VIU’ – Un successo al di sopra di ogni aspettativa per la prima edizione di Montagna per Tutti a Richiaglio
coordinata dal Consorzio Operatori Turistici Valli di Lanzo.
L’ottima collaborazione venutasi a creare tra l’Associazione Richiaglio c’è, l’Unione Montana Alpi Graie,
il Comune di Viù, l’Associazione Cha-To, il CAI, Sottosezione di Viù e la Croce Rossa – Comitato Valli di Lanzo, ha permesso di ovviare alla mancanza di neve e di costruire un’escursione che ha saputo unire l’attività fisica alla storia, ai percorsi religiosi e a quel senso del mistero che genera il camminare di notte
in un bosco, dove le ombre lunghe degli alberi di alto fusto, sfiorati dalla luce delle pile frontali, danno
vita a figure ora inquietanti, ora rassicuranti, ma decisamente suggestive per chi non ha mai provato
quest’esperienza. Con sapiente maestria gli organizzatori hanno giocato molto su questo alternarsi di luci e ombre: affascinante la fila delle luci che si è inerpicata fino alla Cappella del Biolai, illuminata dall’interno, quasi come una meta cui tendere per ascoltare la storia del viaggio compiuto dalla Sindone nel 1578, soffusa e delicata l’illuminazione dei punti salienti del cammino. Uno degli obiettivi della camminata era anche questo: percepire emozioni che potessero far comprendere lo stato d’animo di chi, secoli addietro, su ordine del duca Emanuele Filiberto di Savoia, accompagnò il Sacro Lino a Torino attraverso la Valle di Viù, senza peraltro toccare Viù, ma scegliendo, al contrario, quel percorso secondario che, da Lucento, sale a Val della Torre, tocca il colle della Portìa, la cappella e le muande del Biolai, Richiaglio, la frazione Venera e poi su verso Lemie, Usseglio e il colle dell’Autaret.
La Sindone arrivò a Torino nel settembre del 1578, pochi giorni dopo fu venerata da San Carlo Borromeo,
che aveva fatto voto di voler pregare davanti alla reliquia.
E così il bosco si è ripopolato di pellegrini in tenuta sportiva, che, dopo aver apprezzato il simpatico punto ristoro preparato dall’organizzazione, hanno attaccato la ripida salita, inerpicandosi fino alla Cappella, ammirando lungo la strada i piloni votivi che precedono il piccolo agglomerato del Biolai, in cui
rimangono alcuni resti di quell’architettura montana tipica delle Valli alpine. Un luogo del silenzio, lontano dai rumori quotidiani del nostro mondo, ove arrivano a malapena gli scrosci del torrente chenscorre sotto il massiccio ponte della Torretta, altro straordinario esempio di quell’ingegneria dei ponti che ha lasciato testimonianze preziose nelle Valli di Lanzo.
Ben 86 i partecipanti all’escursione, che hanno particolarmente gradito la possibilità di raggiungere il punto di partenza della camminata (Richiaglio) con i bus navetta elettrici dell’Unione Montana Alpi Graie, acquisiti attraverso il progetto “Accorciamo le distanze”, finanziato con fondi PNRR e messo in campo per superare le difficoltà di spostamento sui centri sanitari, sulle sedi amministrative, ma anche nello svolgimento di attività culturali e sportive.
All’insegna del green, e davvero lo si è voluto sottolineare, visti i segni sempre più evidenti della crisi climatica, i materiali scelti per i gadget, il punto ristoro, i trasporti messi a disposizione.
E per finire, molti hanno assaggiato con gusto le specialità tipiche inserite nei menu dei locali ove è stata
data la possibilità di rifocillarsi, al termine dell’escursione. Il prossimo appuntamento con Montagna per Tutti è a Usseglio sabato 10 e domenica 11 febbraio con la 18esima edizione della Festa sulla Neve con le racchette. Due giorni di divertimento, sport e animazione.