• Sab. Nov 23rd, 2024

la Grafite

Natura, eventi, territorio

Gli studenti dell’Albert intitolano l’aula green a Giulio Regeni e lo ricordano con parole che lasciano il segno

DiElena.Caligiuri

Mag 8, 2023

LANZO – Tradimento, paura, dolore, abbandono, ipocrisia, silenzio, ma anche amore, coraggio, solidarietà e speranza. Queste le parole scelte dalle classi terze dell’Istituto Federico Albert per intitolare la nuova aula green della scuola e la panchina gialla dei diritti sulla camminata lungo il Tesso a Giulio Regeni, dottorando italiano rapito a Il Cairo il 25 gennaio 2016, dove venne ucciso.
Siamo Sofia ed Elisa – spiegano le studentesse della classe terza del liceo di scienze umane – vi vogliamo raccontare il percorso che abbiamo svolto insieme alle altre classi terze del nostro Istituto.
Tutto nasce dalla proposta di intitolare una panchina in ricordo di Giulio Regeni. L’idea è venuta a Mauro Donato, fotoreporter e insegnante dell’Istituto Superiore Bodoni Paravia di Torino, ma anche lanzese da sempre impegnato a riportare e raccontare le numerose ingiustizie che caratterizzano la società contemporanea. Con la collaborazione di alcuni insegnanti del nostro Istituto, si sono tenuti degli incontri finalizzati a ripercorrere i terribili fatti del gennaio 2016, con l’intento di collocarli nel più ampio panorama geopolitico attuale. Abbiamo così compreso che se ancora oggi non si è giunti alla verità su quanto accaduto a Giulio è perché gli interessi economici e politici continuano ad avere la priorità.

Foto di Mauro Donato

Il lavoro è poi proseguito in aula. Attraverso discussioni e approfondimenti le classi hanno formulato un elenco di parole chiave e scritto una lettera collettiva rivolta a Giulio o ai suoi genitori. Dopo un’attenta selezione, le parole che ci sono sembrate più significative sono ora scritte sulle panchine e seguono un percorso che abbiamo immaginato cronologico, ma non solo≫.

Un’inaugurazione che ha visto riunirsi studenti, dirigente scolastico, insegnanti, il sindaco e le autorità lanzesi, insieme per dire no all’indifferenza.

≪Vorrei ringraziare tutti coloro che sono oggi qui presenti e quelli che hanno lavorato per realizzare tutto questo – commenta il dirigente scolastico Giorgio Vincenzo Minissale – ma soprattutto le studentesse e gli studenti delle classi terze del liceo di scienze umane, linguistico e dell’indirizzo alberghiero per averci fatto rivivere oggi tante emozioni con il lavoro presentato, la lettura delle lettere ai genitori di Giulio Regeni a cui rivolgo idealmente un caloroso abbraccio. Le parole che avete scelto ben rappresentano la storia di Giulio Regeni: da un lato TRADIMENTO-PAURA-DOLORE-ABBANDONO-IPOCRISIA – SILENZIO.
Parole che ci schiacciano sotto il peso di quel mondo che vive di sotterfugi, di intrighi, di meschinita’, di interessi economici sul cui altare vengono sacrificate la DIGNITA’’ dell’essere umano, la VERITA’, la GIUSTIZIA e pur anche la VITA.
Ma dall’altra parte ecco le parole AMORE-CORAGGIO-SOLIDARIETA’- SPERANZA. Parole attraverso le quali oggi l’Istituto F. Albert insieme agli amici di Giulio, ai familiari, vuole riaffermare la DIGNITA’ dell’essere umano, la VERITA’ e la GIUSTIZIA, per ribadire con forza che non ci vogliamo piegare alle logiche di quel mondo. Noi sappiamo che fino al giorno in cui non sarà accertata la verità sulla morte di Giulio, in cui non sarà fatta Giustizia , non sarà riconosciuta la sua dignità e la nostra dignità come individui perché Giulio era una persona come noi, e noi siamo come Lui. L’aula vede ora sulle panchine entrambe le categorie di parole, le leggeremo ogni giorno e mi auguro che ogni giorno dentro di noi crescano e si rafforzino le parole scritte a destra AMORE, CORAGGIO, SOLIDARIETA’, SPERANZA. Parole necessarie per costruire un mondo migliore≫.