LA CASSA – Due interventi attesi, un grande risultato. Nuove opportunità per gli appassionati delle due ruote che sabato 9 aprile hanno assistito all’inaugurazione della Strada del Chios e del Bike Park La Cassa. Un evento inserito fra gli appuntamenti di Montagna per Tutti che vede anche la partecipazione di due operatori del Consorzio Operatori Turistici: Ebike Valli di Lanzo e Kom Valli di Lanzo.
Una nuova opportunità per promuovere il cicloturismo e per far esplorare le bellezze e le risorse del territorio.
Dopo l’apertura dello stand operatori bike nell’area del Centro Sportivo SportIn e della sede della scuola MTB CICLOTECA in Via Colverso 28, il taglio del nastro STRADA DEL CHIOS e del BIKE PARK LA CASSA presso SportIn. Lì il pranzo all’aperto, in un soleggiato sabato di aprile, a cui è seguito il concerto Ciabota’s Survivors.
«Si tratta di due interventi importanti – hanno spiegato il primo cittadino Roberto Rolle e Claudio Amateis, vice sindaco di La Cassa e Presidente del Gal Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone – La strada del Chios è una strada a senso unico di tre metri con una pista ciclabile e un marciapiede di un metro e sessanta, questo per far comprendere l’importanza di un percorso dove è possibile viaggiare in sicurezza. 440 metri di strada che partendo dal Comune della Cassa si collega con Givoletto, Val della Torre e all’interno dell’anello Ceronda dove si snodano altri altri itinerari che portano ai comuni delle Valli di Lanzo.
Strada e Bike park due opere che oggi abbiamo il piacere di inaugurare e condividere con tutti voi.
Circa 400mila euro di interventi che hanno visto la partecipazione della Regione Piemonte, del Ministero delle infrastrutture, del Gal con risorse della Comunità europea e del Comune. Inoltre l’area del centro Sportivo SportIn è anche sede della scuola MTB Cicloteca, dove oggi trovano spazio anche imprenditori privati che credono in questo tipo di attività come Asd Nuova Givolettese Kamik, Ebike Valli di Lanzo e Kom Valli di Lanzo. Tutto questo ci fa ben sperare di essere nella giusta direzione: quella di promuovere, anche con il cicloturismo, i nostri sentieri, i nostri paesi, il nostro territorio, visto nella sua globalità».