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Nella Cantina Monpissan, nel cuore del Roero, ogni calice profuma di storia, in ogni bottiglia ci sono ricordi. Saranno a Ceres a Le Valli in Vetrina per proporre le loro novità

DiElena.Caligiuri

Apr 19, 2023

Informazione promozionale

CANALE – Il vino non si realizza solo con l’uva, ma è fatto anche di persone. E come le persone è vivo, ha un’anima, cambia, si trasforma, evolve, tanto da diventarne la vera essenza di una famiglia. Nell’azienda agricola Monpissan a Canale, nel cuore del Roero, i vini profumano di storia, di generazioni, di temperamento e di voglia di proseguire un percorso.

≪Tutto è iniziato con il mio bisnonno – spiega Pinuccia Gallino – la passione per i vigneti, la terra, la nostra cantina, poi il timone è passato a mio nonno, dopo a mio papà Antonio e a mia mamma Margherita, ancora molto attivi, ed ora ci siamo noi, io e mio marito Giovanni, che insieme alle nostre due bimbe portiamo avanti un’attività che prosegue da quattro generazioni.≫

Nella Cantina Monpissan in ogni calice c’è una storia, in ogni bottiglia ricordi e forti personalità.

≪A mio bisnonno abbiamo dedicato una bottiglia di bianco, il nostro bianco “Toni Bel” Arneis Riserva, – che per Pinuccia rappresenta ancora oggi un capo saldo, un legame con chi ha iniziato a scrivere la sua storia, la sua vita – a mio nonno “Rosè Pinutin” e alle mie figlie invece un vino rosso dolce, tipico della zona, Birbet e le bottiglie sono state chiamate “Le Birbe di Monpissan”≫.

E intanto le generazioni continuano perché è proprio dove c’è passione e coinvolgimento che le tradizioni possono proseguire ed evolvere. Dal 21 al 25 aprile la famiglia Monpissan proporrà i suoi vini alla Fiera di Ceres Le Valli in Vetrina, e in questi giorni tutti, comprese le due bambine Michela e Cristina, sono intente nei preparativi.

≪Loro mi aiutano, mi ricordano quello che dobbiamo portare e fanno sempre attenzione alle novità. Anche se sono ancora piccole c’è sempre bisogno di uno sguardo più fresco e vivace≫.

Antico e moderno: sembra essere questa la giusta ricetta per un’azienda storica immersa in uno dei luoghi più caratteristici del Piemonte che strizza un occhio ad Asti, ma ha il cuore che sa di Roero.

≪Nell’Azienda ci sono 11 ettari di vigne e 5 dedicati alle nocciole. Un tempo una parte di questi campi era dedicato alla coltivazione del grano, poi abbiamo deciso di sostituirlo con le piante di nocciole, quelle tipiche delle nostre zone, la nocciola “tonda gentile delle Langhe”. Cerchiamo di attingere le conoscenze dal passato e di riviverle in chiave moderna, con una tecnologia che ci aiuta, come per l’imbottigliamento. Ci occupiamo di tutte le fasi di lavorazione, siamo nei campi, fra le vigne, nelle cantine dove controlliamo ogni passaggio, fino all’imbottigliamento e alle consegne. Esportiamo i nostri vini nel Nord Europa, Finlandia, Germania, ma soprattutto in Italia e in molti ristoranti.

Negli ultimi anni poi abbiamo ristrutturato la cascina del nonno e realizzato come agriturismo degli appartamenti …vista vigne≫.

Un piacere per la vista, quindi, oltre che per il palato, dove lo sguardo si perde fra le colline di viti, in un arcobaleno di colori.