CANTOIRA – La si poteva guardare da distante, illuminata e maestosa, un richiamo impossibile da ignorare.
Nelle serate di sabato e domenica il Santuario di Santa Cristina è stato illuminato. «Un lavoro che è stato possibile effettuare – spiega il rettore Gian Paolo Rollero – grazie alla sostituzione del generatore. Oltre ai grandi lavori di restauro è stata anche ristrutturato il tetto della casetta che contiene il pozzo dell’ acqua». Anche perché in quest’ultimo anno e mezzo nel luogo di culto sono stati numerosi i lavori di restauro. Lavori che si sono potuti ammirare in occasione della Festa Patronale di sabato24 e domenica 25 luglio.
Tanti i giovani e i volontari coinvolti che nella mattinata di sabato hanno partecipato alla messa al Santuario, alla presenza dei priori Martina Gariazzo, Roberta Togliatto, Federico Rollero e Danilo Giors Reviglio, che rimarranno in carica anche il prossimo anno.
La funzione, dal momento che non è stato possibile effettuare il servizio di trasporto in elicottero causa Covid, è stata trasmessa in streaming sulla pagina Santuario di Santa Cristina e sul maxischermo allestito all’interno del Salone delle Feste di Cantoira. Al termine è seguito il pranzo al sacco e l’incanto dove si sono offerti prodotti locali e opere artigianali e il ricavato verrà utilizzato per la manutenzione del santuario.
Uno dei momenti più emozionanti, il tradizionale falò. Una grande opera di preparazione che ogni volta regala uno spettacolo suggestivo.
Nella mattinata di domenica 25 luglio, invece, le celebrazioni si sono spostate all’interno della chiesa parrocchiale di Cantoira: ad officiare la messa – accompagnata dalla Fanfara Cantoirese – don Giancarlo Airola e don Giuseppe Casalegno.
«Abbiamo avuto una partecipazione oltre le nostre aspettative, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia – conclude Rollero – un segnale evidente che l’affetto della gente per questo luogo è notevole e sempre vivo».