• Gio. Nov 21st, 2024

la Grafite

Natura, eventi, territorio

Il gruppo Alpini di Ceres ha festeggiato con tre giorni di eventi i suoi 100 anni

DiElena.Caligiuri

Ago 28, 2023

CERES – “Sul cappello, sul cappello che noi portiamo, c’è una lunga, c’è una lunga penna nera…” . Appoggiati sulla bandiera tricolore i tre cappelli dei capi gruppo Giuseppe Tasca, Bruno Giacomelli e Secondino Poma, ultimo combattente scomparso ad aprile. Ma quando un Alpino viene a mancare va avanti, posa lo zaino. Ed intanto si custodisce un altro pezzetto di storia.

Con il Silenzio e l’ammainabandiera si sono chiuse ieri, domenica 27 agosto, le celebrazioni per il centenario del Gruppo Alpini di Ceres che hanno animato il comune valligiano per tre giorni consecutivi. La pioggia della mattina ha costretto ad un cambio di programma con l’alzabandiera effettuato tenendo le persone al coperto e con l’alpino più giovane del Gruppo, Matteo Lesne. In seguito i gagliardetti e gli alpini presenti sono confluiti in Chiesa.
Il Picchetto D’onore si è invece recato presso il Monumento ai Caduti di Piazza IV Novembre, al Monumento degli Alpini di Piazza Europa e al Monumento ai Caduti di Piazza Municipio per gli onori e la posa corone.
Il picchetto era formato dal Vessillo Sezionale di Torino portato dall’alpino Giampiero D’Altoè, accompagnato dal Presidente Guido Vercellino e dai consiglieri Mauro Teghillo, Alberto Ingaramo, Luigi Defendini e Ugo Boretti, dal Maggiore Marco Napoli in rappresentanza della Brigata Taurinense, dal Maresciallo Aiutante dei carabinieri di Ceres Gianluca Di Giulio, dal sottoscritto Capogruppo di Ceres Marino Poma, dal Vessillo della Sezione di Alessandria accompagnato dal Vicepresidente e due consiglieri, dal Sindaco di Ceres Davide Eboli, dagli alpini Giovanni Bianco, Enrico Poma, Mario Poma e Fabio Prandino con corone e fiori per i monumenti e dal maestro Emanuele Poma con la tromba.
Durante la posa delle corone e fiori di fronte ai vari Monumenti ai caduti, il maestro Poma ha magistralmente eseguito il silenzio in ricordo degli alpini andati avanti. Al Monumento di Piazza IV Novembre ha fatto sentire il suo suono profondo anche la campana commemorativa, fusa nel 1922, che porta incisi i nomi dei Caduti ceresini della Prima Guerra mondiale. In seguito tutti in Chiesa per le allocuzioni e la funzione Religiosa celebrata dal parroco di Ceres Don Claudio Pavesio.
All’uscita della Chiesa uno spiraglio di sole ha permesso di sfilare con la banda fino al luogo di partenza dove è avvenuta l’uscita del Vessillo Sezionale e a seguire il servizio del rancio alpino. Durante il pranzo scambio di targhe con gli amici trentini e consegna dei ringraziamenti del Gruppo a sindaco e presidente Sezionale.

SCORRERE LE IMMAGINI

Una festa quella per i cento anni che ha coinvolto tutti per mesi, alpini, aggregati e famigliari, iniziata con l’emozionante e coinvolgente concerto di brani alpini del Corpo Musicale Alpino di Ceres, con oltre 200 spettatori attenti che hanno ascoltato e applaudito dalla prima all’ultima nota. Abbondanti porzioni di penne al sugo hanno in seguito ristorato alpini, musicanti e ospiti. Finale, come nella migliore tradizione alpina, con qualche bicchierata in compagnia. ≪Il giorno successivo poi – racconta il capogruppo Marino Poma – tutto esaurito per la cena a base di patate, salame e toma, preparata e servita da Alpini, amici e famigliari, con fantastico piatto di canederli preparati dal Gruppo di Sanzeno. Grande musica con la straordinaria orchestra di Loris Gallo, amico e alpino. Sorpresa a metà serata con i fuochi artificiali.

≪Questo 100º anniversario – spiega il sindaco Davide Eboli – ci offre l’opportunità e il dovere di onorare tutti coloro che hanno indossato l’uniforme dell’alpino, coloro che hanno affrontato le prove più dure e hanno difeso i valori fondamentali della solidarietà, del coraggio e dell’onore. Vogliamo ricordare in particolare coloro che non sono tornati a casa e che hanno sacrificato la loro vita per proteggere il nostro paese.guardando al futuro possiamo affrontare con fiducia le sfide che ci attendono i valori alpini sono universali e atemporali e continueranno a guidarci nel nostro impegno per un mondo migliore.

Questo è stato un anno e un’estate davvero ricca di emozioni che ha visto alternarsi eventi importanti che hanno coinvolto e impegnato gruppi, associazioni, volontari, uniti per raggiungere un fine comune. Ora non si poteva chiudere meglio di così con i festeggiamenti dei cento anni delle nostre Penne nere≽.

SCORRERE LE IMMAGINI