TORINO – Per i suoi primi 15 anni di vita ed attività, Piemonte Cultura ha accolto ieri, domenica 7 maggio, circa 200 ospiti con Gianduja e Giacometta arrivati con la Famija Turineisa, una decina di gruppi folkloristici del Piemonte ed il corpo musicale di Ceres accompagnato dai priori e dalle bandiere franco provenzale e della pro loco. Il sindaco di Ceres ha preso parte all’evento con l’assessore alla cultura Rosanna Purchia, Daniele Valle vice presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Francesca Troise presidente della circoscrizione III di Torino e Alessandro Di Gesu della stessa circoscrizione.
Mantenere le tradizioni, questo tra i principali obiettivi di Piemonte Cultura, tutte le comunità esprimono la loro cultura attraverso le danze, gli abiti, e chi vuole conoscere il territorio in cui vive può farlo attraverso associazioni come questa che opera da 15 anni con impegno e passione non solo dal presidente Bruno Donna ma da tutti i gruppi.
Giovani e molto vivaci i priori di Ceres, Alberto, Andrea Rebecca, Giorgia e Simone con il gruppo Valli di Lanzo e la banda del Corpo Musicale capeggiato da Luca Poma, si sono distinti per la consapevolezza delle loro danze e con cui indossano secoli di storia raffigurati sui loro abiti.
≪Questo ha cent’anni -dice Giorgia una delle due priore ceresine- era della mia bisnonna. Non è però l’abito ufficiale perché potrò indossarlo solo ad agosto durante le festività dell’Assunta≫. La vesta di Rebecca è stata cucita da Anna Maria Rapello così anche la cuffia.
Il sindaco di Ceres Davide Eboli ha ritirato l’attestato di partecipazione e ringraziato per aver avuto l’occasione di portare la cultura delle valli di Lanzo a conoscenza e all’incontro con le altre tradizioni ≪Non c’è futuro -dice Eboli- se non conosciamo le nostre radici. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno preso parte a quest’importante momento di festa, Bruno Donna, Franca Giusti, per il suo lavoro e le sue grandi conoscenze e ricerche in ambito storico, preziose per il nostro territorio, Enzo Accomasso e la moglie Franca Gastaldi per la loro costante presenza≫.
Enzo Accomasso ha ritirato l’attestato per tutto il corpo di ballo.
Nicoletta Rodes porta al collo una croce originale. Altre ne realizza per gli amanti di questa tradizione che lega le valli di Lanzo all’alta Savoia e continua a studiare le affinità con la croce spagnola ≪sono stata a Milano martedì scorso -dichiara Nicoletta – mi è stato aperto il museo Poldi Pezzoli quello di via A. Manzoni 12 ed ho potuto vedere da vicino la croce spagnola, vorrei aggiornare il mio catalogo≫.
Si alternano le danze nel pomeriggio di festeggiamenti e le consegne degli attestati sotto le telecamere attente dei reporter a cui non sfugge la sfilata di prelibate torte pronte per aggiudicarsi il primo premio. La torta vincitrice è la numero 2, scelta per i dettagli coreografici tra cui la rappresentazione delle Alpi realizzata con i cioccolatini.
≪È molto importante -dice Daniela Piazza- essere qui per i 15 anni di questa associazione, vi conosco da poco ma è nata una bella amicizia≫. Sergio Donna presidente di Monginevro Cultura legge alcune strofe di poesie in piemontese mentre Giacometta si complimenta per il bel colpo d’occhio avuto all’accoglienza. Ringrazia Bruno Donna per l’occasione non solo di questa festa ma per aver portato i personaggi torinesi nelle scuole e Gianduja si dice ≪orgoglioso di rappresentare la Famija Turineisa e di interpretare veri e propri personaggi. Piemonte e cultura, un connubio inscindibile che parte dalle valli. Cultura è da culto, coltivare le cose preziose cioè il passato che guarda al futuro ed è l’augurio che rivolgiamo a Bruno Donna e a questa associazione≫ simpaticamente Gianduja termina con le parole che sono diventate il motto di Bruno Donna: ad maiora!
A chiudere le danze sono proprio i padroni di casa, Ij Danseur dël Pilon sulle note della più famosa melodia piemontese, la Monferrina. L’estrazione dei premi per mano dei priori di Ceres porta il tablet a Daniela Piazza mentre la macchina per il caffè espresso va a Bruno Teresa e a seguire aprono le danze i gruppi dei corsi del centro Piemonte Cultura e la festa volge al termine con una ricca merenda sinoira ed i balli tutti insieme.
Foto di Andrea Taddei