ai viandanti la pandemia del 400. Oggi giorno un racconto che ha molto in comune con la nostra quotidianità.
Il 21 agosto a Viù è stata la volta della Teatro con lo spettacolo brillante dal titolo “Il Ritorno di Puccini”. Max Chicco ha immaginato che uno stralunato Giacomo Puccini (che scrisse in questo paese parte della Bohème) torni ai giorni nostri cercando di ricordare cosa fece nel paese quando nel 1895 vi soggiornò. Incontra un ragazzo, Rodolfo, che per fortuna del musicista, è un vero e proprio melomane. In questo modo il ragazzo può aiutare Puccini a ricordare quello che scrisse. Con questo plot Gigi Colasanto (Puccini) e Marco Giordano (Rodolfo) hanno creato un forte rapporto di complicità e ne è nato uno spettacolo elettrizzante, brillante e con molti colpi di scena. La messa in scena ha avuto un ottimo successo, decine e decine di persone sono accorse ad assistere a quello che il regista Max Chicco ha definito “un vero e proprio format culturale”.
Per concludere poi con il concerto al lago di Malciaussia dove musica e natura insieme hanno dimostrato che la bellezza può essere vista, ma soprattutto vissuta con sentimento e partecipazione.