LANZO – La festa della Madonna di Loreto è terminata da pochi giiorni ed è già tempo di bilanci. Una festa con radici ben solide nella storia che ogni anno trasforma il mese di settembre in un momento atteso e ricco di emozioni.
Emozioni che hanno caratterizzato l’evento fin dal suo preludio, con il ricordo di “Lòret”, bella ed emozionante poesia scritta da Ines Poggetto nel 1954, un omento reso quest’anno ancora più coinvolgente grazie alla lettura e alla perfetta pronuncia in piemontese di Renata Bogino.
La Festa della Madonna di Loreto si celebra la domenica più vicina all’8 settembre, ricorrenza della natività di Maria. Come nella tradizione il giorno della festa è stato preceduto dalla novena di preghiera, un appuntamento immancabile per i più devoti, poi i consueti appuntamenti con i priori , la banda, le serate ricche dei sapori della tradizione.
«A causa della pandemia – spiega Renata Bogino – la festa è stata celebrata in forma ridotta, essenziale, riproponendo però tutti gli elementi tradizionali: l’allestimento della chiesa, i priori con la grossa coccarda azzurra, il suono della campana a “tribaudutta”, le due messe mattutine, la distribuzione del pane benedetto, la banda, l’incanto, la preghiera serale a conclusione della festa oltre alla novena precedente.
La Madonna di Loreto è molto amata e invocata, non solo dai lanzesi, infatti la domenica pomeriggio la cappella è stata visitata da vari gruppi si fedeli.
Vorrei sottolineare inoltre la costanza dei volontari, sempre numerosi, che hanno continuato ad impegnarsi, dedicando anche parte delle proprie ferie per garantire l’ottima riuscita dell’evento».