CERES – Riceviamo e pubblichiamo. «In questa tornata elettorale del 3/4 ottobre per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale ceresina, la scheda riportava solo la tradizionale lista civica del “Campanile vecchio” che, in versione “solitaria”, proponeva agli elettori la riconferma, per il terzo mandato consecutivo, del sindaco uscente. Il risultato è stato, di fatto, un plebiscito spontaneo sia per il Sindaco, che per i componenti della sua lista, a cui è stata accordata piena fiducia dal 75% del corpo elettorale.
E tutto ciò è avvenuto in assoluta controtendenza di quanto accaduto a scala provinciale e nazionale: a Torino ha votato solo il 50% degli aventi diritto! Per il futuro, pertanto, In base alla composizione della lista vi sarebbe la possibilità di avere, a fianco del Sindaco, una compagine bilanciata tra rappresentanti dei due sessi e delle varie ‘stagioni anagrafiche’, con un bagaglio di competenze acquisite nei precedenti mandati ampiamente collaudate (Il vice Sindaco di lungo corso Mauro Poma vanta ormai un ‘servizio permanente effettivo’ di alcuni decenni). Particolarmente ‘strategica’, dopo la fuoriuscita del comune di Ceres dalla Comunità montana comprendente anche la bassa valle e l’adesione all’Unione dei Comuni delle Alpi Graie, è la riconferma della giovane Francesca Graneri che nella passata amministrazione aveva dato prova delle sue doti organizzative in occasione delle Valliadi, di cui fu promotrice. L’innovativa iniziativa sportiva, infatti, risultò unanimemente apprezzata (e partecipata) in tutto il territorio delle alte valli di Lanzo.
Pure vincente è stato l’inserimento nella lista della giornalista Franca Giusti, ceresina di adozione fin dall’infanzia. La loro accoppiata potrebbe più facilmente intercettare le istanze sia dei giovani che dei villeggianti stanziali (coloro che, abitualmente, trascorrono qui le vacanze nella loro seconda residenza famigliare) nonché le problematiche esistenti a livello territoriale vallivo la cui soluzione dipende dalle sinergie che verranno programmate comunitariamente. Ciò consentirebbe altresì di attivare una rubrica, sul sito del Comune, dedicato a informare la popolazione sull’attività svolta dall’Amministrazione, aprendo, nel contempo, uno spazio riservato agli apporti dall’esterno accogliendo e pubblicando le eventuali segnalazioni, proposte e, perché no, osservazioni critiche che venissero inviate.
Questa forma di coinvolgimento della popolazione supplirebbe, tra l’altro, all’anomalia della mancanza in Consiglio dell’Opposizione (istituzionalmente delegata a svolgere un’attività di controllo e di pungolo nei confronti dell’Amministrazione in carica costituendo in tal modo uno stimolo in più, non fosse altro che per la trasparenza e la verifica sistematica dell’operato della stessa). Questa carenza di esercizio di democrazia equivale, praticamente, alla mancanza della concorrenza nel campo dell’economia con conseguenti situazioni di monopolio non prive di aspetti negativi. Per altro verso, l’ampio mandato fiduciario accordato a questa compagine implica un’impegnativa responsabilità per i suoi componenti perché le aspettative della gente sono proporzionali al consenso espresso ‘a scatola chiusa’ che la stessa ha ricevuto. In chiusura di queste riflessioni estemporanee, non rimane pertanto che congratularsi con coloro che si sono messi in gioco per il bene comune augurando loro, nell’interesse di tutti, buon lavoro».
Marco Castagneri