• Gio. Nov 21st, 2024

la Grafite

Natura, eventi, territorio

Raggiungere le Miniere d’oro abbandonate è possibile, in ogni stagione

DiElena.Caligiuri

Feb 10, 2024

Servizio a cura di Roberto Bergamino

Da Traves (Villa) 630 m alle Miniere d’oro abbandonate 1050 m
Escursione appagante che conduce in luoghi selvaggi e inaspettati. Selvaggi perché gli ambienti rocciosi ai piedi delle Lunelle e dell’Uja di Calcante sono sicuramente di un’aspra bellezza (non è raro l’incontro con camosci) e inaspettati perché ci si trova nella bassa valle a pochi chilometri dallo sbocca verso la pianura. Il Vallone del Rio Ordagna, dove si sviluppa l’escursione, è un microcosmo naturale di straordinaria bellezza. La prima parte della salita avviene sul Segnavia 253 che conduce al Col Lunelle, poi si raggiunge il sito delle vecchie miniere (dette d’oro ma si estraeva materiale meno nobile).
L’escursione è fattibile durante tutto l’arco dell’anno, anche in inverno fatto salvo situazioni di abbonante innevamento. Nella stagione invernale potrebbero essere utili i ramponcini per superare qualche tratto ghiacciato.
La zona delle miniere presenta brevissimi tratti rocciosi leggermente esposti (molto facili e suggestivi) che potrebbero mettere in difficoltà chi a meno abitudine a muoversi in certi ambienti.
Luogo di partenza: Traves (Villa) 630 m
Dislivello di salita: 420 metri
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
Difficoltà: E


In auto: da Lanzo proseguire per Germagnano e poi verso Pessinetto ma, dopo Funghera e la frazione Rozello di Traves, andare a sinistra sul ponte salendo a Traves. Arrivati alla piazza svoltare a sinistra passando davanti al municipio e alla parrocchiale e dopo qualche decina di metri si trova sulla destra un piccolo parcheggio con i cartelli che evidenziano l’inizio del percorso. Se non si trova posto parcheggiare sulla piazza davanti alla chiesa e al municipio.
Escursione: imboccare la rampa lastricata dietro alla bacheca posta vicino al piccolo parcheggio e poi andare a sinistra passando tra le case. Pochi metri e salire a destra lasciando l’abitato alle spalle. In breve si arriva a un bivio e si procede diritto iniziando a risalire una valletta boscosa (attenzione alle pietre scivolose, se bagnato). Si supera una fontana e si ignora una deviazione sulla destra per arrivare infine al Pian Bracon 830 m – area pic nic.
Andare a destra per mettere piede su una sterrata che va seguita a sinistra per qualche metro per poi ritornare su sentiero piegando a destra. Segue ora un tratto in salita con una serie di svolte seguite da diagonali ascendenti, nel bosco di pini (ignorare alcune deviazioni secondarie poco evidenti). Si aprono alcuni scorci panoramici sul sottostante vallone con bei tratti di mulattiera lastricata. Aggirato un costone si procede in leggera salita fino ad arrivare a un pianoro tra le betulle (e le felci, in estate), siamo al Pian d’le Draie. Si ignora un sentiero che va a destra e si piega a sinistra. Altro tratto in leggera salita e si arriva a un nuovo bivio mentre l’ambienta cambia definitivamente divenendo roccioso, dominato dalle pareti delle Lunelle e dell’Uja di Calcante. Si procede diritto, ignorando la deviazione a destra che sale verso il Col Lunella, immettendosi sul Segnavia 256 che affronta un breve tratto di discesa. Si entra nella zona delle miniere (le piccole pietraie che si vedono sono già i resti delle opere di scavo). Si supera un breve tratto roccioso e una altrettanto breve risalita porta a un caratteristico intaglio per poi giungere nella zona dove sono meglio visibili le opere di scavo (indicazioni – 1050 m) -1 ora e 30 minuti. A valle del cartello che indica le miniere abbandonate si trova l’imbocco di alcune gallerie. Con molta cautela è possibile scendere a vedere l’imbocco delle gallerie.
Il ritorno avviene per la via di salita.