CIRIE’ – Con la seduta dello scorso lunedì 30 ottobre la Seconda Commissione Consiliare ha fatto il punto sul progetto di bonifica del “suolo dei siti orfani” finanziato tramite il PNRR Next Generaton EU, relativo alla messa in sicurezza permanente dell’area ex-Interchim.
Una seduta importante con cui l’Amministrazione ha voluto aggiornare i commissari, e quindi i Consiglieri
comunali incaricati, sulle caratteristiche salienti dell’intervento che si preannuncia storico per la città.
Sebbene infatti l’approvazione del progetto, sia di competenza dell’esecutivo, il Sindaco Loredana Devietti, l’Assessore Alessandro Pugliesi e il resto della Giunta hanno ritenuto importante condividere alcune considerazioni con i Consiglieri tramite la presentazione in Commissione, proprio per metterli a parte delle peculiarità di un’opera che non solo il territorio attendeva da tempo ma che si prospetta essere la conclusione di un lungo iter che ha visto il sito ex-Interchim al centro di diverse vicende, ambientali, amministrative e giudiziarie.
Ora, grazie al finanziamento di 3.890.000 Euro legato al PNRR e indirizzato specificatamente a quest’opera, come è stato spiegato in sede di Commissione (la terza seduta convocata sul tema) sarà finalmente possibile mettere in sicurezza tutta l’area e renderla accessibile in diverse parti sin da subito, secondo le finalità dettate con chiarezza proprio dal bando: messa in sicurezza e fruibilità.
Dopo lo studio compiuto dai progettisti e tecnici esterni incaricati che hanno tracciato un’analisi dei rischi
ambientali legati a ogni singola area, in Commissione è stato spiegato come quasi tutta l’area a cielo aperto, dopo le necessarie operazioni di messa in sicurezza, si trasformerà in pratica in un vero e proprio parco urbano tematico, con piantumazione di alberi e piante, realizzazione di spazi ciclabili e pedonabili e
installazioni atte sia a diventare isole di socialità sia, in un secondo momento e con il futuro influsso di nuovi finanziamenti, attrezzature per lo sport e il gioco all’aria aperta. Realizzazioni che partono proprio dalla conservazione di alcuni fabbricati esistenti e dallo spazio di risulta, legato alla rimozione di strutture
pericolose e costituenti rischio, sui cui perimetri verranno eretti gradoni e sedute che ne “ospiteranno” il nuovo futuro, fatto di incontri, eventi, spettacoli, ma soprattutto conserveranno “l’impronta” della storia di ciò che è stato questo sito.
≪Un “prolungamento” in pratica delle occasioni di socialità della città – spiegano dall’Amministrazione – nato proprio da uno dei luoghi che per tanti anni è stato tristemente noto per altre ragioni e che ora si potrà invece trasformare in risorsa di nuova vita e di nuove funzioni.
Con l’obiettivo principale e cogente di trasformare alcune specifiche zone in un “museo della memoria”,
anche utilizzando attrezzature e macchinari utilizzati per la produzione e riadattandoli a opere d’arte come “memento” del passato e ricordo di quanti, operai e famiglie, in e per quel sito produttivo hanno lavorato, vissuto, sofferto≫.
Un progetto veramente a 360° a cui l’Amministrazione, con l’aiuto da parte dell’Ufficio Tecnico, crede
fortemente e che, secondo i tempi tecnici previsti dai finanziamenti legati al PNRR, dovrà essere oggetto di apposita procedura per l’affidamento entro la fine del 2023.
È importante sottolineare che nella stessa zona, nello spazio a destra dell’attuale entrata, oltre il corpo
centrale dei vecchi fabbricati produttivi che al momento perimetrati e resi inaccessibili, il Consorzio CISA, in forza di un Bando specifico, sempre PNRR, vinto dal consorzio stesso ente, realizzerà invece una nuova ecostazione, moderna e funzionale, le cui caratteristiche salienti sono state illustrate durante la stessa seduta di commissione.
Un esempio di fruttuosa sinergia tra il Comune di Cirié e il Consorzio CISA, secondo uno stesso, condiviso fil rouge: l’intenzione di dare una nuova destinazione d’uso ad una parte dell’area, legando il mondo del “rifiuto”, inteso in senso lato, a quello del riutilizzo (i materiali conferiti in ecostazione potranno infatti essere riciclati o comunque destinati a nuova vita) secondo una filosofia più virtuosa, sostenibile e contemporanea.
I prossimi step prevedono l’attivazione della necessaria Conferenza di Servizi con tutti gli enti coinvolti al fine di pervenire alle necessarie autorizzazioni e quindi all’approvazione e affidamento dell’opera.
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