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A Cantoira la biblioteca di montagna continua a crescere. Uno spazio attivo e dinamico per gli amanti della scrittura alpina

DiElena.Caligiuri

Nov 5, 2023

Servizio a cura di Roberto Bergamino

CANTOIRA – Una biblioteca di montagna che si arricchisce e cresce. Nel polo culturale cantoirese di Via della Chiesa 38 che, con gli oltre sei mila volumi, la biblioteca dispone di classici della letteratura alpina e dell’alpinismo, per arrivare ai saggi di antropologia, geografia, storia, arti figurative, scienze e tecniche della montagna. Un ampio spazio poi è dedicato alla manualistica, alle guide d’itinerari e a una fornita cartoteca. A parlarne Marco Blatto, direttore operativo della biblioteca, geografo, membro del GHM francese e dell’Alpine Climbing Group UK, Presidente del Gism (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna).

Come è nata l’idea di una biblioteca di montagna e con quali obiettivi ?
Il progetto embrionale risale al giugno del 2006 da una mia idea, quando, con la collaborazione del Gruppo Alpini di Cantoira si è inaugurato presso la “Casa delle Montagna” di località Trambiè il “Centro di Documentazione Alpina Luigi Vaccarone”. Luigi Vaccarone (1849-1902), appartenne alla prima generazione di alpinisti-pionieri torinesi che esplorarono le Alpi occidentali e in particolar modo le Valli di Lanzo. Fu soprattutto un filantropo della montagna, contribuendo alla conoscenza geografica delle nostre vette e delle nostre valli con articoli e pubblicazioni di pregio. Con la riorganizzazione della “nuova” Biblioteca Comunale nel 2019, su idea di Celestina Olivetti, abbiamo così recuperato una sala adiacente a quella principale, trasferendovi le pubblicazioni del “C.D.A. Vaccarone”. In quell’occasione la biblioteca è stata intitolata a “Pietro Alaria”, un illustre geometra cantoirese noto in tutto il mondo della topografia e della geodesia per essere stato l’esecutore dei rilievi per la costruzione del traforo del Monte Bianco, ancora con sistemi tradizionali. Ha preso forma in quell’occasione il mio sogno di potenziare il centro di documentazione alpina, anche perché con l’approvazione del neocostituito “Consiglio di Biblioteca” si è deciso, pur mantenendo un impianto di base “generalista”, di specializzarci in “montagna”, storia e scienze della terra. La “Casa della Montagna” ex sede del C.D.A. ospita oggi la “Mostra Permanente degli oggetti perduti e ritrovati”, che è alle dipendenze della biblioteca ed è curata da Gianni Barbiso.

Come viene gestita la biblioteca oggi?
La Biblioteca “Pietro Alaria” e il “Centro di Documentazione Alpina Luigi Vaccarone” sono retti da un Consiglio di Biblioteca presieduto dal nostro Sindaco Franca Vivenza. Direttore operativo è il sottoscritto, mentre i consiglieri sono: Adriano Olivetti vicepresidente della Società Storica delle Valli di Lanzo, Gigi Ubaudi per la cultura francoprovenzale e Manuela Losero in rappresentanza della Scuola primaria di Cantoira. Per la gestione del catalogo e dei prestiti ci si avvale di alcuni volontari part-time e, durante l’estate, dello stagista Federico Macrì.

Quanti titoli sono presenti e quali sono i criteri con cui vengono scelte le opere in catalogo ?
La biblioteca generalista conta oggi circa 5000 volumi, mentre il C.D.A al momento ne possiede un migliaio. Tuttavia, negli ultimi tempi, tra donazioni e acquisti la collezione sta rapidamente aumentando d’importanza. Per quanto riguarda la scelta dei titoli si può dire che abbracciamo davvero la montagna a
360°, partendo dai classici della letteratura alpina e dell’alpinismo, per arrivare ai saggi di antropologia, geografia, storia, arti figurative, scienze e tecniche della montagna. Vi è poi ampio spazio per la manualistica, per le guide d’itinerari e per una fornita cartoteca.


Nella selezione delle opere in che misura sono presenti gli autori locali?
La pubblicistica di montagna nelle Valli di Lanzo vanta una discreta vivacità e devo dire che sono ottimista anche nei confronti delle voci nuove e dei giovani che si stanno avvicinando sempre di più al mondo della scrittura alpina. Lo dico con cognizione di causa, da presidente del Gruppo italiano scrittori di montagna.
Sono dunque molti i titoli presenti firmati da autori locali, specialmente nella saggistica storico-antropologica rappresentata dai volumi delle Società Storica delle Valli di Lanzo. Anche il romanzo di montagna o l’opera di fantasia, hanno registrato delle uscite interessanti. Il merito di tutto ciò va ovviamente allo sforzo coraggioso dell’editoria locale.

Sono previste iniziative particolari promosse dalla biblioteca per far conoscere autori e opere ? Sono previste iniziative per avvicinare il pubblico alla lettura e in particolare ai libri di montagna ?Personalmente ho sempre ritenuto che una biblioteca non deva essere uno spazio “statico” in cui l’attività si limiti al prestito e alla restituzione. Al contrario, deve essere uno spazio attivo e dinamico capace di uscire dal suo contenitore fisico. Fin dall’estate 2019 (con la sola interruzione l’anno
successivo per l’emergenza pandemica), abbiamo organizzato uno “spazio autori” cercando di modulare l’offerta nel modo più ampio possibile. La nostra idea di biblioteca diffusa ci ha portato a creare iniziative legate alla cultura alpina (folklore, antropologia culturale ma anche arti figurative) sul territorio comunale, specie nelle frazioni, grazie alla collaborazione delle associazioni locali. La “montagna del cambiamento”, è stato uno dei temi cui abbiamo dedicato maggiore attenzione negli ultimi anni, con riferimento al mutare del clima e con i relativi impatti sull’ambiente delle terre alte, sui ghiacciai e sulla biodiversità. Abbiamo così affrontato aspetti glaciologici, forestali ed economico- turistici con diversi esperti di fama nazionale e internazionale. Siccome sono convinto che il migliore investimento culturale si faccia educando alla montagna partendo dalla scuola primaria, ho promosso per gli alunni del territorio il
progetto “Noi e le Alpi”, in cui sono stati affrontati temi geografici, storici ed economici delle terre alte. Il C.D.A della biblioteca che è attrezzato anche come laboratorio di studio, ha pertanto avuto un ruolo importante nel progetto, stimolando la lettura e la ricerca. Ci avvaliamo inoltre della collaborazione del “Museo Montagna Duca degli Abruzzi” e della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano di Torino, sempre disponibili ad accoglierci per la gita di fine corso. Nel 2024 il progetto sarà riproposto per le classi quarta e quinta, con nuovi argomenti e laboratori. Abbiamo inoltre in programma alcuni laboratori di lettura legati al cosiddetto recit d’ascension, dei concorsi letterari ed altre importanti iniziative estive di cui non voglio, per ora, anticipare molto. Vedrete, le novità saranno moltissime.


Dove si trova la biblioteca e con quali orari di apertura ? Quali modalità di accesso ai libri, ad esempio si possono ordinale online ?
La biblioteca comunale “Pietro Alaria” e il “C.D.A. Luigi Vaccarone” si trovano nel polo culturale cantoirese di Via della Chiesa 38. Dico “polo culturale” non a caso perché l’edificio oltre a noi ospita la “sala della musica” della Fanfara e della Banda musicale cantoirese. Vie è poi l’ampio “Salone delle feste” attrezzato per gli spettacoli teatrali e le proiezioni di film, che ospita tutte le nostre presentazioni e le nostre iniziative. Sul retro dell’edificio, dirimpettaio all’entrata della biblioteca, vi è un piccolo ma grazioso giardinetto attrezzato con i giochi dei bambini, che offre suggestivi angoli di lettura estivi all’ombra dei castagni.
Nel periodo estivo la biblioteca è aperta tre giorni la settimana, con due aperture mattutine e una serale. D’inverno siamo aperti tutti i giovedì sera dalle 21 alle 22 e 30, ma è possibile un’apertura su appuntamento specialmente per gli studenti o i tesisti universitari. Le modalità di contatto si trovano sul sito comunale. Fin dall’inizio della nuova gestione stiamo lavorando per la riorganizzazione del catalogo che era stato realizzato dai volontari del servizio civile, dal 2007, utilizzando un vecchio sistema di “Classificazione Decimale Dewey”. Il grosso del lavoro è ora traghettare la biblioteca verso sistemi più moderni e con una messa in rete del catalogo. E’ però un’opera molto lunga e complessa. Specialmente in questo periodo autunnale e invernale in cui siamo dediti all’inventario e alla riorganizzazione degli spazi, l’accesso al prestito è possibile soltanto venendo direttamente in biblioteca. Contattandoci, tuttavia, è possibile organizzare altre modalità di ritiro o restituzione.

Quali sono le prospettive future?
Ovviamente una modernizzazione della gestione archivistica e del sistema di prestito, con l’acquisizione di BIBLIOwin, la creazione di un’area wi-fi e ovviamente il miglioramento dell’offerta dei servizi. Posso dire che al momento il “C.D.A. Luigi Vaccarone” è senz’altro un punto di riferimento importante per la
“montagna” nelle Valli di Lanzo. La nostra collezione sta crescendo con rapidità, dunque, le sfide da cogliere sono molte ma saranno molte anche le opportunità.