LANZO – La storia dei Banditi dello spazio, i fratelli Judica Cordiglia ripercorsa oggi all’UniTre di Lanzo.
“Abbiamo sentito voci dallo spazio. Interessa?”
Così inizia l’avventura mediatica di Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia, con il ricordo della telefonata fatta alla redazione del TG Rai.
Una storia inedita ha affascinato ed entusiasmato i partecipanti curiosi di conoscere la vita e gli aneddoti meno noti dei due fratelli diventati famosi per aver captato per primi le voci dallo spazio.
Dalle campagne della Lombardia, Erba, Paderno Dugnano dove vivevano, a Torino via Carlo Alberto e Ciriè, fino ad Alassio, le vite dei radioamatori si intrecciano con quelle di Elena e Teresa, le sorelle complici della loro attività di ascolto spaziale. Franca Giusti, giovedì 10 aprile, ha ripercorso, attraverso immagini e parole, la storia del “radio-regno” e delle attività collaterali dei ragazzi per autofinanziarsi e poter acquistare il materiale utile alla costruzione delle antenne di ricezione. Figli di uno scrupoloso e prudente medico legale e di una donna di temperamento artistico incline alla musica, Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia, sono cresciuti sperimentando la vita tra scienza e solfeggi. ≪Una volta -ha raccontato la Giusti- i ragazzi hanno sottoposto ad un intervento chirurgico di asportazione di appendice un povero coniglietto, ignaro di soffrire tanto≫. Ebbene si, anestetizzato con abbondante etere, il coniglietto sopravvisse. Questi e altri aneddoti hanno reso piacevole il pomeriggio organizzato dall’UniTre, Walter Teghillo, Emilia Garbolino e tutta la segreteria, spezzato la narrazione degli eventi legati all’ascolto delle voci dallo spazio.


