CANTOIRA – Hai mai letto un romanzo in francoprovenzale? Come non esiste? Sei sicuro di sapere tutto sulla lingua francoprovenzale? Hai mai assistito ad uno spettacolo in francoprovenzale? Conosci la
“Fédérachon Valdoténa di Téatro Populéro”? Hai mai visto un loro spettacolo?
Se a tutte queste domande hai risposto no, allora devi assolutamente partecipare alla “Giornata del Francoprovenzale” che si terrà sabato 30 novembre dalle ore 15.00, presso il salone polivalente del Comune di Cantoira.
Si tratta, come ogni anno, di una giornata dedicata alla lingua francoprovenzale, per condividere, concludere e, tutti insieme, tirare le somme di un altro anno di attività, lavori che è bene ricordare, sono voluti dall’Unione di Comuni Montani delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, promossi e finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del programma di intervento previsto dalla legge 482/99 “Norme a tutela delle minoranze linguistiche storiche”, coordinati dalla Regione Piemonte e realizzati dall’Associazione“Chambra d’Óc”. Ancora una volta la giornata sarà ospitata da Cantoira con il suo riconfermato sindaco Franca Vivenza.
Ma non temete, non sarà un pomeriggio noioso fatto di dati, numeri, slide di power point, sarà un pomeriggio frizzante (brious) ricco di suspense e di colpi di scena. Infatti il pomeriggio si aprirà
dopo un rapida premessa sulle attività svolte dallo Sportello Linguistico, con la presentazione di
Flavio Giacchero della super novità dell’anno: il palinsesto francoprovenzale “EISÍ!
EURA!”(“QUI! ORA!” )è , appunto, una nuova proposta, da lui stesso ideata e prodotta, per
riscoprire in modo nuovo la piattaforma “Enti in rete – L. 482-99” (contenitore di tutti i materiali in
lingua di minoranza, sviluppati dalla Chambra d’Oc negli anni in collaborazione con gli enti locali)
per riscoprire testi e contenuti multimediali in francoprovenzale e divulgarli al pubblico in modo
tematico e fruibile. Grazie a questo palinsesto, in trenta puntate, fatte da conversazioni, letture,
musiche, canti, attraverso registrazioni audio, filmati, testi, immagini è ora possibile imparare,
familiarizzare, capire, leggere e ascoltare il francoprovenzale.
Quest’anno, poi, in prima imperdibile in Piemonte, verrà presentato il romanzo giallo “Et lo pou l’a
tsantà”. Henri Armad, geniale intellettuale francoprovenzale, prolifico autore che con la sua penna
arguta (briouza) ci porta in Valle d’Aosta e tra leggende e saperi antichi ci accompagna in un viaggio tra personaggi e luoghi, un viaggio thriller che lascia il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, un romanzo che non lascia andare a dormire: per poter spegnere la luce bisogna aver letto l’ultima pagina.
Ad accompagnare e presentare Henri sarà Christiane Donoyer, direttrice del “Centre d’Etudes
francoprovençales “René Willien”: Christiane non introdurrà solo il romanzo, ma presenterà anche
l’ultima fatica editoriale del Centre, da sempre impegnato non solo nella ricerca linguistica, ma
anche nell’importantissima attività di divulgazione e promozione linguistica. Infatti per la prima
volta il Centre presenta un’opera in italiano che toglie tutte le curiosità, quindi “Quello che voi dite
PATUÀ” è un invito ad incontrare un territorio dai mille paesaggi e una montagna di cultura, tra
cucina, artigianato, architettura, letteratura e tanti altri saperi, attraverso la scoperta della lingua
francoprovenzale.
Ma il pomeriggio continua con una grande sorpresa! Infatti lo storico gruppo teatrale “Li
Magnoutoun” di Cantoira, molto amato e ben noto nelle Valli di Lanzo, torna con una prima
assoluta. Infatti sotto la guida del maestro Gigi Ubaudi, che ne ha curato la rielaborazione in forma
teatrale e ha ideato le musiche, “Li Magnoutoun” presenteranno lo spettacolo teatrale musicale
“L’om qu’ou znavët ël pieuntes”, liberamente tratto dall’omonimo celebre racconto di Jean Giono
“L’uomo che piantava gli alberi”: un’ora di emozioni attraverso l’impresa di un uomo intento a
diffondere vita là, dove c’era desolazione.
Non scappate, fermatevi un po’ perché dopo una merenda çinoira tutti insieme, in amicizia e in
condivisione si può assistere a un evento storico: per la prima volta in Piemonte si esibirà “La
Compagnì dou Beufet” di Arnad una delle compagnie teatrali tra le più longeve (il loro debutto
risale al 1963) tra quelle che compongono la “Fédérachon Valdoténa di Téatro Populéro”. La
Fédérachon è nata nel 1979 grazie ai rappresentanti di 10 compagnie teatralicon l’obiettivo, allora
come oggi, di favorire il dialogo fra le differenti compagnie teatrali esistenti, così da promuovere e
diffondere l’attività teatrale in francoprovenzale. Oggi, grazie all’impegno della “Fédérachon”,
ben 22 compagnie partecipano al “Printemps Théâtral”: il festival del teatro popolare valdostano.
Ma torniamo a “La Compagnì dou Beufet”. Nacque ufficialmente, ben 61 anni fa, il giorno del suo
primo spettacolo: una veillà alla scuola di Arnad la sera del 12 gennaio 1963. Tra gli obiettivi della
Compagnia, uno dei più importanti è “mantenere l’uso corretto della lingua”: proprio questo ultimo
punto è il loro punto di forza, infatti la lingua nel tempo è cambiata, parole nuove sono entrate, ma
come gruppo fanno attenzione alla scelta linguistica, svolgendo un ruolo di “tutori delle parole”,
conservando con le loro pièces parole altrimenti perdute, sconfiggendo, così, l’impoverimento
lessicale: tengono così tanto alla lingua che nel loro Statuto (data 1963) si trova scritto “M’éngadzo a pa tsandzì léngadzo – é a travayì pé lou bén dou paì”, “Mi impegno a non cambiare linguaggio – e
a lavorare per il bene del paese”. Altra nota interessante che riguarda questa compagnia è che sono
tutti giovani, giovanissimi: l’attrice più “anziana” è classe 1984!
Certamente “La Compagnì dou beufet” è una realtà storica, giovane tra le più affezionate al
Printemps Théâtral, senza dubbio un’eccellenza nel panorama teatrale francoprovenzale quindi sarà
un’occasione unica poter assistere, durante la “Giornata del Francoprovenzale” di quest’anno, alla
loro esibizione, un’occasione rara, da non lasciarsi scappare.
L’appuntamento è per sabato 30 novembre dalle ore 15.00, presso il salone polivalente del Comune di Cantoira.
Programma
Dalle ore 15:30
-Saluti istituzionali
-“Un altro anno di Sportello Linguistico”. Attività svolte in questo anno progettuale.
Teresa Geninatti Chiolero, Sportello Linguistico dell’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e
Casternone.
- “EISÍ! EURA!” (“QUI! ORA!” ) il palinsesto francoprovenzale in 30 puntate
Flavio Giacchero Sportello Linguistico Francoprovenzaledell’Unione Montana Valli di Lanzo,
Ceronda e Casternone, ideatore e realizzatore del progetto
-“Et lo pou l’a tsantà” romanzo in lingua francoprovenzale
Enry Armand giornalista, autore, intellettuale francoprovenzale.
- “Quello che voi dite PATOUÀ”
Christiane Donoyerdirettrice scientifica del Centre d’Ètudes Francoprovençales di Saint Nicolas,
Valle D’Aosta. - “L’om qu’ou znavët lh’arbou”
Alle 18 “Li Magnoutoun” presentano lo spettacolo teatrale musicale “L’om qu’ou znavët ël pieuntes”,
liberamente tratto dall’omonimo celebre racconto di Jean Giono “L’uomo che piantava gli alberi”
Alle ore 20:30
- “La Compagnì dou Beufet”
con“Prézentachón” e a seguire sketch
‘Na Journà Dedicaia aou Francoprouvensal.
Daou Roumans aou Teatro: realtà francoprouvensal countempouranee a
counfrount.
30 nouembeur 2024- Queuntoira (To)
T’astou mai lezù ën roumans ën francoprouvensal? Coumë è srit qu’ou ezistë nhint? T’èstou sgu ëd
savé propi tout zla lenga francoprouvensala? T’à mai viù ‘në spetacoul ën francoprouvensal?
Counhestou la “Fédérachon Valdoténa di Téatro Populéro”? T’à mai përtechipà an leu spetacoul?
Sé a toutë ‘ste doumeundë la risposta è t’istaia no, j’oou sai nhint, bohhhh, peut estri…aleura t’à da
përtechipà a la “Journà doou Francoprouvensal”: è s’ tratët, parei ‘me tui’ lh’an, ëd ‘na journà
dedicaia a la lenga francoprouvensala, për coundividri, councloudri è, tui’ eunsembiou, tirì ël soumë
ëd n’aoutrou an d’atività, travai qu’è vait bin eurcourdà qu’ou sount voulù da l’Unioun ëd Coumun
Mountan ‘dlë valadë ëd Leun, Cherounda é Queusternoun, proumos é fineunsìa da la Presidensi
doou Counseui ‘dli Ministri ënt l’ambit doou prougrama d’intervent previst da la legë 482/99
“Nourme a toutela ‘dlë minoureunsë lingouistiquë storiquë” , coordinà da la Rejoun Piemount é
realizà da l’Asouchasioun “Chambra d’Óc”. Euncoù ën vìla journà è vint ouspitaia da un ‘dli
Coumun più atìou é più dispounibil ënt la seulvagouardia é proumousioun doou francoprouvensal:
lou Coumun ëd Queuntoira eunsembiou a lou soun ricounfermà sindic Franca Vivenza.
Ma nhuna pèou, ou sreù nhint ën dopoumezdì nouieous fait ëd numër, slidë ëd poour point, ou sreù
ën dopoumezdì brious, ric ëd souspans é coulp ëd shena. Di fati lou doupoumezdì ou s’ duertët,
dopou ‘na lesta premeussi zlë atività faitë da lë Spourtel Lingouistic, ato la prezentasioun ëd Flavio
Giacchero ‘dla super neuva dl’an: lou palinsest francoprouvensal “EISÍ! EURA!”, qu’ou i eust, di
fati, ‘na neuva prouposta, ideaia é proudota da quieul medem, për descruvì toueurna la
piatafoueurma “Ent ën retë – L.482/99” (coountenitoù ëd tui’ li mëterial ën lenga ëd minoureunsi,
zvilupà da la “Chambra d’Óc” ënt lh’an ën coulabourasioun eunsembiou a lh’Ent loucal) për
deuscruvì li testi é li countenù multimedial é difoundri aou public ën maneri tematica é sfutabil.
Grasië a ‘stou palinsest, ën treunta pountatë, faitë ëd counversasioun, muzica, leturë, registrasioun
aoudio, filmà, testi, foto è i eust oura pousibil eumparà, familiarizà, queupì, lezri é scoutà lou
francoprouvensal.
Sit an, poi, ën pruma eumperdibil ën Piemount, ou vint prezentà lou roumans jaoun «Et lo pou l’a
tsantà». Henri Armand, geniale inteletoual francoprouvensal, proulific aoutour que, ato la soua
piuma briouza ou nou portët ën Val d’ Ousta é tra countë é savé euntic, ou noun coumpanhët ënt ën
viajou tra persounajou é post, ën viajou «thriller» qu’ ou laset lou letour ato lou fià souspeir finha a
l’ultima pagina, ën roumans qu’ou lasët nhnit alà durmì : për pouè dëstisì la luchë è ventë avé lezù
l’ultima pagina.
A coumpanhì é prezentà Henri è sreu Christiane Donouyer, diretris doou “Centre d’Etudes
fancoprouvençales «René Willien» “: Christiane è fait nhint meuc l’euntrudusioun aou roumans, ma
è prezentereù ëd co l’ultima fatiga editouriala doou Centre, da sempër eumpenhìa nhint meuc ënt
l’eurcherca lingouistica, ma ëd co ënt l’iìeumpourtantisima atività ëd divoulgasioun é
proumousioun lingouistica. Difati për lou prum vì lou Centre ou prezentët n’opera ën itëlieun qu’ou
gavët toutëël couriuzità, couindi «Seun quë vouzaoutri ou chamà PATOUÀ» ou i eust n’eunvit a
euncountrà ën teritori da li mila paizajou é ‘na mountanhi ëd coultura, tra cuzina, eurijanà,
eurquitetura é tpnti aoutri savé, atrever la dëscuverta ‘dla lenga francoprouvensal.
Ma lou dopou mezdì ou countinouët euncoù ato ‘na greunda sourpreiza! Di fati lou storic grouppo
teatrala « Li Magnoutoun » ëd Queuntoira, bin amà é bin counhusù ënt ël valadë, ou toueurnët ato
‘na pruma escluziva. Difati, sout a la gouida doou magister Gigi Ubadui, qu’ou n’eu prountò la
rielabourasioun ën foueurma teatrala, ou i eu ëd co creà ël muziquë, «Li Mangnotoun» ou
prezentount lou neu spetaoucoul teatral muzical «L’om qu’ou zanavët ël printës», liberameunt piìa
da la famouza counta ëd Jean Giono «L’om qu’ou znavët ël pieuntë » : n’oureutta dìemousioun
atraver l’eumpreiza ëd n’om qu’ou dounavët vita, lai eundoua è i avet meuc dezoulasioun.
Scapavou nhint, freumavou euncoù ën poc, përqué dopou la marenda sinoira tuiti eunsembiou, ën
amichisia é coundivizioun è s’ peut asistri a n’event storic: për lou prum vì ën Piemount è vint “La
Compagnì dou Beufet” d’Arnad, una ‘dlë coumpanhìi tra lë più euntiquë (lou soun debut ou t’istà
ënt ‘oou 1963) tra seullë qu’ou font part ‘dla Fédérachon Valdoténa di Téatro Populéro”. La
Fédérachon è i eust naia ënt oou 1979 grasie a li raprezentant ëd 10 coumpanhìë teatral ato
l’oubietìou, a l’epouca coumë euncoù euncui,ëf fevourì la coumunicasioun tra ‘l diferentë
coumapanhìi ezistentë, ën maneri da proumouvri é treuzmetri l’atività teatral ën francoprouvensal.
A li dì d’euncui, grasië a l’eumpenh ‘dla «Fédérachon», bin 22 coumpanhìëou
peurtechipount“Printemps Théâtral”: lou festival doou teatro poupoular vëldousteun.
Ma tournen a «La Companì dou Beufet», naia ufisialmeunt bin 61 an feu, lou dì doou soun
prumspetacoul: ‘na veià a la scoula d’Arnad la seira ‘dli 12 ëd gené 1963. Tra lh’oubitìou ‘dla
Coumpanhìi, un ‘dli più eumpourtant ou i eust «ëd meuntinì l’utilis couret ‘dla lenga»: st’ultim
pount ou i eust për daboun lou soun pount ëd forsi, difati la lenga è i eust queumbiaia ënt ‘oou ten,
parolë neuvë ou sount intraië, ma coumë grouppo ou font tensioun a la seurnìa lingouistica, aveunt
ën rol ëd «toutour ‘dlë parolë», goueurnant, ato ël souë pies parolë diversameunt perduë,
scounfigeunt parei l’eumpouverimeunt lesical: ou tinhount si tant a la lenga quë eunt lou soun Statut
(data 1963) ou s’ treuvët scrit “M’éngadzo a pa tsandzì léngadzo – é a travayì pé lou bén dou
paì”.Aoutra nota eunteresanta qu’è rigouardët ‘sta coumpanhìi è i eust qu’ou sount tuiti joueun,
super joueun: l’atris più «vieui» è i eust clas 1984!
Sensa dubi “La Compagnì dou beufet” è i eust ‘na realtà storica, joueun, tra ël più afesiounaië aou
Printemp Théâtral, sensa dubi n’echelensi ënt ‘oou peunourama teatral francoprounvensal, couindi è
sreu n’oucazioun unica poué asistri, ënt la «Journà doou Francoprouvensal » ëd sit an, a la soua
ezibisioun, n’oucazioun unica, da nhint lasise scapà.
Counsiderà l’eumperdibil, iripetibil, counsiderevoul prougrama, ric d’event ën antepruma, lou
counseui ou i eust ëd përtechipà noumourous. Vou spetent diseundou 30 nouembër a 3 bot, ënt ‘oou
salount polivalent doou Coumun ëd Queuntoira. Meuncavou nhint!
Prougrama
Da 3 bot
-Salut istitusiounal
-“N’aoutrou an ëd Spourtel Lingoustic”. Atività fait ënt eustou an prougetoual.
Teresa Geninatti Chiolero, Spourtel Lingouistic dl’Unioun Mountana Valadëëd Leu, Cherounda é
Queusternoun.
- “EISÍ! EURA!” lou palinsesti francoprouvensal ën 30 pountatë.
Flavio GiaccheroSpourtel Lingouistic dl’Unioun Mountana Valadëëd Leu, Cherounda é
Queusternoun, ideatoù é realizatoù doou prouget.
-“Et lo pou l’a tsantà” romanzo in lingua francoprovenzale
Enry Armand journalista, aoutour, inteletoual francoprouvensal. - “SEUN QUË VOUZAOUTRI OU CHAMÀ PATOUÀ”
Christiane Donoyer diretris sientifica doou «Centre d’Ètudes Francoprovençales»ëd Saint Nicolas,
Val d’ Ousta. - “L’om qu’ou znavët lh’arbou”
Alle 18 “Li Magnoutoun” ou prezentount lou neu spetacoul teatral muzical “L’om qu’ou znavët ël pieuntes»
liberameunt adatà da la famouza counta ëd Jean Giono «l’om qu’ou znavët ël pieuntë» - “La Compagnì dou Beufet”
Ato “Prézentachón” é a segouì sketch