CERES – L’energia che sprigionavano i giovani priori mentre ballavano sulla piazza ceresina la dice lunga sulla voglia di ricominciare e di lasciare alle spalle ansie e costrizioni.
Cosi come gli applausi e le risate del pubblico durante la proiezione del film tutto valligiano “51 sfumature di Ceres” e dell’esibizione di Beppe Braida. E l’enfasi con cui hanno suonato i musici del Corpo musicale alpino di Ceres diretti dal maestro Gian Michele Cavallo.
La Festa Patronale dell’Assunta non ha deluso le aspettative e, anche se un po’ “ridimensionata” rispetto agli anni passati, ha regalato momenti emozionanti.
Ma a la conferma del successo è arrivata soprattutto dai numeri: 400 persone hanno assistito al concerto del Corpo Musicale Alpino, 350 hanno visto il film e oltre 500 hanno riso alle battute di Beppe Braida.
«Sono stati giorni davvero belli e ricchi di soddisfazione, – commenta il sindaco di Ceres, Davide Eboli – c’è il rammarico di non averla potuta vivere in modo normale con il falò, i fuochi e tutte le nostre tradizioni, ma speriamo di poterci rifare il prossimo anno. In tanti anche alla celebrazione della messa dove la statua dell’Assunta è stata posizionata fuori della chiesa per la benedizione».
Grazie al Corpo Musicale e a tutte le associazioni che proprio in questi momenti di maggiore difficoltà hanno saputo garantire il proprio aiuto e la propria collaborazione. L’unico elemento positivo in questa terribile pandemia è stato quello di poter vedere che nei momenti difficili tutti hanno cercato di aiutarsi. Un ringraziamento particolare alla Protezione civile e agli alpini per tutto il supporto fatto al centro vaccinale e alla Pro loco per l’organizzazione dell’evento».
Ma l’applauso più lungo è arrivato ai priori, ai giovani valligiani che nei loro abiti della tradizione hanno rimarcato il loro senso di appartenenza alla valle e con i loro sorrisi hanno riaperto uno spiraglio di speranza.