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Natura, eventi, territorio

Al Castello di Grosso si rievoca il passaggio della Sindone in occasione dei dieci anni di ChaTo

DiElena.Caligiuri

Apr 7, 2024

GROSSO – Un tuffo nel passato al suon della ghironda al Palazzo Armano e alla Cappella della Sindone, domenica 7 aprile, per l’ incontro a cura del Club “Amici Veicoli Storici Valli di Lanzo” ETS, in collaborazione con l’associazione Cha To Odv e la proprietà del Castello.

Già dalle 9 del mattino, una trentina di auto storiche in piazza IV Novembre hanno caratterizzato l’evento “Carrozze, carrozzerie e ruote. Storie intriganti mai vuote”, in un lungo percorso che, un tempo come ora, unisce luoghi, storie e testimonianze. Proprio come quelle intorno al Comune di Grosso dove la Sacra Sindone è stata conservata per un certo periodo nella cappella del Castello.

Ad accogliere i numerosi partecipanti alla rievocazione Franca Giusti, presidente dell’associazione Cha To che ha ripercorso i punti salienti della storica vicenda e ha posto l’attenzione sulla pala d’altare ≪Dove la Sindone è sostenuta – spiega Giusti – dalla Vergine e dai santi Giovanni Battista e Giuseppe, mentre sullo sfondo è riportato fedelmente il castello di Grosso≫.

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Poi spazio alla rievocazione con i Duchi, Vincenzo Accomasso e Franca Gastaldi, Il cardinale impersonato da Bruno Togliatto, presidente della associazione Club Amici Veicoli Storici Valli di Lanzo, insieme agli armigeri, suoi nipoti, e al pellegrino suonatore della ghironda, Valter Dalle Sasse.

Dopo aver apprezzato le bellezze della cappella la visita è proseguita ai giardini del Palazzo dove la proprietà, che ha aperto le porte del castello per l’occasione, ha illustrato il significato delle tre meridiane poste sulle diverse facciate. Proprio nel giardino, perfettamente curato, il socio fondatore, Franco Giusti ha consegnato la targa di Cha To ai Duchi per la loro assidua partecipazione e per l’impegno e il coinvolgimento in questi anni di attività. E per finire lo scambio delle pergamene fra le due associazioni in segno di ringraziamento e come occasione di proseguire quel lungo viaggio compiuto dalla Sindone, come ha evidenziato Cha To nella preghiera del pellegrino “Quand’anche avessi percorso tutti i sentieri, superato montagne e valli da est a ovest, se non ho scoperto la libertà di essere me stesso, allora non sono ancora arrivato”.

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