USSEGLIO – Sabato 2 settembre, ore 5 del mattino, nel buio della notte i druidi danno il buon augurio che Maponos protegga ed accompagni i corridori del viaggio che li attende. Il parterre è già gremito, quasi che l’ansia della prossima avventura abbia accorciato il sonno ed il riposo mattutino. Iniziano a giungere le notizie sul meteo in quota, quello che maggiormente crea apprensione è sapere che la discesa dal Colle Sulè, 3070 m, è colmo di neve dura. La direzione di gara e su parere e conferma della guida alpina Gianluca Ippolito, indicano agli atleti la necessità di calzare i ramponcini da neve per quella discesa. La luce incerta di quell’alba lascia intravedere quella catena montuosa che sarà in tratto di gara più impegnativo e ciascuno, in cuor suo, si augura che il tempo tenga e che non ci siano precipitazioni né piovose e né nevose. Il volontario salito sulla Costan 3300 m la sera prima ed ha pernottato in quota, comunica via radio che il sentiero per quel traguardo non è raggiungibile per troppa neve. A comunicarlo è Claudio di Usseglio, quel Claudio Balagna conosciuto da tutti per la sua grande esperienza in montagna. Tra gli atleti si percepisce una leggera delusione, coloro che avevano già corso la gara e non erano potuti salire alla Costan la prima volta, si rammaricano di non poterla nuovamente salire, i nuovi atleti invece pur non conoscendola sono spiaciuti per poter arrivare solo a 3072 m del Colle Autaret. In entrambi i casi ci si ripromette di tornare per correre su quel lembo di cielo così lontano dalla realtà quotidiana. Poi giunge il momento della partenza e sulle note della canzone di Enea, “Lu Barban”, splendida canzone composta da Enea Berardo di Balme, partono nella notte lungo un corridoio di fiaccole e corrono una gara che sarà memorabile per moltissimi. Il slogan della gara è “La Via di Annibale Sky Marathon -Terribile e magnifica” mai sottotitolo fu più azzeccato, e basta essere al traguardo e veder giungere gli atleti ed udire un loro commento per convincersene.
Alle 6,00 in fischio di partenza per entrambe le distanze, 33 e 42 km. La temuta discesa dal Colle Sulè è stata superata non senza qualche difficoltà per qualche atleta. Dopo le temute salite al Tazzetti , Lago Nero e Madonnina di Margone si giunge all’arrivo davanti agli alberghi Grand’Usseglio e Rocciamelone. Un ricco pasta party, doccia calda, massaggiatore e vari stand hanno intrattenuto gli atleti in attesa che si completasse il podio ed alle 16,30 sono iniziate le premiazioni.
42 km uomini: Facelli Lorenzo 05:39:27 Camaglio Stefano 05:45:10 Vallauri Fabio 06:04:22
42 km donne: Dematteis Luisa 06:27:15 Grignaschi Anna 07:14:02 Lo Prete Ilaria 07:25:14
33 km uomini: Negro Andrea 04:22:52 Peraudo Alex 04:24:28 Mensio Enrico 04:59:19
33 km donne Rogantini Alessandra 07:25:42 Valsecchi Maria Raffaella 07:39:41 Dalla Valle Franca 08:17:21
≪Rispecchia lo spirito sportivo effettivo, competizione che non divide, manifestazione unica nel suo genere. Questa competizione ti certifica come runners doc – commentano alcuni atleti – il tuo curriculum da Ultra Runner rimarrà sempre incompleto se non la corri almeno una volta≫.
≪Un plauso a tutti i partecipanti – concludono gli organizzatori – che si sono cimentati nella maratona più alta d’Europa, ed un ringraziamento a tutti i volontari, tutte le associazioni, alberghi e ristoranti per il loro sostegno (Hotel Grand’Usseglio, Rocciamelone, Furnasa, il Caminetto), i tanti e preziosi sponsor, le famiglie Girivetto e Bertino Fiolin, il Comune e Pro Loco di Usseglio, e simpatizzanti tutti≫.