Domenica 13 aprile prenderà il via l’appuntamento primaverile dei Percorsi che vengono proposti ogni anno la seconda domenica di aprile e l’ultima domenica di settembre, per avvicinare e scoprire la bellezza del nostro territorio.
Sono aperti in contemporanea al pubblico, gratuitamente, 30 luoghi di culto e altri beni culturali di solito chiusi, o poco facilmente visitabili nel Canavese, Ciriacese e Valli di Lanzo, con orario: ore 10,00-12,30 e 14,00-18,00.
Quest’iniziativa viene riproposta ormai da più di 12 anni, vista l’attenzione dedicata dal pubblico che accorre anche da luoghi lontani o vi ritorna con amici. Avviata da alcuni volontari in collaborazione con Comuni, Parrocchie e privati cittadini, fa conoscere luoghi, aspetti, artisti diffusi sul nostro territorio,
non a tutti noti.
Scelta dei luoghi
Il rilievo all’evento, dato da giornali e TV, da passa-parola di visitatori sui social, ed ancora da un portale dedicato (www.percorsiartestoriafede.it ), richiama a visitare luoghi diversi: non sempre accessibili, cari o poco conosciuti, oppure già visti in passato ed ora diversi, perché recuperati. Sul portale compaiono mappe interattive e la dislocazione, con l’illustrazione dettagliata, nell’architettura e nella storia, di
ogni singolo bene. Il visitatore così può scegliere quale monumento vedere e spostarsi liberamente come crede per raggiungerlo. Presso ogni luogo elencato si trovano delle guide.
Sono volontari appassionati che lo presentano dal vivo nelle sue caratteristiche storiche ed architettoniche, nonché con approfondimenti. Apertura a richiesta, tramite un’ apposita applicazione scaricabile sul cellulare, è predisposta per Nole- Cappella di San Grato e Nole, frazione Vauda- Cappella di San Giovanni Battista.
Percorsi e territorio
I PERCORSI sono riconducibili al territorio, su cui insistono i monumenti: la zona che li racchiude è stata suddivisa così da formare delle aree. Gli itinerari sono però indicativi, mai rigidi o vincolanti. Il visitatore sceglie liberamente quale luogo vedere, l’inizio e il proseguimento del suo itinerario. Tante, e tutte interessanti, le possibilità di visita comprese nei quattro percorsi, qui presentati.(Per alcuni luoghi, sono segnalate aperture parziali:solo pomeriggio).
PERCORSO 1:
Borgaro T.se Chiesa dell’ Assunzione di Maria Vergine; Caselle Torinese Chiesa di Sant’Anna e don Bosco; Leinì Santuario Beata Vergine delle Grazie; San Maurizio Canavese Antica Chiesa Plebana; Cappella di San Rocco; San Francesco al Campo Chiesa dell’Assunta;
PERCORSO 2:
Cirié Chiesa di San Martino(pomeriggio); Cappella Santa Maria degli Angeli(presso Robaronzino- frazione Devesi); San Carlo Canavese Cappella di Santa Maria di Spinerano.
Rocca Chiesa di Santa Croce.
Corio Chiesa Confraternita di Santa Croce; Corio Cappella dei Battuti.
PERCORSO 3:
Nole Cappella di San Grato (accessibile con app);Nole- Frazione Vauda Cappella di San Giovanni Battista(accessibile con app); Grosso Canavese Chiesa di San Ferreolo; Balangero Chiesa di San Giacomo (pomeriggio) ; Chiesa di San Rocco (pomeriggio); Lanzo Torinese Chiesa di Santa Croce; Santuario di Loreto (pomeriggio); Lemie Cappella di San Giulio(frazione Forno)(pomeriggio); Oratorio
Confraternita SS. Nome di Gesù (pomeriggio).
PERCORSO 4:
Favria Chiesa di San Pietro Vecchio; Oglianico Cappella di Sant’Evasio; Ricetto medievale; San Ponso Chiesa e Lapidario(pomeriggio); Valperga Chiesa di san Giorgio(pomeriggio); Borgiallo Cappella di San Giacomo(pomeriggio); Pont Canavese Chiesa di Santa Maria in Doblazio; Baldissero Canavese Cappella di Santa Maria di Vespiolla; Sparone Chiesa Santa Croce e Rocca di Re Arduino; Sparone Chiesa di San Giovanni; Candia Chiesa di Santo Stefano al Monte (pomeriggio).
E’ coinvolto un vasto e vario territorio, che da Borgaro nella prima cintura di Torino sale nelle Valli di Lanzo fino a Lemie e nell’Alto Canavese- dove Sparone apre anche la chiesa di San
Giovanni, Candia quella di Santo Stefano al monte,romanica, forse già priorato benedettino .
Borgaro, il punto più vicino alla città di Torino, apre la Chiesa dell’Assunta, ricca di curiosità nella storia, dal campanile all’altare, dall’archivio parrocchiale alla pala di Maria Assunta in cielo. Quest’opera è attribuita a Francesco Gonin, famoso pittore valsusino che illustrò l’edizione definitiva de “I promessi Sposi” , del 1840.
A Sparone è visitabile la Chiesa di Santa Croce, sulla rocca di Re Arduino, vincitore nell’assedio nel 1004- 1005. Della rocca contesa tra casate, passata poi a fine ’300 ai Savoia, restò la chiesa, per lungo tempo parrocchiale.
A Oglianico si è accolti nel Ricetto medievale e nella romanica Cappella di Sant’Evasio. Un tempo non inclusa nell’abitato, presenta interessanti affreschi recuperati di recente.
Nelle alti Valli di Lanzo, a Lemie aperte due chiese che uniscono particolari costruttivi montani- come le coperture in pietre o lose- a sorprendenti esiti figurativi e spaziali.
Elementi e doni di fede vivi richiamati da passaggio o presenza di don Bosco, nella Chiesa di Sant’Anna di Caselle.
Tra le aperture recenti, il Santuario di Loreto a Lanzo; Santa Maria in Doblazio a Pont; Santa Croce e Rocca Arduino, San Giovanni a Sparone; Santo Stefano al Monte a Candia; San Rocco a Balangero.
Pur nello stesso stile ci sono differenze evidenti, ad esempio, per la millenaria chiesa plebana di San Martino a Ciriè, la Chiesa di San Ferreolo a Grosso, la chiesa plebana di san Maurizio, Chiesa e convento di san Francesco a Rivarolo. Tanti edifici, e diversi, per quanto in stile barocco: dall’elegante semplicità di San Francesco al Campo; al prezioso scrigno di Robaronzino, a Caselle o a Favria
Restauri importanti hanno portato a nuove scoperte a Robaronzino, a Spinerano, a Favria- Rivarolo e Ivrea. E ancora a San Maurizio San Grato a Nole.
Vi sono imponenti edifici come la Chiesa parrocchiale di Balangero, ma anche le Cappelle campestri (Baldissero, Borgiallo) o le sedi delle già attive Confraternite( Corio– Lanzo- Lemie).
Steli romane sono raccolte nella centrale San Martino di Ciriè e nel Lapidario di San Ponso, accanto al singolare primitivo Battistero.
Sono tutte realtà preziose, che non sfuggono ai cultori dell’arte e della storia. Vivo è il ricordo della visita a sorpresa a Rocca Cirié, nella Chiesa di San Martino e nella frazione del Robaronzino, del critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Grazie anche all’interesse dei visitatori, l’iniziativa si prefigge di proseguire e incrementare la riscoperta del territorio, con vitalità crescente. Gratuitamente e con viva ospitalità. Spesso non mancano degustazioni di prodotti locali tipici come a Favria, a Lanzo e San Martino di Ciriè, che rendono
ancor più gradita la visita. Abbinando attenzione all’arte e storia, intersecate dalla fede, con un turismo di prossimità.
(info: cell. 3405403234 e-mail info@percorsiartestoriafede.it )
