VENARIA – Quest’anno la rassegna “Cori a Venaria Reale” spegne 30 candeline e, per festeggiare in grande stile, il palco sarà invaso da voci provenienti da ogni angolo d’Italia.
Sabato 25 maggio alle 21 nella Chiesa di San Francesco in corso Papa Giovanni XXIII a Venaria Reale si terrà la 30ª Rassegna “Cori a Venaria Reale”, organizzata dall’Associazione “Coro Tre Valli Città di Venaria Reale” (APS) con la partecipazione dei cori: Coro “Tre Valli Città di Venaria Reale” diretto dal maestro Giovanni Piscitelli, Coro Femminile Vandelia della Valsassina (LC) diretto dal maestro Francesco Bussani e il Coro Cima Verde di Vigo Cavedine (TN), diretto dal maestro Gianluca Zanolli.
Il Coro Tre Valli Città di Venaria Reale dalla nascita ad oggi
La nascita del Coro Tre Valli, organizzatore dell’evento di sabato, risale all’autunno del 1967, quando nei locali del Gruppo Alpini di Venaria, i pionieri del canto corale decisero di dar vita al Coro. Da allora, il Coro Tre Valli non ha mai smesso di far risuonare le sue melodie, arricchendo il suo repertorio con canti d’autore e folclore internazionale. Nel 1992 il Coro Tre Valli è diventato ufficialmente il Coro Tre Valli Città di Venaria Reale, e da lì è iniziata la sua avventura come Ambasciatori di Pace. Questo titolo onorifico non ha fatto altro che aprire nuove porte, permettendo ai coristi di portare le melodie piemontesi in lungo e in largo, dall’Italia all’Europa. Nel 2010, poi, è nato il coro femminile dell’associazione, con coriste provenienti dal Coro CAI “P. DAVISO” e altre realtà corali. All’inizio del 2024, la riduzione dei membri ha dato vita a una nuova formazione: un coro misto che unisce le voci maschili e femminili, pronto a rinnovare il repertorio senza mai perdere di vista l’obiettivo principale: preservare la cultura popolare.
L’evento di sabato, ad ingresso gratuito e patrocinato da Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Venaria Reale, unirà musica, tradizione e un pizzico di allegria, perché, come dice un vecchio detto corale, “Chi canta, ride due volte!”