L’Unione Montana Alpi Graie si aggiudica un milione di euro sul PNRR.
Con il progetto “Accorciamo le distanze”, presentato a valere sull’Avviso pubblico di Proposte di intervento per Servizi e Infrastrutture Sociali di comunità da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione n. 5 “Inclusione e Coesione” del Piano nazionale ripresa e resilienza, Componente 3: “Interventi speciali per la coesione territoriale” e relativo al “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità” , l’Unione si classifica 94esima su circa 760 progettualità ammesse a finanziamento a livello nazionale e quarta su tutto il Piemonte, ottenendo l’intera somma prevista, in base al numero degli abitanti.
Il progetto, frutto di un’attività di coprogettazione con la cooperativa Liberi tutti e lo studio Chintana, è stato a sua volta redatto con i fondi vinti sul bando della Compagnia di San Paolo Next generation we, quindi non ha prodotto nessun costo per l’ente.
≪Nel costruirlo -spiega Daniela Majrano, vice presidente dell’Unione Alpi Graie – si è tenuto conto della carenza di servizi di cui soffre la popolazione, servizi che erano peraltro già stati presi in considerazione dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne.
Gli effetti del bando saranno spalmati sull’intero territorio dell’Unione e comprenderanno: due infermieri di comunità automuniti, con possibilità di interventi a domicilio, due operatori sociali, muniti di minibus 9 posti addetti al trasporto di persone che necessitano di spostarsi per esigenze mediche, burocratiche, ma anche per giovani che intendano partecipare a un evento sportivo o culturale, circa 150 apparecchiature di telemedicina a disposizione di soggetti fragili, che, per poter rimanere presso il proprio domicilio, debbano essere sottoposti a un monitoraggio controllato a distanza e costante di alcuni parametri vitali o che vivano soli e dunque possano essere seguiti anche nelle loro attività quotidiane, un autista soccorritore da attribuire alla Croce Rossa, presidio di Viù per incrementarne il personale, al fine dell’attuazione della convenzione in essere con l’Unione stessa.
Ovviamente la messa a terra del bando dovrà essere accompagnata da un’adeguata comunicazione, che metta la popolazione in condizione di conoscere i servizi attivati e di fruirne e che raccordi l’intero pacchetto con l’Asl To4 e i servizi sociali, partner insieme con la CRI del progetto.
Si tratta di un buon risultato che premia un lavoro di continua attenzione alle opportunità offerte da una stagione di bandi piuttosto densa, ma anche un impegno di rete, che ha visto i comuni unirsi e rinunciare a ambizioni individuali≫.
“Accorciamo le distanze” è il secondo bando che l’Unione si aggiudica, dopo quello delle Casermette di Usseglio, di cui è stata in questi giorni la manifestazione di interesse per la progettazione.
È innegabile la soddisfazione che derivano da un riconoscimento del lavoro di équipe, tra comuni e soggetti esterni, e dalla possibilità di sommare i benefici della Strategia Nazionale per le Aree Interne a quelle di questo bando, che va a incidere sulla qualità della vita delle persone che vivono in montagna.