CIRIE’ – Sala dell’Affresco di Palazzo D’Oria al completo, venerdì 22 novembre, per il terzo incontro del ciclo “ATA INCONTRA E RACCONTA, ancora dopo 40 anni” con Gianni Castagneri che ha presentato il suo nuovo libro “Pian della Mussa. La gemma delle Alpi”.
≪Definire il Pian della Mussa “gemma delle alpi” – spiegano dall’Ata – è stata sicuramente una scelta azzeccata, non foss’altro che per la presenza di minerali veramente belli, giusto per citarne alcuni: i granati e la mussite, che dal toponimo prende il nome.
Abbiamo avuto una splendida apertura a sorpresa: Elisabetta Zanellato (moglie di Gianni Castagneri) ci ha cantato La Montanara con la sua splendida voce di mezzosoprano e così ci siamo introdotti nelle immagini proiettate, tratte dall’archivio storico-fotografico di Gianni e accompagnate da un vibrante dialogo a due fra l’autore e Benedetta Gardino, vicepresidente ATA, che lo ha stimolato con domande, osservazioni e considerazioni, rendendo particolarmente gradevole la serata.
Riportiamo alcuni passi dall’introduzione e così possiamo avere una ragione in più per acquistare il libro direttamente dall’autore e, forse, in alcune librerie di zona>>.
“Il Pian della Mussa, è un maestoso santuario naturale incastonato a circa 1800 metri nel territorio di Balme, il più elevato comune delle Valli di Lanzo. In questo vasto e straordinario altopiano, in un ambiente sano e sostanzialmente conservato, vi si possono ritrovare le particolarità di una montagna di elevato pregio paesaggistico e dall’inconsueto e spesso sconosciuto valore naturalistico, che merita di essere conosciuto per tutte le specificità che lo contraddistinguono. E per la sua lunghissima storia, che affonda nei millenni passati.
La ricchezza ambientale e paesaggistica è ritrovabile in questa località a solo una sessantina di chilometri da Torino. Qui vi si stagliano contro il cielo le vette delle Alpi Graie, principalmente la Bessanese e la Ciamarella, montagne che a cavallo tra Ottocento e Novecento divennero le prime pareti di confronto per il nascente fenomeno alpinistico. Creando le premesse per il conseguente successo turistico di cui ancora oggi beneficia. Migliaia di persone raggiungono il Pian della Mussa in tutti i periodi dell’anno. Ciascuna stagione sprigiona il suo fascino: lo scroscio di acque limpide e la luce di cieli tersi, la suggestione delle nevi d’inverno e l’incanto dei fiori e del verde a primavera. Ogni giorno dell’anno ed ogni istante regalano atmosfere irripetibili.”