BALME – Si era presentato da solo, quella mattina del 17 agosto 1867, Antonio Castagneri detto Toni dei Tuni, pronto ad accompagnare il Conte Paolo di St. Robert, uno dei fondatori del Club Alpino Italiano, che voleva salire sulla Ciamarella.
«I due partono – scrive Giorgio Inaudi – avendo come compagno Domenico Aimo, figlio del malgaro di Rocca Venoni. Raggiunto il ghiacciaio, dopo aver invano tentato il percorso della cresta ovest, i tre trovano finalmente la via della piramide, attraversata dal sentiero dei camosci e raggiungono facilmente la vetta».
Quel giorno nasce ufficialmente l’alpinismo nelle Valli di Lanzo.
Ma Balme può vantare di aver avuto, nello spazio di meno di un secolo, tra la metà del XIX e la metà del XX, più di cento guide alpine, tutti balmesi che esercitavano la professione muniti del regolare libretto rilasciato dal Club Alpino Italiano. Ed ora è stato recentemente accolto, insieme a pochissimi altri comuni italiani nei i “villaggi degli alpinisti”, secondo una iniziativa nata in Austria e volta a far conoscere quei villaggi alpini che hanno saputo mantenere la propria identità legata alla pratica dell’alpinismo.
Proprio con uno sguardo rivolto al passato, ma soprattuto al presente, con il conseguimento da parte di due giovani locali del prestigioso brevetto (Andrea Carelli e Giovanni Castagneri) , domenica 8 agosto a Balme si celebrerà la prima festa delle Guide Alpine.
Il programma
Sabato 7 alle 21 presso la pizzeria Albaron di Savoia verrà proiettato il documentario “Gli ultimi scarponi” di Alberto Marchionni.
Il programma della giornata di domenica – spiega il vice sindaco Silvia Boscarato – prevede alle 9,30 la messa nella chiesa della SS. Trinità con la benedizione delle attrezzature alpinistiche, cui seguirà all’esterno la calata delle guide dal campanile della chiesa. Alle 10,45 Giorgio Inaudi, storico locale, presenterà la “storia delle Guide Alpine Valligiane”. Le visite guidate all’Ecomuseo permetterà il confronto tra le attrezzature del passato conservate nel museo e quelle più moderne. Seguirà l’aperitivo delle guide.
Infine al pomeriggio alle ore 17 all Villaggio Albaron il gruppo Li Magnoutoùn presenterà “Tournèn a Tchantà”. Il canto come punto di vista sulla montagna. La scorsa settimana siamo stati ospiti a Cantoira per la Festa della Montagna in quanto primo Comune nel “Villaggio degli alpinisti” e domenica siamo felici di accogliere il gruppo de Li Magnoutoùn e i rappresentanti del comune cantoirese.
Ecomuseo delle guide alpine
«Già nel 2002 – sottolinea il sindaco Gianni Castagneri – era stato inaugurato l’Ecomuseo delle Guide Alpine, dedicato ad Antonio Castagneri “Toni di Toùni”, il maggior esponente e precursore di quella che diventerà una professione che caratterizzerà per circa un secolo l’economia balmese.
Nel dopoguerra lo spopolamento e i cambiamenti culturali frenarono la formazione di professionisti locali ma una rinnovata attenzione alla frequentazione della montagna in sicurezza, vissuta attraverso l’occhio e la sensibilità di un esperto, hanno invogliato alcuni giovani a intraprendere il lungo percorso che conduce al conseguimento del brevetto».