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Natura, eventi, territorio

I dieci anni del Gruppo Rocciatori Val di Sea

DiElena.Caligiuri

Lug 19, 2023

VAL GRANDE – Il Gruppo Rocciatori Val di Sea, noto ormai al di fuori dei confini delle Valli di Lanzo, compie dieci anni. Fu fondato nel 2013 presso l’Albergo Pialpetta di Groscavallo da tre assidui scalatori e frequentatori delle pareti e delle montagne della valle: Marco Blatto, Ugo Gabrielli e Renato Rivelli. Ne parliamo con l’ideatore Marco Blatto, alpinista e geografo, che del Vallone di Sea ha fatto uno dei suoi terreni di gioco non soltanto per le tante scalate e le molte prime salite, ma anche un oggetto di studio.
«Frequento il Vallone di Sea da sempre, e in particolar modo dal 1984. In quell’anno con Marco Casalegno creammo ufficialmente l’arrampicata sui sassi o bouldering, tracciando il circuito di Balma Massiet che Gian Piero Motti aveva chiamato “Polvere di stelle”. Gian Piero era morto un anno prima e lo dedicammo a lui. Ci fu poi il periodo di Gian Carlo Grassi, particolarmente attivo soprattutto nella seconda metà degli anni ottanta. Con i miei compagni di cordata di allora, mi trovavo spesso a
seguire Gian Carlo e Aldo Morittu nelle vie nuove che tracciavano e che nel 1989-90 erano in una quantità impressionante». Poi anche Gian Carlo Grassi scomparve nell’aprile del 1991, per un incidente su ghiaccio. «Fu un duro colpo perdere un punto di riferimento come lui, che peraltro lasciò un’eredità difficile, specialmente in Sea, dove ci ritrovammo davvero in pochi nel tentativo di preservare le centinaia
di vie esistenti, salvandole dalla vegetazione e dall’oblio. Iniziò così un periodo di lento restauro di alcuni itinerari. Il materiale a disposizione era poco e costoso e le braccia ancora di meno. Personalmente ero poi parecchio interessato alle più alte pareti del vallone, specialmente nel bacino di Leitosa, dal carattere più alpinistico.


Nel 2000, infine, scrissi la guida “Vallone di Sea un mondo di pietra” per la collana “Le guide di arrampicata di Alp” e qualcosa iniziò a muoversi dopo oltre un decennio». Nel nuovo millennio la decisione di realizzare i primi raduni di arrampicata, con lo scopo di attirare nuovi appassionati nel vallone. «Il primo raduno risale al settembre del 2009. Mi resi subito conto che gli appassionati del
bouldering, l’arrampicata sui sassi, si muovevano in gruppo e rispondevano in modo positivo. Avevamo bisogno di partecipazione e così il raduno continuò in crescita annualmente, per ben sette anni, avendo come punto centrale il momento di scalata sui sassi che chiamammo “Polvere di stelle bouldering contest”. Anche gli scalatori sulle pareti erano però aumentati e in alcune edizioni sfiorammo il centinaio di partecipanti. Si tenga conto che era un raduno organizzato amichevolmente e con pochissime risorse.» Poi, nel 2013, la decisione di fondare un gruppo di rocciatori. «Sì, l’idea era di riunire gli scalatori di un tempo più attivi nel vallone, con lo scopo di promuovere non soltanto l’arrampicata, ma tutti quegli aspetti storici e naturalistici che rendono Sea particolare. Sarebbe riduttivo soffermarsi solo all’arrampicata e l’eredità delle “Antiche Sere” che ci ha lasciato Gian Piero Motti nel 1983, rientra in una dimensione paesaggistica unica nel suo genere. Abbozzai il disegno di un distintivo, quello attuale, molto semplice ed evocativo. Vi è la quinta del profilo dell’Albaron di Sea, una delle pareti più lunghe
delle Alpi Graie meridionali, mentre il chiodo da roccia rappresenta il legame con la tradizione. Infine, la stella alpina, rarità limitata a poche cenge calciche dell’alto vallone, ne esprime l’unicità». Un’attività che è cresciuta ed è culminata con la stesura della guida di arrampicata “Val Grande in Verticale” di cui lo stesso Blatto è coautore con Luca e Matteo Enrico ed Elio Bonfanti, altro nome storico in Sea. «Dal
2017 il raduno ha beneficiato sempre di più un impianto organizzativo maggiore, con eventi collaterali e molti partecipanti. Questo grazie all’impegno dei fratelli Luca e Matteo Enrico innanzi tutto, che si sono adoperati in decine di restyling delle vecchie vie e nell’apertura di nuove. Nel 2019 abbiamo deciso che era venuto il momento di fare il punto sui tanti itinerari di arrampicata in valle, non solo di Sea, e di pubblicare una nuova guida. E’ nata così “Val Grande in verticale” che è ormai anche il nome del raduno annuale. Pochi sanno, però, che è in realtà un motto creato da me e Attilio Miconi nel 1992, con il Gruppo Alta Montagna Val Grande, allora attivo, e che identificava un primo volantino sulle possibilità di arrampicata in valle. Sempre nel 2019 è poi nato sull’iniziativa dei fratelli Enrico, del Caai e del Cai, il
gruppo “Valli di Lanzo in Verticale” che allarga i confini e gli interessi delle discipline outdoor a tutte e tre le valli. Ha un ottimo sito sempre aggiornato, così come la pagina del Gruppo Rocciatori Val di Sea. Un gruppo che continua a esistere come legame con il passato e come icona di un luogo che è tra i più interessanti delle alpi occidentali. Vorrei ricordare infine il percorso letterario e filosofico “Pensieri tra le
rocce” che ho ideato con gli “Amici di Forno Alpi Graie” e che si snoda nel vallone fino al pianoro di Balma Massiet. E’ articolato in dieci stazioni corredate di pannelli recanti un aforisma o un pensiero di grandi alpinisti e filosofi del passato, che hanno posto attenzione alla montagna come “luogo”. Un’occasione per riflettere, pensare nella natura e produrre noi stessi “paesaggio”. Forse l’eredità migliore delle “Antiche
Sere” di Gian Piero Motti.»