GROSCAVALLO. Un bosco di Groscavallo sarà dedicato a Mahsa Amini, la 22enne iraniana picchiata e uccisa nel mese di settembre dalla polizia locale a Teheran perché non indossava l’hijab nel modo corretto e a tutte le donne che subiscono atti di violenza o che soffrono. Il Consiglio comunale ha accolto la proposta fatta dal gruppo di minoranza Groscavallo Domani. Quel bosco diventerà così simbolo di ossigeno, vita, libertà, proprio come Mahsa Amini può essere considerata il simbolo della violenza e della privazione della libertà nei confronti delle donne.
«Abbiamo deciso di aderire alla richiesta che ci è pervenuta dalla minoranza – spiega il sindaco di Groscavallo, Giuseppe Giacomelli – ma abbiamo voluto allargare la proposta a tutte le donne che patiscono e soffrono.
Mahsa Amini è un simbolo di tutto questo, ma vogliamo ricordare anche tutte le donne che nel mondo sono vittime di violenza, ma molte volte nessuno ne parla. Questo è un gesto per evidenziare che nessuno deve essere dimenticato.
Pertanto abbiamo deciso che verrà anche posizionata una panchina rosa per ricordare le donne malate di cancro e verrà creato un allestimento con delle scarpette rosse per le donne vittime di violenza
Il bosco è situato nei pressi della “Stele degli Alpini di Groscavallo”, lungo la strada comunale che da Pialpetta sale in frazione Alboni e l’inaugurazione del progetto e l’intitolazione avverrà nei mesi estivi. «La data dell’inaugurazione non è ancora stata decisa – conclude il primo cittadino – ma vorremmo inserirla all’interno della programmazione del Groscavallo Mountain Festival che quest’anno si terrà dal 20 luglio al 20 agosto».