Per festeggiare il 75° anniversario di fondazione, la nostra Società ha realizzato nel 2021 il progetto Orizzonti diversi: Valli di Lanzo in movimento, due occasioni di incontro e approfondimento per esaminare, da angolazioni diverse, i movimenti di migranti, il turismo e l’industrializzazione, con uno sguardo locale e un’apertura di confronto nazionale e internazionale.
Il progetto si conclude Sabato 21 maggio 2022, alle ore 11,00 in Lanzo T.se, presso Graies Hub, Sala Bessanese, via Monte Angiolino 8/6 dove verrà presentato da Alessandro Barbero il 150° volume della Collana editoriale: ORIZZONTI DIVERSI: VALLI DI LANZO IN MOVIMENTO, che raccoglie gli atti dei convegni.
La Società Storica delle Valli di Lanzo presenta il 150° volume della Collana editoriale. Il volume celebrativo, un elegante cofanetto contenente le due raccolte di atti, rappresenta l’ennesima testimonianza della capacità della Società Storica di fare promozione e conservazione della cultura del territorio, nelle sue molteplici espressioni. Composte rispettivamente da 224 pagine, 33 illustrazioni (CL-1) e 224 pagine, 106 illustrazioni (CL-2), le opere vanno ad arricchire ulteriormente la già ricca produzione editoriale.
L’opera verrà illustrata dal prof. Alessandro Barbero, storico e scrittore, docente di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale.
Il primo volume, Storie di migranti degli ultimi due secoli, curato da Giancarlo Chiarle e Pier Paolo Viazzo, analizza i fenomeni migratori che hanno interessato le Valli dal primo Ottocento a oggi. Il tema, poco trattato in modo specifico e organico, ha profonde motivazioni sia nella storia che nell’attualità e affronta problematiche che hanno a che fare non solo con la cultura ma anche con la politica e il governo del territorio. Ampio spazio è dedicato all’osservazione della decrescita demografica, che ha toccato i suoi massimi nel secondo dopoguerra, negli anni della ricostruzione e del boom economico, ma che non si è ancora fermata.
Il volume raccoglie gli interventi di: Pier Paolo Viazzo, La mobilità nelle valli alpine: linee di tendenza dall’Ottocento a oggi; Alessandro Crosetti, Il migrante italiano tra Otto e Novecento: profili critici di una politica legislativa; Giancarlo Libert, La Grande emigrazione dalla provincia di Torino; María Josephina Cerutti, Emigranti piemontesi in Argentina: problemi e fasi dell’integrazione; Giancarlo Chiarle, Le Valli di Lanzo dall’emigrazione stagionale a quella definitiva; Maria Teresa Pocchiola Viter e Ezio Sesia, Movimenti migratori nelle Valli di Lanzo nei primi decenni del Novecento: i casi di Mezzenile, Pessinetto e Traves; Adriano Olivetti. L’emigrazione in pianura nel secondo dopoguerra tra economie di polarizzazione e dinamiche infrastrutturali; Gianni Castagneri, Lo spopolamento dalle alte Valli di Lanzo nel secondo dopoguerra e le sue conseguenze sull’amministrazione e sull’economia; Paolo Benedetto Mas, Migrazione di lingue e dialetti: le Valli di Lanzo come luogo d’incontro di varietà diverse; Michela Del Savio, L’epistolario dei coniugi Reviglio da Monastero di Lanzo (1892-1895) nel corpus raccolto dal progetto CHISIAMO; Davide Donatiello, L’immigrazione straniera nelle Valli di Lanzo. Dall’emergenza alle prospettive di integrazione. Patrizia Audenino ha curato le osservazioni conclusive. In appendice: Analisi statistica delle tendenze demografiche 1753-2019 a cura di Adriano Olivetti e Giancarlo Chiarle e l’inserto iconografico.
Nel volume Villeggiatura e imprenditoria tra Otto e Novecento, curato da Aldo Audisio e Michele Vietti, si affrontano le vicende che hanno caratterizzato il paesaggio alpino, con specifico riferimento all’esperienza delle Valli di Lanzo. Villeggiatura, turismo, alpinismo, edilizia abitativa, industriale e alberghiera, pittura, fotografia sono stati occasione di un “movimento” proteso verso le Valli, che in parte ha compensato quello opposto dalle Valli verso altre mete, esportando anche i pregi del nostro territorio e rendendoli fruibili a una platea sempre più vasta.
Il volume, con in apertura le motivazioni del conferimento del Sigillo d’Oro a Bruno Maria Guglielmotto-Ravet, raccoglie gli interventi di: Rosanna Roccia, Rivoltare le zolle: un lungo esercizio d’amore; Werner Bätzing, Scenari diversi per le Valli di Lanzo. Dal mondo rurale alla metropolizzazione periferica, al turismo di massa o al wilderness?; Bruno Guglielmotto-Ravet, Era d’estate. Album di villeggiatura nelle Valli di Lanzo; Alessandro Pastore, La pratica dell’alpinismo. I luoghi e gli uomini nei primi cinquant’anni del Club Alpino Italiano; Pier Luigi Bassignana, Industrializzazione verso le Valli di Lanzo; Maria Vittoria Cattaneo e Elena Gianasso, Ville e villeggiature. Narrazioni intorno a nuove ricerche; Laura Gallo, Le Valli di Lanzo nella pittura dell’Otto e del primo Novecento; Aldo Audisio, Pubblicità del turismo. Viaggio alla “Svizzera italiana”, dalla ferrovia agli hôtel, agli impianti di risalita. In appendice: Le Valli di Lanzo nella pittura dell’Otto e del primo Novecento – Repertorio a cura di Laura Gallo.
Il Presidente, Michele Vietti, così conclude l’introduzione ai volumi: «Oggi questo mondo, dopo un repentino sviluppo, si trova ad affrontare una fase di depauperamento e necessita di nuovi stimoli positivi. Quali e in quale direzione ci siamo sforzati di capirlo, proprio rileggendo gli accadimenti di chi è andato e di chi è venuto, di chi resta e di chi potrebbe tornare.
Abbiamo fatto uno sforzo per dire una parola che possa aiutare i decisori pubblici ad adottare finalmente politiche di reale valorizzazione del territorio valligiano e gli abitanti a non chiudersi in una rinunciataria rassegnazione. La rinascita non può che scaturire dalla consapevolezza di cosa siamo stati e di cosa possiamo tornare ad essere».
Il progetto, organizzato in partecipazione con il Consiglio Regionale del Piemonte e con il patrocinio del Dipartimento di Cultura, Politica e Società dell’Università di Torino, è stato sostenuto dai contributi dell’Unione Montana Alpi Graie, dell’Unione Montana di Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, della Fondazione CRT, della Compagnia di San Paolo e della Camera di Commercio di Torino.