GROSCAVALLO – «Quello che per gli umani è ecologia, per gli alberi è semplicemente la vita. Siamo noi smarrire spesso la capacità di vivere in equilibrio con l’ambiente, ma se si guarda la questione dal punto
di vista della natura, ritrovare un modo per stare insieme non è poi così complicato».
L’albero è un romanzo ma per il pubblico del Groscavallo Mountain Festival, che mercoledì sera ha sfidato la pioggia e la temperatura decisamente volta al freddo, è stato anche spunto per qualche riflessione; si è parlato della natura e dei boschi di queste zone da un punto di vista molto particolare. Questo libro è infatti quasi l’autobiografia di un faggio pluricentenario, che narra la propria vita e quella del bosco intorno a sé con i piccoli e grandi avvenimenti, l’avvicendarsi delle stagioni, le calamità naturali, la magia della nascita che ogni volta si ripete, il difficile contatto con gli umani.
E.C. Bröwa è uno scrittore di Valle, con metà delle sue radici proprio a Groscavallo, come ha sottolineato la vicesindaca Maria Cristina Cerutti Dafarra presentandolo, e proprio da questa terra trae la sua ispirazione «Cammino per questi boschi da quando ero bambino – spiega – e tante volte mi sono domandato quali potessero essere le esistenze, le sensazioni e perfino i pensieri degli alberi che ritrovavo ogni volta sul mio cammino. Con questo libro ho provato a mettermi dal loro punto di vista, per quanto possibile, a dar loro voce».
La presentazione è stata arricchita da letture da brani del libro fatte da persone del luogo, secondo quella che ormai è diventata una piccola tradizione di questi incontri, molto apprezzata dal pubblico.