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Natura, eventi, territorio

Viuleta. Bourounà da bas: l’antica tradizione del basso continuo nel canto di tradizione orale alpino

DiElena.Caligiuri

Dic 10, 2024

VIU’ – Ultimo evento della Rassegna per l’edizione del 2024, sabato 14 dicembre, 2024, ore 16:00.
Al fine di continuare con l’attività formativa avviata nelle precedenti edizioni la Viuleta
promuove l’incontro laboratoriale dal titolo: “Bourounà da bas: l’antica tradizione del basso
continuo nel canto di tradizione orale alpino”.
“Bourounà” è un termine in francoprovenzale locale che può avere molti significati a
seconda del contesto. In genere lo si usa per indicare qualcosa che spinge oppure che
raduna, raccoglie. “Bas” letteralmente significa basso e in questo caso indica una delle
voci fondamentali del canto polifonico di tradizione orale.
Una traduzione possibile potrebbe quindi essere “spingere da basso”, nel senso di dare
forza al canto, sostenerlo

Per un approfondimento si veda:
https://www.chambradoc.it/AMPAI/AMPAI-04-L-39arte-del-canto-muoversi-senzaspostarsi-Leggi-a.page
Un incontro e un laboratorio dunque per concentrarsi su questa voce specifica del canto
tradizionale che ha un ruolo essenziale per la realizzazione estetica della struttura
polifonica ma che è poco valorizzata. Molteplici i motivi di rischio di estinzione dei “bassi”,
tra cui il sempre più frequente utilizzo nel canto di strumenti musicali, soprattutto la
fisarmonica, che vanno a coprire questa parte; oppure per la scarsa conoscenza della
struttura polifonica di tradizione orale; per la mancanza di situazioni di canto in contesti
tradizionali; per l’uso di un repertorio molto recente che, per struttura, non consente lo
svolgersi di un basso continuo tradizionale.

E’ pensato anche per le Istituzioni scolastiche del territorio, per i cantori spontanei, per i
gruppi corali strutturati e per chiunque voglia avvicinarsi a questa prassi o migliorare le
proprie conoscenze.
Si tratta di un incontro che passa anche dall’oralità alla scrittura e dalla scrittura all’oralità.
Verranno presi in considerazione infatti alcuni canti popolari raccolti e trascritti tra
Ottocento e primi Novecento tra cui quelli raccolti dal linguista Benvenuto Terracini nel
capitolo “Il patrimonio poetico di un comune delle Alpi piemontesi (Usseglio)” all’interno
della recentissima riedizione del libro: “Il parlare di Usseglio”, di Benvenuto Terracini, edito
dalla Società Storica delle Valli di Lanzo e presentato durante la Rassegna il 9 novembre.
L’evento è realizzato in collaborazione con lo Sportello Linguistico Francoprovenzale e
l’Associazione Chambra d’Òc che realizza le attività culturali promosse dalla Città
Metropolitana di Torino per la legge 482/99 “norme a tutela delle minoranze linguistiche
storiche”.
La rassegna è promossa dal Comune di Viù con la direzione artistica dell’etnomusicologo
e musicista Flavio Giacchero. È patrocinata da vari Enti, tra cui la Città Metropolitana di
Torino, la Società Storica delle Valli di Lanzo, il Centro Ricerca Etnomusica e Oralità di
Torino (C.R.E.O.). Vede la collaborazione della Pro Loco di Viù, dell’Unione Montana Alpi
Graie, del Consorzio Operatori Turistici Valli di Lanzo e riceve un contributo dalla Regione
Piemonte.
Presso il Salone Polivalente dalle ore 16:00 alle ore 18:30 ca.
https://maps.app.goo.gl/m4QhVDQMQtCrfDzL8
L’evento è inserito nel programma del Festival “Leggere le montagne”, promosso dalla
Convenzione delle Alpi per celebrare il patrimonio culturale alpino nell’ambito della
Giornata internazionale della montagna dell’ 11 dicembre.
A questo link è possibile ascoltare il podcast della trasmissione radio Globofonie a cura di
Ciro De Rosa in onda su ADMR Rock Web-radio dedicato alla Rassegna Viuleta:
https://player.captivate.fm/episode/1688d5c2-cbee-48d3-b793-26041ccf4d79