LANZO – “Dire, Fare … Teatrare”, rassegna giunta alla sua dodicesima edizione, sarà a Lanzo dal 9 al 17 maggio al LanzoIncontra in piazza Rolle.
Un’occasione per vedere e toccare con mano quanto i giovani sappiano mettersi in gioco, accogliendo proposte, sperimentando attività ed esperienze che vanno oltre gli aspetti meramente didattici.
“Dire, Fare … Teatrare” è condividere e comunicare; i ragazzi condividono tra loro e con i loro docenti un’esperienza in modo collettivo ed imparano (oltre al copione) ad esprimere emozioni dal vivo, a confrontarsi durante i laboratori, a costruire insieme un percorso importante di crescita di cui l’esibizione sul palco rappresenta una tappa che corona questo percorso.
Come nelle scorse edizioni, rappresenta anche un momento di approfondimento su tematiche importanti che invitiamo tutta la popolazione a cogliere fin d’ora, perché il lavoro di docenti e ragazzi provenienti da scuole diverse ha dimostrato quanto la forma espressiva del teatro sia coinvolgente ed educativa per tutti: attori e spettatori.
E poi, cosa c’è di più bello nel vedere centinaia di ragazzi e ragazze – ovvero il nostro futuro – che regalano (sì, perché gli spettacoli sono tutti gratuiti!) ad altri giovani, così come a chiunque di noi che ne voglia beneficiare, il frutto del loro lavoro, della loro passione e del loro impegno?
PROGRAMMA
Giovedì 9 maggio 2024
Ore 9 – Ritrovo scuole
Ore 9,15 – Apertura: Saluto autorità
Ore 9,30 – 10,30: I.I.S. “Federico Albert” di Lanzo
Titolo: Presenti
Autori del testo: Elisa Macario Ban e gli allievi del corso.
Regia: Elisa Macario Ban
Assistenza alla regia: Matteo di Lella
Aiuto Regia: Michele Chiado’
Docente referente: Annarita Napodano
Siamo in una scuola non identificata nella quale alunni e professori vivono storie di vita.
Attraverso i loro racconti entreremo in un “ordinario-straordinario” di vite intrecciate e accomunate
dallo stare insieme e vivere emozioni plurime, diverse ma simili.
Incontreremo più “mondi”, quello del reale, quello dei ricordi e quello dei pensieri dove sentiremo le
parole non dette ma pensate, quelle che tutti i giorni ci viviamo dentro e che non sempre possono
essere espresse.
“Presenti” è il nostro qui e ora, l’attimo fuggente che tutti porteremo nel cuore.
Ore 11,30 – 12,30: Liceo “V. Gioberti” di Torino gruppo1
Titolo: Le fronde del tempo
Autori del testo: Toni Mazzara con il contributo degli studenti.
Regia: Toni Mazzara e Donatella Rossi, assistente alla regia Chiara Ceglia
Docente referente: Donatella Rossi
Dalle fronde di un albero il Barone Rampante dialoga con i protagonisti di “Aspettando Godot:con
questo pretesto gli studenti mettono in scena le loro riflessioni sulle varie fasi della vita.
Ore 13-14: Pausa pranzo
Ore 14-15: Liceo “V. Gioberti” di Torino gruppo 2
Titolo: Changes
Autore del testo: Toni Mazzara, con il contributo degli studenti.
Regia: Toni Mazzara e Donatella Rossi
Docente referente: Donatella Rossi
Il passaggio alla vita “adulta”, la tempesta dei cambiamenti e le problematiche ad essa connesse
Ore 15,30 -17,30: Laboratorio teatrale con i tre gruppi.
Ore 15,30-17,30: Salotto teatrale con i docenti referenti e gli operatori teatrali.
17,30/18 Termine delle attività
Venerdì 10 maggio 2024
Ore 9 – Ritrovo scuole
Ore 9,30 – 10,30: Macapini di Cirié gruppo 1
Titolo: È pronto il the!
Autori del testo: Gabriele Airaudo e Noemi Verrone
Regia: Gabriele Airaudo e Noemi Verrone
Toglietemi tutto, ma non il mio the. Il momento del the per un cappellaio matto è fondamentale,
figuriamoci per undici tutti insieme! Dopo l’ennesimo festeggiamento però qualcuno suona inaspettatamente alla porta. Chi sarà? Un’altra visita di Alice? Oppure qualcun altro che si è perso di nuovo nel Paese delle Maraviglie? Potrebbe essere…
Ops, scusate! Devo andare… È pronto il the!
Ore 11,30 – 12,30: I.C. “L. Da Vinci- A. Frank” di Torino
Titolo: Equilibri instabili
Autori del testo: Le insegnanti e i ragazzi del laboratorio
Regia: Michela Morando Chiaramello e Carla Facchin
Docente referente: Michela Morando Chiaramello e Carla Facchin
Lo spettacolo immerge gli spettatori in un percorso all’interno dell’adolescenza, osservata non solo
negli aspetti più gioiosi di un’età che ci trasporta dall’infanzia verso la giovinezza, ma anche come
un’età assai difficoltosa, vissuta talvolta con angoscia, piena di dubbi e incertezze, piena di
desideri inespressi, attrazione indiscriminata verso tutte le potenzialità che la vita ci offre sempre
alla ricerca della propria identità.
Ore 13-14: Pausa pranzo
Ore 14,30 -17,30: Laboratorio teatrale con i due gruppi e un gruppo di ragazzi del Sermig di
Torino.
Ore 15 -17,30: Salotto teatrale con i docenti referenti e gli operatori teatrali.
17,30/18 Termine delle attività
Lunedì 13 maggio 2024
Ore 9 – Ritrovo scuole
Ore 9,30 – 10,30: I.C. “G. Cena” di Lanzo
Titolo: E così con un bacio… Ti capisco
Autori del testo: Gabriele Airaudo e Noemi Verrone
Regia: Gabriele Airaudo e Noemi Verrone
Docenti referenti: Rocco Meola e Simona Gisolo
Nel cuore di Verona, due famiglie rivali, i Montecchi e i Capuleti, si ritrovano a piangere
fronteggiare i loro giovani eredi. Nel tumulto dei funerali avviene un’insolita confusione: le salme
vengono scambiate. In questo intricato balletto degli inganni, le maschere cadono e le verità
nascoste emergono, portando le famiglie a una nuova consapevolezza.
Uno spettacolo che ci invita a riflettere sulle complesse sfumature delle emozioni umane e
sull’importanza di trovare un equilibrio tra ciò che mostriamo al mondo e ciò che veramente
siamo dentro di noi.
Ore 11,30 – 12,30: I.C. Fiano, sez. “S. Allende” di Robassomero.
Titolo: Orlando, ma sei proprio matto?
Autori del testo: Liberamente tratto dall’Orlando Furioso, dalla docente e dagli allievi
Regia: Chiara De Meo
Referente Musicale: Sara Sartore
Docente referente: Chiara De Meo
TITOLO: Orlando, ma sei proprio matto?
I laboratori “Scintille di teatro” e “Scintille sonore” della scuola secondaria di primo grado a
indirizzo musicale di Robassomero presentano una commedia, tratta dall’ “Orlando furioso “ di L.
Ariosto.
I due gruppi hanno lavorato in sinergia per un’opera dinamica, fatta di espressività e musica, rievocando il classico tema della follia, proiettato nella società contemporanea. Dunque la domanda che l’uomo deve porsi è proprio questa: “Orlando, ma sei proprio matto?”
Ore 13-14: Pausa pranzo
Ore 14,30 -17,30: Laboratorio teatrale con i due gruppi.
Ore 14,30 -17: Salotto teatrale con i docenti referenti e gli operatori teatrali.
17,30/18 Termine delle attività
Martedì 14 maggio 2024
Ore 9 – Ritrovo scuole
Ore 9,30 – 10,30: I.C. “A. Peyron-Umberto I” di Torino
Titolo: Bambini di diventa! I never want to grow up… je veux rester un enfant!
Autori del testo: Vincenzo Pesante
Regia: Vincenzo Pesante
Docente referente: Nadia Maria Soldano
Adolescenti: né carne né pesce!
In fondo al mare, ancora più giù, nel profondo… le branchie ormai atrofizzate e i polmoni non
ancora sviluppati… ancora più giù giù giù, proprio nel profondo… né adulti, né bambini, giù giù
giù, nel profondo… come un panino al salame senza rucola… come un fiume senza canottieri…
come un pappagallo muto… come una minestra senza pastina… come Jimi Hendrix senza
chitarra… come un pollo senza patatine… come una farfalla grigia… come una carezza senza
dita… come un castello senza fossato… come un pesce fuor d’acqua…
Un gruppo di ragazze e di ragazzi si interrogano su cosa sono. I divieti della loro vita… le fatiche e
le gioie del crescere… un mondo troppo grande in cui temono di smarrirsi… le briciole lasciate per
strada per farsi ritrovare e i corvi che le beccano… i primi turbamenti d’amore… i primi tradimenti
d’amicizia… l’amarezza delle prime esclusioni… la poesia della vita che svapora al contatto con la
vita… il sogno che nasce muore risorge perennemente… il bivio di fronte a sé: diventare adulti o
tornare bambini… perché bambini si diventa!
Ore 11,30 – 12,30: “Gobetti-Marchesini-Casale-Arduino” di Torino, gruppo 1
Titolo: Così vanno i morti al mio paese. La storia di Peppino Impastato
Drammaturgia di Vincenzo Pesante, liberamente tratta dall’autobiografia di Felicia Bartolotta: La
mafia in casa mia
Autori del testo: Ilaria Ceccon, Giovanna Rusiello, Vincenzo Pesante
Operatore teatrale: Laura Carpanzano
collaboratore Gianfranco Candiota
Regia: Vincenzo Pesante
Docente referente: Vincenzo Pesante
Felicia Bartolotta Impastato ricorda: la sua giovinezza, l’incontro con il marito e il peso della famiglia
mafiosa, la nascita dei figli, i cambiamenti che Peppino porta in casa, il coraggio della denuncia,
l’attività radiofonica, le minacce, la paura, la morte. E racconta: l’infittirsi delle relazioni della mafia, i
traffici illeciti, i movimenti di ribellione. E lotta: per sopravvivere alla morte di suo figlio, per ottenere giustizia, per identificare gli esecutori dell’omicidio, per sostenere la lotta di Peppino diventata
anche la sua.
Ore 13-14: Pausa pranzo
Ore 14-15: I.I.S. “Fermi-Galilei” di Ciriè
Titolo: OFF LIMITS
Autore del testo: Cristiano Falcomer
Regia: Cristiano Falcomer
Docente referente: Antonella Carlucci
Siamo ai confini del Mondo, forse in Siberia o forse al Polo Nord. Viaggiatori erranti trovano riparo
dal freddo e da una bufera di neve in un luogo al chiuso. Non si conoscono, non si sono mai visti.
Ognuno di loro ha un bagaglio che contiene un ricordo del passato, una storia, talvolta tragica,
oppure un dubbio irrisolto. Hanno intrapreso il viaggio alla ricerca di una risposta, di una soluzione,
di “quel qualcosa” che motivi il proseguo del viaggio verso il futuro. La direzione è stata il luogo più
impervio della Terra, dove forse il Mondo finisce oppure c’è un confine, anche immaginario, con un
altro Mondo. Dove si può toccare con mano il limite, come fece l’Ulisse dantesco davanti alle
Colonne d’Ercole o il Cristoforo Colombo leopardiano in mezzo all’Oceano.
L’incontro accidentale tra i viaggiatori è aggressivo e astioso. Diffidenza e indifferenza regolano i
loro rapporti; è una lotta di autoaffermazione. Fuori, intanto, impazza la tormenta di neve e obbliga
a una convivenza forzata e burrascosa. Nascono le prime simpatie, le prime confidenze che fanno
cadere i confini e instaurare nuovi rapporti tra i protagonisti. La conoscenza reciproca, la
condivisione di emozioni e difficoltà, unisce e aiuta a dipanare la matassa di dubbi e paure. Nel
frattempo, la bufera cessa e lascia il posto alla libertà di scegliere se rimanere, tornare indietro o
superare il limite.
Ore 15,30 -17,30: Laboratorio teatrale con i tre gruppi.
Ore 15,30-17,30: Salotto teatrale con i docenti referenti e gli operatori teatrali.
17,30/18 Termine delle attività
Mercoledì 15 maggio 2024
Ore 9 – Ritrovo scuole
Ore 9,30 – 10,30: I.C. “Tallone” di Alpignano
Titolo: Momo (ovvero l’arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli
uomini il tempo trafugato)
Autori del testo: Liberamente tratto dai docenti dal libro di M. Ende
Musiche originali di Lino Mei
Regia: Ilaria Maria Costanza e Alice Perazzini
Lo spettacolo è una libera riduzione teatrale del romanzo Momo di Michael Ende. Protagonista
è una bambina che si fa chiamare Momo, la quale approda all’improvviso all’interno di una
comunità, destando la curiosità dei suoi membri. In breve tempo Momo riesce a conquistarsi la
simpatia di chiunque incontri: ha infatti lo speciale dono di saper ascoltare. Una minaccia, però,
incombe sulla comunità. Un giorno, infatti, degli agenti di una sedicente “Società di Risparmio
del Tempo”, convincono i membri della piccola cittadina a risparmiare tempo, sottraendolo ai
loro affetti, alle loro passioni, al sonno, lavorando più alacremente. Promettono loro di maturare
interessi sul tempo risparmiato, custodendolo in una banca speciale. Si tratta di una grande
truffa ai danni dell’umanità. Quando Momo apprende il subdolo piano degli agenti, cercherà
coraggiosamente di sventarlo ma dovrà confrontarsi con innumerevoli insidie e difficoltà.
Ce la farà Momo a salvare l’umanità e a restituire il tempo sottratto agli uomini?
Ore 11,30 – 12,30: I.C. Ciriè 2, sc. Sec. 1° Grado di San Carlo
Titolo: Io, me, me stesso. Come sopravvivere nell’adolescenza
Autori del testo: Silvia Bollone, Francesca Laurenzio e gli allievi
Parte musicale: Massimiliano Mittica
Regia: Silvia Bollone, Francesca Laurenzio e Massimiliano Mittica
Docente referente: Silvia Bollone
Attraverso alcuni quadri si affrontano le emozioni principali che spesso attraversano la fase
adolescenziale, in una lotta costante per rimanere in equilibrio. Lasciatevi coinvolgere
nell’atmosfera musicale, in un viaggio che, tra testi propri e riferimenti letterari, vi porterà a
scoprire e a chiedervi, di che colore siete oggi?
Ore 13-14: Pausa pranzo
Ore 14,30 -17,30: Laboratorio teatrale con i tre gruppi.
Ore 14,30 -17: Salotto teatrale con i docenti referenti e gli operatori teatrali.
17,30/18 Termine delle attività
Giovedì 16 maggio 2024
Ore 9 – Ritrovo scuole
Ore 9,30 – 10,30: “T. D’Oria” di Ciriè
Titolo: Inside me, inside us
Autori del testo: Francesca Bardino con gli allievi partecipanti
Regia: Francesca Bardino
Docente referente: Antonella Fornelli
Un viaggio nella testa di una ragazza, una ragazza come tante altre: dubbi, preoccupazioni, ansie, emozioni altalenanti… e se si decidesse di farle sparire di colpo queste emozioni, che cosa
succederebbe? Quanto sarebbe bello svegliarsi un giorno con tutte queste liti interne spente! O
forse no…
Ore 11,30 – 12,30: “Gobetti-Marchesini-Casale-Arduino” di Torino, gruppo 2
Titolo: Un sogno chiamato Europa
Autori del testo: Drammaturgia di Vincenzo Pesante, liberamente tratta dall’autobiografia di Altiero
Spinelli: Come ho tentato di diventare saggio
Operatore teatrale: Laura Carpanzano
Regia: Vincenzo Pesante
Docente referente: Vincenzo Pesante
Sembrava a tutti che la Germania di Hitler avesse ormai trionfato. E proprio in quel drammatico
momento, un sognatore solitario, rinchiuso nell’angusto confino di Ventotene, immagina per
l’Europa un futuro di pace, di giustizia, di libertà: “Sfogliando un libro ho ritrovato la riproduzione dei
Prigioni di Michelangelo, in cui un torso umano cerca di divincolarsi dal marmo. Solo il corpo ha
preso forma. Egli è oppresso dalla pietra in eterno. Ed a me sembra di vedere quel torso coperto di
fremiti nel vano sforo di liberare le braccia, di avere un viso. Così son io. Le braccia legate, gli occhi
nel marmo, nel quale si agitano ombre anziché realtà” (Altiero Spinelli, lettera alla sorella Fiorella,
1941).
Ore 13-14: Pausa pranzo
Ore 14-15: Gruppo Uni3 di San Gillio
Titolo: Con-tatto (dinamiche relazionali degli adulti)
Autori del testo: Simone Licari, Candida Leonforte, i componenti del gruppo
Regia: Simone Licari, Candida Leonforte
Lo spettacolo si apre con un karaoke sulle note di “Tanti auguri” di Raffaella Carrà, l’invito ad un
amore libero e senza vincoli, successivamente si apre la scena del concepimento in cui i
personaggi al centro del palco racconteranno le emozioni e le sensazioni provare da un organismo
intento a formarsi. Dal momento della nascita verrà affrontato il problema generazionale tra gli
adulti e i bambini, questo si risolverà con il gioco, portato in scena dagli adulti stessi. A questa prima fase susseguiranno tre macro-dialoghi ambientati in una fase più adulta della vita, in cui il tema, relazione, assumerà sfaccettature diverse: lavoro, colpo di fulmine, dichiarazione d’amore, namore per sé stessi, lettera al mondo e alle sue creature.
Ore 15,30 -17,30: Laboratorio teatrale con i tre gruppi.
Ore 15,30-17,30: Salotto teatrale con i docenti referenti e gli operatori teatrali.
17,30/18 Termine delle attività
Venerdì 17 maggio 2024
Ore 9 – Ritrovo scuole
Ore 9,30 – 10,30: I.C. “S. D’Acquisto” di Follo (La Spezia)
Titolo: Cuore…di Lupo (L’inclusione)
Autori del testo: Liberamente tratto dal racconto Lupo Lauro …di Barbara Tomà, dalle docenti e
dagli allievi
Regia: Anna Maria Rosa Girani
Docente referente: Barbara Tomà
Il progetto nasce tra i banchi di scuola, in una classe molto numerosa e composta da ragazzi con
varie problematiche. I rapporti interpersonali tra gli adolescenti non sono sempre facili e distesi,
anzi, gli attriti e gli scontri sono all’ordine del giorno. Proprio questo contesto, a volte difficile, ha
dato l’input per la realizzazione di un percorso sull’inclusione. Il fine ultimo di quest’attività
laboratoriale è proprio quello di promuovere l’accoglienza e l’ascolto di ogni singolo alunno e, in
particolar modo, degli alunni con bisogni educativi speciali, al fine di favorire la loro crescita in un
clima relazionale sereno, capace di valorizzare le loro potenzialità attraverso la conoscenza e lo
studio di metodologie didattico-pedagogiche efficaci. Il protagonista della storia rappresentata è un
lupo “anomalo”, dolce e coccolone, che si è innamorato di una pecora, la quale ha messo fine alla
loro “singolare” relazione sentimentale per colpa del vociferare della gente.
Nel momento di massima disperazione Lupo Lauro viene accolto da una bizzarra brigata di animali
che hanno delle caratteristiche opposte all’immaginario comune e sfidano gli stereotipi
contemporanei: troviamo infatti la Lumaca Veloce, la Gallina Intelligente, la Volpe Credulona, il Coniglio Coraggioso, etc.
Possiamo descrivere questo fantastico mondo come un mondo alla rovescia, dove tutti possono essere liberi di essere loro stessi, senza dover per forza rispettare quei cliché che impone la
società.
I curiosi animali si stringono attorno al povero Lupo Innamorato e lo fanno sentire meno solo e,
soprattutto, “accolto”, nonostante le sue caratteristiche non rispecchino quelle di un lupo canonico.
Si delinea così un affresco ideale dove le “peculiarità” dei singoli animali non sono più oggetto di
derisione e discriminazione, ma diventano punto di forza
Ore 11,30 – 12,30:
I.C. “G. Mazzini” di Castelfidardo (Marche)
Titolo: Mia
Autori del testo: Fiorella Coletta, Silvia Severini e gli allievi
Regia: Fiorella Coletta
Docente referente: Silvia Severini
PREMESSA
Ci siamo chiesti se i ragazzi della scuola secondaria di primo grado possano affrontare un tema
così forte e scabroso quale è la violenza contro le donne. Ci abbiamo provato. Il gruppo, fin dal
primo anno, si è impegnato in un percorso educativo volto all’esplorazione, all’identificazione, alla messa in discussione e alla razionalizzazione della violenza contro le donne. Ha partecipato negli ultimi due anni, con due performance diverse, alle celebrazioni del 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, dal titolo “Nessuna conseguenza” e “Tentazione”, quest’ultima liberamente ispirata all’omonima novella di Giovanni Verga. È stato un percorso laboratoriale, formativo ed educativo che ha permesso ai ragazzi di riconoscere quanto, alla base della violenza, siano radicati culturalmente meccanismi che influiscono sul nostro comportamento, sulle relazioni che intessiamo e sulle scelte personali fin da bambini. Il Laboratorio teatrale ha offerto ai ragazzi gli strumenti adatti per cogliere il valore della tematica, perché il teatro, nella sua natura, fornisce la possibilità di sperimentare un ambiente accogliente e non giudicante; consente di procedere verso una destrutturazione dei ruoli e delle relazioni basate su stereotipi per poter sperimentare modalità di relazione con se stessi e con l’altro, fondate su criteri di libertà e responsabilità; costruisce un ambiente accogliente, inclusivo e non violento. Durante il percorso si sono create occasioni di confronto per educare alla non violenza, fornendo la possibilità di riflettere su se stessi e sul rapporto con gli altri, mettendosi nei panni del diverso da noi, offrendo l’occasione di costruire relazioni basate sui principi di parità, equità, rispetto e inclusione, nel riconoscimento e nella valorizzazione delle differenze, al fine di
promuovere una società in cui il libero sviluppo di ciascun individuo avvenga in accordo col
proseguimento del bene collettivo.
Portando in scena la storia di Mia, che potrebbe essere di qualsiasi altra donna vittima di femminicidio, il Laboratorio ha contribuito a modificare il punto di vista, a guardare anche ai ragazzi e a capire cosa determina questi atteggiamenti, quali sono gli stereotipi e i modelli relazionali e quali insicurezze si nascondono.
NOTE DI REGIA
“Mia” è una performance che tratta di relazioni tossiche, di violenza di genere in un momento
particolarissimo della nostra contemporaneità, dove ogni parola spesa al riguardo va soppesata
con cura. È ispirato al romanzo di Antonio Ferrara per la sua purtroppo sorprendente attualità. Il
lavoro nasce da una necessità e dall’incontro di questa crudele attualità con il nostro io, nella
convinzione che questo incontro possa essere non solo profondo, ma necessario per i giovani del
nostro tempo.
I ragazzi hanno cercato di trattare questa tematica con rispetto e con cura di particolari, con la
delicatezza necessaria e dovuta, pensieri, ricordi, ossessioni di una storia di controllo e possesso, mascherata da amore romantico. Rabbia e dolore, certezze e rimorsi si mescolano in una storia-
diario che dà conto di tutto quello che Cesare (il protagonista) ha costruito e poi distrutto.
I nostri giovani, fragili viaggiatori su strade impervie e purtroppo colme di stereotipi, sono
anticipatori di quella necessità di incroci che è propria del nostro tempo, un tempo ibrido, dove il
“no” non è di casa.
I giovani attori si muovono dentro la complessità del tema, nel tentativo di raggiungere un equilibrio
e nella costante ricerca di un bene comune.
La performance vuole essere un omaggio al libro, che si è rivelato una preziosa traccia
drammaturgica, una sottotraccia che tesse un percorso dove la storia del passato e della cultura
occidentale si smagliano per accogliere il nostro presente, fondato sulle relazioni, sul maschile e
femminile, sulla prepotente forza del maschio e di quella ancora più devastante dell’amore, nelle
sue molteplici sfaccettature, attraverso un’esplorazione dei punti di vista. Inoltre il lavoro vuole
essere un invito a riflettere sulle ossessioni del nostro tempo, sulle aspettative degli adulti, sulla
solitudine dell’individuo, mentre fuori la voce della gente si trasforma in un pauroso silenzio.
Il dialogo diventa monologo serrato, con una serie di riflessioni sulla vita, sulla morte, la giustizia e
la fede. I veri protagonisti sono loro, i nostri ragazzi, maschi e femmine, che vanno educati al
rispetto e alla comprensione per l’altro. Solo così riusciranno ad affrontare gli anni del dolore e del
lutto e l’occhio di controllo della società deve essere fondamentale, un occhio attento a cogliere i
segnali.
Ore 13-14: Pausa pranzo
Ore 14 – 15: Macapini di Cirié gruppo 2
Titolo: Quel ragionevole dubbio
Autori del testo: Gabriele Airaudo e Noemi Verrone
Regia: Gabriele Airaudo e Noemi Verrone
Il destino di un giovane ragazzo, accusato di un crimine orribile, è in mano a una giuria popolare.
Tutto ruota su un’unica domanda: esiste un ragionevole dubbio? La linea tra giusto e sbagliato
diventerà sempre più sfumata, e la loro decisione diventa una questione non solo di legge, ma
anche di morale e umanità.
Ognuno di loro rivela un vizio capitale che ha influenzato il suo giudizio. L’ira, l’invidia, l’avidità, la
superbia, l’accidia, la gola e la lussuria si scontrano con un’unica voce che li spinge ad interrogarsi
sui loro valori e sulla giustizia stessa ricordandoci che dietro ogni accusa c’è una storia umana
complessa.
Ore 15,30 -17,30: Laboratorio teatrale con i tre gruppi.
Ore 15-17: Salotto teatrale con i docenti referenti e gli operatori teatrali.
17,30/18 Termine delle attività