• Gio. Nov 21st, 2024

la Grafite

Natura, eventi, territorio

Anello storico di Lemie con arrivo e partenza dal Ponte Storico di frazione Forno

DiElena.Caligiuri

Nov 2, 2023

A cura di Roberto Bergamino

Anello storico di Lemie con arrivo e partenza dal Ponte Storico di Forno di Lemie 842 m
e passando dal Pilone d’la Parneri 1181 m
Splendida escursione che tocca vecchi insediamenti della media Val di Viù, con partenza da un
bel ponte in pietra. Poco dopo la partenza si incontra il santuario della Consolata (o del Truc)
posto in posizione dominante sulla valle. Pessinea, il primo villaggio che si incontra durante
l’escursione, è ancora abitato tutto l’anno. Il Pilone d’la Parneri è un notevole punto
panoramico sulla valle e venne costruito da tre fratelli del luogo prima di partire l’ Argentina,
nella seconda metà del XIX secolo. Si prosegue poi per il grosso borgo di Villaretti da dove si
scende a Lemie per poi effettuare il rientro lungo il fondovalle.
Vista la favorevole esposizione della parte più elevata e impervia del percorso, si può fare
l‘escursione anche in inverno, in assenza di neve (attenzione al ghiaccio).
Luogo di partenza: Ponte storico di Forno di Lemie 842 m
Dislivello di salita: 500 metri circa con risalite.
Tempo di percorrenza: 4 ore complessive
Difficoltà: E
In auto: da Lanzo proseguire per Germagnano e poi per la Val di Viù. Da Viù proseguire verso
Lemie e dopo aver oltrepassato Trichera, prima di superare un ponte di ferro (dietro al quale
si vede il ponte in pietra), parcheggiare sulla destra, in un piazzaletto a ridosso del ponte.
Escursione: attraversare il ponte in pietra e subito dopo, sulla sponda sinistra orografica della
Stura, salire direttamente (Segnavia 131). Si inizia a salire con delle svolte e poi un tratto
ascendente verso destra conduce al Santuario della Madonna della Consolata 942 m. Senza
cambiare direzione ci si immette su una mulattiera che porta a Pessinea 995 m. Superate le
prime abitazioni, al primo bivio andare a sinistra, cosa che deve essere fatta anche ai
successivi incroci (bolli bianco – rossi) fino ad arrivare a monte dell’abitato dove si trova una
biforcazione. Andare a sinistra immettendosi su un sentiero che dopo un tratto diagonale
inizia a prendere quota con delle svolte. Quando la pendenza si attenua il sentiero procede più
regolarmente e va a superare i casolari de La Sauna. Si guada poi un rio e poco dopo, a un
bivio, proseguire diritto, ignorando una traccia che sale a destra. Una breve discesa porta
superare le case della Tinetta 1171 m e proseguendo si arriva alle case Colletto da dove si
deve risalire brevemente. Si continua senza cambiare direzione per arrivare alle case Parneri
1181 m dove, andando a sinistra e aggirando l’ abitato, lasciandolo a sinistra, si arriva al
panoramico Pilone d’la Parneri – 1 ora e 45 minuti.
Ritornati sul sentiero principale si prosegue inizialmente con un altro tratto in leggera salite
per poi affrontare una discesa breve ma abbastanza ripida. Il sentiero attraversa un bosco di
faggi per poi superare un’incisione e risalire brevemente per affrontare il tratto molto
panoramico della Cresta del Vent. Aggirata la cresta una breve discesa porta nuovamente nel
bosco e si prosegue in piano o in leggera salita ignorando un paio di deviazioni a sinistra che
portano a dei casolari, visibili tra le piante. Ignorate poi un paio di deviazioni che salgono
verso destra e superato un piccolo rio si arriva a Villaretti 1236 m. Si passa davanti a un
lavatoio e procedendo diritto si entra tra le case. Ignorare un paio di viottoli che scendono a
sinistra per arrivare davanti a un caratteristico arco dove si deve salire a destra per arrivare
alle case più alte della borgata, dove termina la carrozzabile che sale da Lemie.

Sulla sinistra si nota una bacheca dietro alla quale si trova l’imbocco di una mulattiera che scende verso
sinistra. Imboccarla per immettersi sul Segnavia 131 a. Si scende lasciando a sinistra l’abitato
e superando due volte la strada asfaltata. Un brevissimo tratto su asfalto e si imbocca
nuovamente la mulattiera, nuovo attraversamento (pilone votivo) e poi nuovamente mulattiera, questa volta con un tratto più lungo, che piega verso destra e poi oltrepassa le case di Gramanera lasciandole a sinistra. Il successivo tratto di discesa offre un ampio panorama su Lemie e giunti alle prime case si trova la breve deviazione, sulla destra, che conduce alla belle cascata del Rio Ovarda. Ritornati alla mulattiera si entra tra le case piegando leggermente a destra e giungendo alla provinciale che attraversa Lemie. Attraversata la strada (bacheca) si imbocca un viottolo che scende verso la parte bassa dell’abitato (indicazioni). Pochi metri e si prosegue verso sinistra per piegare a destra poco dopo (indicazioni). Si esce a valle dell’abitato, nei pressi di un’area pic-nic e una strada inerbita porta ad attraversare la Stura su un ponticello. Si va poi a sinistra, su una sterrata, e dopo una breve salita una altrettanto
breve discesa porta ad attraversare un ampio prato lasciando a sinistra dei casolari. Quando la
strada diviene asfaltata si passa davanti alle Case Gaiera proseguendo (indicazioni, non salire
a destra) e poco dopo si lascia la carrozzabile per andare a destra (indicazioni). Breve salita e
si piega a sinistra raggiungendo rapidamente le case di Villa di Lemie. Si scende tra gli edifici
e a un bivio, nei pressi di una fontana, si va a destra. Giunti alla chiesetta della borgata
costeggiarla sulla sinistra uscendo rapidamente dal paesino. Si attraversa la strada che sale
verso il Colle del Colombardo e ci si immette su una strada inerbita (indicazioni) che dirige
verso sinistra. Giunti quasi nei pressi della provinciale non la si raggiunge e si piega a destra
per proseguire verso l’abitato di Forno di Lemie con a destra un bosco di faggi. Attraversata
una strada si prosegue diritto e con pochi metri di salita si raggiunge la piccola cappella di San
Giulio, posta su un piccolo poggio. Breve discesa e si arriva alla provinciale.

Da qui, passando davanti alle case del borgo do Forno di Lemie, si prosegue lungo la strada asfaltata
raggiungendo, in poche decine di metri, il punto di partenza. 4 ore circa per l’anello completo.