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Natura, eventi, territorio

Il Genepy di Balme e la Distilleria Quaglia unite da un legame antico. Una storia, un’amicizia, un’arte che prosegue da quattro generazioni

DiElena.Caligiuri

Apr 13, 2023

Informazione promozionale

VALLI – Le Valli di Lanzo e Castelnuovo Don Bosco unite dalla storia, dalla tradizione e dai sapori. Una attrazione e una conoscenza del territorio che dagli inizi del 1900 ha fatto sì che fra Balme e la distilleria Quaglia, nell’astigiano, nascesse un legame che prosegue ancora oggi.
«Tutto è iniziato – spiega Giacomo Bricco, promoter del Genepy di Balme per la distilleria Quaglia – quando il bisnonno di Carlo Quaglia, attuale titolare della distilleria, veniva a Balme in villeggiatura e soggiornava al Camusot, che era di proprietà del mio bisnonno Stefano Bricco. Si sono conosciuti e sono diventati amici. Per qualche anno poi il bisnonno di Carlo prese in gestione, intorno al 1916, l’albergo Camusot.
Io e Carlo Quaglia ci siamo incontrati dopo parecchi anni e soltanto chiacchierando sono emersi questi ricordi e questi legami così particolari. La distilleria Quaglia lavora davvero in simbiosi con il territorio e ogni liquore esprime l’essenza della materia prima e del luogo in cui nasce. Ne è un esempio il genepy che viene coltivato nel Comune di Balme o la genziana e il timo serpillo delle Valli di Lanzo».


E proprio questi, insieme a molti altri liquori e distillati verranno proposti a Le Valli in Vetrina a Ceres dal 21 al 25 aprile. Fra le principali novità i liquori allo zenzero, uva fragola, gelsomino, tamarindo, che affiancheranno quelli più tradizionali.
Un patrimonio inestimabile di ricette, di segreti e di conoscenze preziose che si tramandano da quattro generazioni e che riescono a bilanciare innovazione e tradizione.

«La nostra distilleria è proprio un’arte di famiglia – racconta Carlo Quaglia, titolare, amministratore delegato e mastro distillatore – alla produzione di grappe dei primi anni abbiamo ben presto affiancato quella di liquori e distillati di alta qualità, che sono la nostra storia e il nostro futuro. Lavoriamo rispettando le materie prime che il territorio ci regala e tutelando le regole che lo proteggono. Per questo dal 2018 siamo certificati come Distilleria biologica.
Un liquore nasce dal campo, dal coraggio e dal rischio; è un prodotto, non nasce completo, evolve, si trasforma, lavora in simbiosi con il tempo e lo spazio. L’arte del distillatore è un mestiere di grande sensibilità, per le sfumature, per le sensazioni, ognuna di queste ti racconta la sua storia, ti porta là dove la materia prima nasce. Deve raccontare i campi coltivati, i legni delle montagne, le bacche del sottobosco, il colore delle spezie, scegliere sensazioni e combinarle per un’esperienza unica. Il tempo poi è un elemento fondamentale affinché il prodotto raggiunga l’apice del suo potenziale. Il liquore deve maturare, crescere, solo così chi lo assaggia può assaporare pienamente la storia che ha da raccontare».